Gazzettino – Mirano “Cardiochirurgia, omesse le performance del reparto”
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9
dic
2014
Il Tribunale del malato difende Mirano mentre avvia una nuova campagna di prevenzione sanitaria
MIRA – Da questa mattina e fino a giovedì negli ospedali dell’Asl 13 prende il via la campagna nazionale “Mi sta a cuore, guida alla salute di cuore e cervello”, con la distribuzione di un opuscolo per i cittadini realizzato da Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato. La guida contiene informazioni su come prevenire le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari attraverso la conoscenza dei principali fattori di rischio.
Ma la campagna di prevenzione è anche l’occasione per difendere l’operato dell’Unità operativa di Emodinamica e Cardiologia interventistica dell’ospedale di Mirano, considerata un’eccellenza nel Triveneto e a livello nazionale e polo di attrazione da altre Ulss e regioni. Dal 1. gennaio 2015 il reparto chiuderà e sarà trasformato in Chirurgia vascolare. Una scelta avallata dal direttore generale Gino Gumirato che riferendosi ai dati Agenas, l’Agenzia sanitaria legata al ministero, sottolineava come i dati negativi sull’attività del reparto miranese di Cardiologia individuava come unica strada la collaborazione con Mestre.
«Quei dati sono stati letti in maniera strumentale – dichiara la presidente del Tribunale Sandra Boscolo con i dati alla mano – si è volutamente omesso di riferire che Mirano, trattando il 66,5% dei pazienti in infarto acuto con angioplastica coronarica entro le 48 ore, raddoppia la media nazionale del 30,76% superando ampiamente Mestre che detiene il 45,5%».
Luisa Giantin