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DOLO – Il Consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità una mozione che impegna la giunta «a intervenire presso la direzione generale dell’Asl 13 affinché siano sospesi i provvedimenti relativi all’atto aziendale, in attesa degli indirizzi sulle schede territoriali e sulle nuove Asl, e sia prevista una gestione di ospedale di rete in due sedi, Mirano e Dolo».

La mozione era stata presentata da Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra), da Bruno Pigozzo e Lucio Tiozzo (Pd) e da Francesco Piccolo (Gruppo Misto). La decisione del Consiglio regionale è arrivata poche ore dopo la consegna al presidente Clodovaldo Ruffato e al presidente della Commissione Sanità, Leo Padrin, di 5 mila firme per la difesa dell’ospedale di Dolo.

«Sono molto soddisfatto della votazione», spiega Pietrangelo Pettenò, «questo atto valorizza il lavoro fatto in questi mesi dal coordinamento per la difesa dell’ospedale di Dolo. È inoltre un messaggio politico nei confronti della giunta e della commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia».

Questa si riunirà infatti domani per valutare i progetti, previsti dalla direzione dell’Asl 13, per la sistemazione dell’ospedale di Dolo. Grande entusiasmo c’è anche nel coordinamento per la difesa dell’ospedale di Dolo.

«Un successo popolare», dice Emilio Zen, «e la soddisfazione va condivisa con tutti i cittadini del territorio. Questa mozione risponde positivamente alle istanze della gente che vuole la rivisitazione e il rilancio del ruolo dell’ospedale di Dolo e dell’offerta socio-sanitaria del territorio. È una tappa importante ma non il risultato definitivo perché il nostro obiettivo è la modifica delle schede ospedaliere dell’Asl 13».

Giacomo Piran

 

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