Nuova Venezia – Vallone Moranzani, Giorgetti incontra Terna
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
dic
2014
Interramento degli elettrodotti, l’assessore regionale sollecita all’azienda un nuovo piano
Nel quadro del mandato ricognitivo sullo stato di applicazione dell’Accordo di Programma per il Vallone Moranzani, l’assessore Massimo Giorgetti, che ha avuto un apposito mandato dalla giunta regionale di Luca Zaia, ha incontrato ieri i rappresentanti di Terna spa.
Alla società che gestisce la rete di trasmissione elettrica a livello nazionale, l’assessore Giorgetti ha sollecitato la presentazione di un nuovo progetto per l’interramento degli elettrodotti che attraversano il Vallone Moranzani dove, in base all’accordo sottoscritto nel 2008 da Comune, Provincia, Regione, Governo, Magistrato alle Acque, Autorità Portuale, Terna, Consorzio Acque Risorgive, ci sarà la grande discarica che dovrebbe ospitare, in sicurezza permanente, i fanghi inquinati che ancora devono essere scavati dal fondo dei canali industriali.
L’interramento di queste linee elettriche è inserito nel più ampio progetto di Terna per la razionalizzazione degli elettrodotti tra Padova e Venezia che aveva avuto il via libera del ministero dell’Ambiente ma che poi era saltato dopo che il Consiglio di Stato aveva bocciato sia l’intero progetto per un palo elettrico di sostegno, troppo vicino a villa Sagredo a Vigonovo, sia la successiva richiesta di Terna di poterlo correggere per evitare una nuova progettazione e un nuovo e lungo iter autorizzativo.
«Con i rappresentanti di Terna», ha riferito l’assessore Giorgetti, «ho avuto solo un primo incontro. Continueremo a lavorare, con un apposito incontro tecnico che abbiamo fissato con Terna per il 23 dicembre prossimo, al nuovo progetto, contando anche su un fattivo impegno del ministero dell’Ambiente per far sì che la procedura di valutazione ambientale venga realizzata nei tempi previsti dalla legge che, lo ricordo, corrispondono a sei mesi».
Terna non ha ancora chiarito se il nuovo progetto prevederà, come quello precedente, l’interramento di tutti e tre i suoi elettrodotti o se, invece, proporrà interventi diversi che potrebbero, nel caso, escludere solo l’interramento parziale di uno dei tre.
Gianni Favarato