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I dati del 2014 forniti durante l’incontro in Prefettura al quale ha partecipato anche Di Maio

MIRA – Lotta dura alla contraffazione. Grazie all’azione continua delle forze dell’ordine e coordinate dalla Prefettura di Venezia , nel 2014 sono state denunciate in provincia e in particolare in Riviera del Brenta, 221 persone e ne sono state sanzionate in via amministrativa altre 449. Questi i dati che sono stati forniti ieri pomeriggio durante un incontro a cui hanno partecipato il vicepresidente della camera Luigi di Maio, il sindaco di Mira, Alvise Maniero e il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta, Alessandro Campalto.

L’incontro era stato chiesto dallo stesso Di Maio per fare il punto sulla lotta alla contraffazione all’abusivismo commerciale in particolare nella Riviera, dove si concentrano varie centinaia di laboratori ed attività manifatturiere di pelletterie e calzaturifici.

«L’attività di contrasto alle azioni illegali», spiega in una nota la Prefettura, «ha ricevuto un impulso ulteriore a partire da agosto di quest’anno e si svolge parallelamente all’impegno, richiesto alle istituzioni locali e alle associazioni di categoria, all’interno di protocolli finalizzati alla diffusione della cultura della legalità».

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata all’esame delle iniziative per rendere più efficace il contrasto alla contraffazione nella Riviera, che rischia d’ incidere in maniera irreversibile su tante piccole e medie imprese che ideano, progettano e producono merce di qualità molto elevata in un settore di eccellenza del made in Italy. Anche in questo ambito l’attività di repressione della produzione illegale, del lavoro nero e dei reati tributari, è stata intensa. Ad agire in questo caso sono stati, oltre alle forze dell’ordine anche ispettori della direzione territoriale del lavoro, dell’Inps e dell’Asl 13.

Negli ultimi tre anni sono stati eseguiti 250 ispezioni nell’area della Riviera e del Cavarzerano, che hanno condotto alla sospensione dell’attività di 54 laboratori, nei quali erano sono state riscontrate condizioni igieniche precarie, produzione di merce contraffatta o ancora impiego di manodopera clandestina o irregolare.

Il vice presidente della Camera Luigi di Maio, pur esprimendo ha espresso parole di apprezzamento per l’attività svolta dalle forze di polizia «ha assicurato il suo personale impegno a promuovere, nella sede parlamentare, ogni possibile iniziativa legislativa che possa rendere ancora più efficace il contrasto di tali fenomeni».

Alessandro Abbadir

 

Decollano i progetti con le nazioni emergenti. Pronto uno sportello per aiutare i giovani

Gli artigiani esportano il marchio Riviera

DOLO – Internazionalizzazione delle imprese, sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile, rilancio delle eccellenze del territorio e potenziamento dei servizi alle imprese. Questi sono i punti cardine dell’associazione artigiani della Riviera che ha tracciato un bilancio del 2014 e presentato le iniziative per il prossimo anno.

«Abbiamo avuto un aumento del 2-3% delle aziende associate», spiegano il presidente Salvatore Mazzocca e il segretario Franco Scantamburlo, «che sono oltre 1100 attive in 22 categorie. Auspichiamo che il decreto Sblocca Italia possa rilanciare il paese e sbloccare il Patto di stabilità per avere più fondi per rilanciare l’economia».

Tra i settori più in difficoltà c’è quello della filiera casa. «Abbiamo promosso varie iniziative», precisano, «tra cui l’accordo con sei banche per favorire il finanziamento alle famiglie per interventi di recupero e restauro. Speriamo che questo strumento possa essere allargato, in vista dell’Expo, anche agli operatori turistici. Per l’Expo abbiamo coinvolto i Comuni per attuare politiche che mirino alla promozione del territorio».

Altro punto è l’internazionalizzazione delle imprese con missioni a Dallas, Las Vegas, Kurdistan e Marocco. «Vogliamo esportare le eccellenze della Riviera nei paesi emergenti e rendere le nostre imprese competitive all’estero. Abbiamo avuto un’azienda, l’Araba Fenice di Quarto d’Altino, che ha siglato un contratto con un distributore per il Nord America. Abbiamo in programma una missione a Giacarta in Indonesia con un progetto dedicato al Fashion Donna».

Alcuni progetti, causa le guerre, non sono decollati. «Era tutto pronto per il progetto del Kurdistan iracheno con iniziative dedicate alla filiera casa cui era collegata la realizzazione di uno show room e di ambulatori per l’assistenza sanitaria territoriale. Purtroppo la guerra e la presenza dell’Isis ha congelato l’iniziativa. Stessa cosa in Costa d’Avorio». Altro progetto riguarda i giovani. «A fine gennaio organizzeremo un convegno sul fare impresa e quali opportunità per i giovani», annunciano, «l’obiettivo è creare uno sportello».

Giacomo Piran

 

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