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Nuova Venezia – Aeroporto. Coro di no al Masterplan Save.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

29

dic

2014

Comune, comitati e Unesco contro l’ampliamento dell’aeroporto

In quasi 70 pagine le osservazioni di Comune e Unesco sullo sviluppo dell’aeroporto.

Richiesta di presenziare alle riunioni. Muro di paletti al Masterplan di Save.

Non ci sono solo, si fa per dire, le 56 pagine di relazione tecnica degli uffici comunali, elaborate dalla Direzione Ambiente del Comune con il contributo di un gruppo di lavoro di decine di dirigenti dei settori Ambiente, Sviluppo del territorio, Mobilità, Avvocatura civica, Affari Istituzioni, Municipalità di Favaro. Nel plico delle osservazioni del Comune di Venezia sul procedimento di valutazione di impatto ambientale del Masterplan dell’Enac per l’aeroporto Marco Polo di Tessera, valevole fino al 2021 (con una previsione di aumento dei passeggeri da 8 a 11 milioni), sono inserite anche le 11 pagine delle osservazioni del comitato di pilotaggio del Sito Unesco “Venezia e la sua laguna” che solleva il timore che l’integrità della laguna «possa essere minacciata dalla realizzazione di progetti infrastrutturali che potrebbero causare trasformazioni irreversibili», si legge, «o generare impatti» e con la precauzione di ricordare l’obbligo di inviare il progetto preliminare dell’opera all’Unesco, per effetto del monitoraggio reattivo previsto dal comitato del Patrimonio mondiale.

È un muro di paletti quello posto dal commissario straordinario del Comune, Vittorio Zappalorto all’espansione dell’aeroporto Marco Polo, secondo i programmi della Save di Enrico Marchi e depositati all’esame della commissione nazionale Via del Ministero dell’Ambiente.

Nelle conclusioni del dossier comunale, l’amministrazione ritiene «opportuna la presenza del Comune di Venezia, con un proprio rappresentante, ai lavori della commissione Nazionale Via. Il Comune, attraverso il suo gruppo di lavoro, ha molto di cui lamentarsi. Contestata la compatibilità urbanistica del nuovo strumento con il Piano di assetto del territorio e con la pianificazione urbanistica comunale, quella che delinea il futuro del Quadrante di Tessera dopo il confronto tra l’ex giunta Orsoni e l’Enac. Si chiede di escludere dal nuovo sedime aeroportuale le aree del Terminal di Tessera o in alternativa di integrare le previsioni del Masterplan 2021 con quelle del nuovo piano particolareggiato adottato nel dicembre 2013 dal Comune (sulle aree del vecchio Aeroterminal) e che offriva al centro abitato di Tessera un nuovo collegamento acqueo con Venezia e un parco alberato. Si obietta anche che la perimetrazione del piano non corrisponde a quella individuata nel Pat e si chiede di escludere dal perimetro il canale lagunare per garantire «la gestione unitaria e autonoma degli spazi acquei».

Sul fronte dell’inquinamento acustico prodotto dai voli emerge il timore che in presenza di un aumento di traffico aereo, con la previsione di seconda pista, «sarà necessario valutare con la massima attenzione gli effetti acustici di tale incremento, che, stando ai dati a disposizione, potrebbero rivelarsi problematici e richiedere idonei interventi sia gestionali che operativi». Ovvero, importanti opere di mitigazione. Impatto negativo anche per l’inquinamento atmosferico mentre va integrato lo studio sulla mobilità e la produzione di traffico automobilistico da e per lo scalo di Tessera. Problemi sono evidenziati anche per l’aumento del moto ondoso. Le osservazioni di Comune e Unesco ora attendono, assieme a quelle di comitati e associazioni, di essere prese in considerazione dalla commissione nazionale del Ministero dell’Ambiente.

Mitia Chiarin

 

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