Gazzettino – Dolo. Schede sanitarie, riparte la battaglia del comitato pro ospedale
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
31
dic
2014
CHIESTO UN INCONTRO CON CHECCHIN
DOLO – Emilio Zen in qualità di coordinatore del comitato Pro-ospedale ha inviato una richiesta d’incontro al sindaco Silvano Checchin di Spinea quale presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl 13.
Zen scrive: «Sono il referente del Coordinamento iniziative a tutela dell’Ospedale di Dolo che da più di due anni si impegna per sensibilizzare i cittadini sulle questioni socio-sanitarie territoriali. Obiettivo fondamentale raggiunto: la condivisione e il sostegno da parte della sfera istituzionale, per certi aspetti già nei fatti, e su tale livello i problemi sono ora affrontati».
Zen aggiunge. «Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità una mozione (a firma di Pigozzo, Tiozzo, Pettenò, Piccolo) tesa al congelamento dell’atto aziendale Asl 13 per consentire l’auspicata revisione delle schede ospedaliere. Le stesse sono contestate dai sindaci di centrosinistra della Riviera del Brenta, ritenendo inaccettabile una nuova classificazione degli ospedali di Dolo e Mirano non in sintonia con quanto indicato in precedenza dalla Conferenza dei Sindaci e in assenza di schede territoriali, documento che dovrebbe stare a monte di ogni sistema organizzativo socio-sanitario. Per contro, la Direzione Generale dell’Asl 13, a dispetto del parere dei sindaci e della volontà espressa del Consiglio Regionale, sta dando seguito all’atto aziendale, è già passato al vaglio della Crite un progetto conseguente che prevede, tra le altre cose, strutture funzionali ad interventi in regime di «day surgery» nell’ospedale di Dolo, prospettive diametralmente opposte alla volontà della gente, delle forze politiche e delle amministrazioni progressiste».
Il coordinatore conclude: «L’8 gennaio, la 5^ Commissione regionale è chiamata all’approvazione di detto progetto. Per i motivi esposti, ogni decisione in merito dovrebbe essere sospesa, rinviata! Le chiedo, pertanto, un Suo autorevole intervento in tal senso ed un incontro prima dell’8 gennaio».
(l.per.)