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MOBILITÀ – La Cisl rilancia: «Più efficienza»

Tra Veneto e Friuli operano quattro gestori autostradali: Autovie Venete, Cav, Autobrennero e la società per la gestione del tratto Brescia – Padova della A4. Da tempo circola l’ipotesi di un gestore unico, tanto che a luglio la Fit Cisl aveva proposta di passare dalle parole ai fatti, anche per rispondere ai moniti dell’Unione Europea, che nel tempo ha contestato all’Italia l’eccesso di concessioni e la relativa frammentazione autostradale.

Sull’ipotesi del gestore unico, si sono già espressi a favore sia Luca Zaia, sia Debora Serracchiani. I due presidenti di regione hanno manifestato interesse all’ipotesi, tanto che ora la Fit Cisl rilancia, con un progetto chiaro, dimostrando che con la società unica si può anche risparmiare.

Due le principali novità: una newco pubblica e privata che raggruppi tutti i 16 enti pubblici gestori di 18mila chilometri di strade statali, provinciali e regionali, magari estendendo il progetto alla rete ferroviaria; poi, che una parte degli utili delle concessioni autostradali venga data a questa nuova società per finanziare le spese della manutenzione stradale.

Basti pensare come le quattro fatturano in media circa 90 milioni di euro di pedaggi, gli utili sono in media pari a 140-150 milioni di euro. Il piatto sarebbe ricco, soprattutto in tempo di tagli di risorse pubbliche.

Ad esempio, nel 2015, ricorda la Cisl, la provincia di Belluno (che dispone della maggiore rete stradale, tutta affidata a Veneto Strade) metterà a disposizione 4,5 milioni di euro (rispetto ai 25milioni del 2008-9). Ora, ricorda il sindacato, il pallino è nelle mani di Veneto e Friuli.

Marco Dori

 

 

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