Gazzettino – Dolo. “Paese dormitorio”, la Cisl si ribella.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
9
gen
2015
DOLO – Gianni Conte propone un “tavolo” con il Comune. Anche per rilanciare il mercatino antiquario
Il responsabile del sindacato: «Abbiamo perso troppe attività»
«A fine anno Dolo ha segnato il passo». È questa l’amara considerazione del responsabile della Cisl della Riviera del Brenta Gianni Conte, che fa riferimento a recenti fatti di cronaca, indicativi a suo parere di un andazzo generale decisamente preoccupante.
«Due storiche attività – ricorda Conte – hanno chiuso le serrande, il Mercatino dell’antiquariato non si farà più. Vi è grande amarezza perché il paese non ha più attrazioni».
L’analisi del sindacalista si addentra sui mali di un territorio in continuo depauperamento. «In passato a Dolo vi erano iniziative ogni settimana, forse anche troppe, mentre ora il più bel salotto della Riviera, piazza Cantiere e lo Squero resteranno tristemente e desolatamente vuoti. Come sindacato vi è grande preoccupazione perché la situazione sta peggiorando. Si aggiunga che l’Inps sta restaurando la sede di Mirano e presto dovrebbe assorbire anche gli uffici dolesi. Non bastasse, la società Veritas sta per trasferire l’amministrazione a Scaltenigo lasciando a Dolo solo alcuni servizi, il Tribunale già da un anno non esiste più e anche l’ospedale un po’ alla volta si sta svuotando».
Come organizzazione sindacale – annuncia Conte – «ci mettiamo a disposizione dei politici per cercare di trovare delle soluzioni per salvare il salvabile. Proponiamo di metterci insieme a studiare dei progetti per rimettere in moto un paese che rischia seriamente di diventare un dormitorio».
I dati, tuttavia, indicano che a livello di negozi i numeri non sono così drammatici. «Si stanno aprendo numerosi bar, è vero – risponde Conte – molti giovani investono in questo settore, ma sono attività che hanno poco futuro perché venendo meno i servizi nel territorio, alla fine, resistono qualche mese e poi sono costretti a chiudere. Gli stessi esercizi storici sono in sofferenza e stanno subendo pesantemente l’effetto della crisi dei servizi».
Quali le soluzioni? «Come Cisl ci mettiamo a disposizione per studiare iniziative e manifestazioni che possano rilanciare l’immagine del paese».
Sareste disposti anche a prendere in mano il Mercatino dell’Antiquariato? «Avevamo valutato le problematiche con il settore degli ambulanti. Bisogna ripartire da zero e proporre qualcosa di nuovo. Non è facile, ma lavorando tutti assieme si potrebbero trovare delle soluzioni».