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Villa Pisani da record: con un aumento di visitatori del 22,3% registrato nel corso del 2014 rispetto all’anno precedente, è stato in assoluto il museo più visitato del Veneto.

Una bella soddisfazione per la gestione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso.

«Tra gennaio e dicembre 2014, infatti – sottolineano la Soprintendente architetto Antonella Ranaldi e il direttore Giuseppe Rallo – la biglietteria data in concessione alla Munus ha staccato complessivamente 119.323 biglietti. Il forte incremento è il risultato di fattori diversi, tra i quali vanno citati il riallestimento della sala da pranzo a cura del funzionario restauratore Ileana Della Puppa, la ormai consolidata gratuità di ingresso la prima domenica di ogni mese, la variegata offerta culturale proposta con le mostre d’arte temporanee e la professionalità di tutti i collaboratori».

Analizzando più attentamente le tipologie di biglietti staccati si evidenzia, certo, un aumento di quelli gratuiti del 34,5% legati all’ingresso libero di ogni prima domenica del mese, una delle novità introdotte dal ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, ma anche un sensibile incremento dei biglietti a pagamento, che sono aumentati dell’11,6% proprio in relazione alle proposte culturali offerte e in programmazione anche per il 2015, le cui anteprime e proposte saranno a breve pubblicate sul sito ufficiale del museo.

«Proposte – concludono Ranaldi e Rallo – che includono l’inaugurazione della mostra fotografica “Gli Italiani a tavola”. Una storia fotografica dell’alimentazione, della cucina e della tavola in Italia in tema con l’Expo 2015 e che continuerà anche nell’Orangerie con una sezione dedicata alla coltivazione degli agrumi nelle ville venete, In programma anche la riapertura del lato ovest del parco storico, il nuovo percorso didattico incentrato sulla collezione di agrumi di Villa Pisani, una pubblicazione dedicata alle figure femminili celebri legate a questa splendida residenza estiva lungo il Canale Brenta, e la prosecuzione delle collaborazioni con istituzioni pubbliche».

Silvano Bressanin

 

STRA – Un parco da 14mila ettari e una storia piena di “vip”

STRA – Di dimensioni grandiose, forse ispirandosi a Versailles, Villa Pisani deve le sue origini a un preciso movente politico: l’ascesa al trono dogale di Alvise Pisani (1735-1741), che intendeva dimostrare attraverso la grandiosità della dimora la ricchezza e la preminente superiorità della propria famiglia.

Basterebbe lo stupendo soffitto affrescato da Giambattista Tiepolo a costituire un museo: quel soffitto è una gemma – il bimbo tra le braccia della madre è forse identificabile con il figlio di Alvise, Almorò, appassionato cultore delle arti -, al quale tutta la Villa serve da supporto, così come la villa è la gemma della corona aurea della Riviera del Brenta.

Il parco occupa un’intera ansa del Naviglio Brenta per un’estensione di 14 mila ettari. Il museo è stato inserito tra “i luoghi della memoria del Risorgimento”.

Durante la Terza Guerra d’Indipendenza ospitò, infatti, lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano e anche Vittorio Emanuele II con la contessa Mirafiori.

La Perla è famosa anche per avere ospitato personaggi famosi, nel bene e nele male: Napoleone Bonaparte, l’Imperatrice d’Austria Marianna Carolina, il re di Spagna Carlo IV, lo zar di Russia Alessandro I, il Re di Napoli Ferdinando II, quello di Grecia Ottone, Wagner, D’Annunzio, Hitler e Mussolini.

Al suo interno sono stati girati film con attori e registi di spicco.

(s.bre.)

 

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