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La docente Andreina Zitelli commenta le 27 pagine di rilievi della commissione Via pubblicati sul portale dell’Ambiente

Trenta giorni di tempo per rispondere con i fatti a 27 pagine di richieste di integrazioni al progetto Contorta presentate dalla Commissione per la Valutazione d’impatto ambientale. Un termine che potrebbe sembrare congruo se si trattasse solo di scrivere qualche motivazione o allungare qualche pagina di studio, ma non è così.

«Le integrazioni richieste sono tante e di tale entità che investono in modo profondo tutti gli aspetti dello scavo del nuovo canale Contorta: i tre quadri programmatico, progettuale e ambientale dello studio ambientale prodotto dall’Autorità portuale sono giudicati del tutto insufficienti e carenti. Così si va verso un bilario morto e la città avrà perso solo molto tempo perché ritarderà anche la valutazione degli altri progetti».

La “sentenza” arriva da Andreina Zitelli, docente di valutazione ambientale e tra i più strenui oppositori del progetto. Le argomentazioni, firmate dal presidente della Commissione Guido Monteforte Specchi, sono state depositate e sono visibili anche sul portale del Ministero dell’Ambiente. Scorrendo quelle pagine è possibile vedere come le argomentazioni non siano di poco conto e che in diversi casi venga richiesto di rifare rilevazioni, studi e simulazioni.

Ad esempio, la caratterizzazione dei sedimenti da scavare, che il progetto afferma essere tutti di altissima qualità, la Commissione chiede di “realizzare una nuova e approfondita campagna incentrata sull’area di scavo, in relazione al fatto che la caratterizzazione del proponente non coincide in alcun modo con le campagne di caratterizzazione già svolte in laguna”. Sulle barene o velme che si intende mettere a marginamento dell’opera, la Commissione chiede che sia spiegata meglio la questione e soprattutto che sia predisposto un modello matematico che simuli la loro resistenza all’erosione.

L’analisi delle alternative viene cassata senza se e senza ma e si chiede di “implementare l’analisi delle alternative aprendola ad un numero più ampio di opzioni”.

«Ma non è niente – continua Zitelli – perché viene persino richiesta una nuova modelizzazione della intera idrodinamica del bacino investito dallo scavo. Le carenze messe in rilievo sono sostanziali e tali da richiedere una riflessione sulla opportunità di continuare con il progetto. Comunque vi sono i termini per richiedere la ripubblicazione dell’intero Progetto e di un nuovo Sia (Studio di impatto Ambientale), adeguato alle richieste avanzate dalla Commissione che ha molto ben lavorato».

Un altro aspetto di cui tener conto e che non può essere frutto di una breve ricerca è il modello matematico richiesto dalla Commissione Via per valutare l’impatto eventuale sull’acqua alta. Poi si chiede “che venga analizzato nel dettaglio il ruolo che il canale Malamocco Marghera ha avuto nell’amplificazione dei processi erosivi della laguna centrale”.

In definitiva, una mole di studi tale che difficilmente sarà esaurita in 30 giorni.

«Il termine non è perentorio – conclude Zitelli – ma con la richiesta di integrazioni la procedura è sospesa e ripartirà quando avranno ripresentato tutto».

 

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