Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

JESOLO – Documento in consiglio comunale contro le 19 piattaforme lungo la costa croata

De Zotti: «A rischio la qualità dell’Adriatico e l’immagine turistica»

Un ordine del giorno in Consiglio comunale per ribadire la contrarierà della città alle trivellazioni in Adriatico. È la proposta che arriva dai gruppi consiliari di opposizione, su iniziativa della lista «Jesolo Bene Comune», che chiedono all’Amministrazione comunale di condividere il documento contro le trivellazioni nel tratto di mare croato, dove il governo è pronto ad assegnare nuove concessioni a 19 piattaforme. Quanto basta per sollevare una buona dose di preoccupazione, tanto più che la costa croata è distante poco più di 60 chilometri.

Un problema che riguarda tutta la costa e proprio per questo è stata chiesta anche una condivisione con le altre località veneziane. A partire da Chioggia, dove la stessa lista «Jesolo Bene Comune» ha avviato un’azione trasversale coinvolgendo il consigliere del Pd Mauro Boscolo Bisto.

«Oltre al rischio sempre presente di disastri ambientali, come purtroppo già accaduto in altre parti del mondo – commenta il capogruppo Christofer De Zotti – temiamo un peggioramento della qualità delle acque, con gravi ripercussioni sul turismo balneare e pesanti danni all’ecosistema marino: si stima che anche in condizioni di massima sicurezza, il 10% del petrolio estratto venga sversato in acqua. Senza dimenticare che nell’alto Adriatico non è ancora stata smentita la correlazione tra estrazione di gas in mare e la subsidenza».

Al Consiglio comunale viene dunque chiesto un’approvazione unanime. «Serve un segnale chiaro per difendere il turismo e la pesca – aggiunge De Zotti – tutti i comuni della Costa Veneta condividano il nostro ordine del giorno e dicano no a nuove trivelle in Adriatico». Favorevole al documento, almeno in linea di principio, anche il sindaco Valerio Zoggia.

«Siamo molto preoccupati per quanto potrà accadere nel mare croato – dice – con nuove trivellazioni temiamo disastri ambientali ma anche danni d’immagine, soprattutto tra i turisti stranieri. Valuteremo i contenuti di questa proposta e se condivisibili il documento verrà approvato dal Consiglio comunale».

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui