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Protesta dei comitati per gli impianti previsti a cinque chilometri dal centro

SANT’ANNA – Tutti furiosi contro l’autovelox concesso fuori dal centro abitato di Sant’Anna. Il comitato cittadino, la Lega e il M5S attaccano il sindaco Giuseppe Casson per l’enfasi con cui ha annunciato il via libera del Prefetto per autovelox che non risolveranno i problemi di sicurezza del centro abitato, così come richiesto da 13 anni dai residenti.

Le autorizzazioni per i rilevatori di velocità a distanza riguardano due tratti a nord della frazione: dal km 84,500 al km 88 in direzione Ravenna, cioè dal cavalcavia di Borgo San Giovanni a pochi metri dopo il fiume Brenta, e dal km 83 al km 86,600 in direzione Venezia, cioè da fuori il centro abitato fino al cavalcavia di Brondolo all’altezza del centro commerciale.

«Deve essere certamente uno scherzo di Carnevale», sbotta Valterino Baldin, presidente del comitato di Sant’Anna, «non vogliamo credere che il nostro sindaco non sappia dove si trova Sant’Anna. Sono anni che lottiamo per mettere in sicurezza il centro abitato e veniamo presi in giro in questo modo? Il centro parte dal km 80 e arriva al km 82, a cosa servono gli autovelox nei tratti autorizzati? Siamo amareggiati per questi annunci elettorali che fanno male solo agli abitanti di Sant’Anna che sempre più perdono la fiducia nelle istituzioni».

Da qualche settimana il comitato sta raccogliendo firme per la messa in sicurezza dell’incrocio semaforico. «Siamo già arrivati a 250», spiega Baldin, «ora dopo questa presa in giro saremo ancora più agguerriti perché abbiamo tutto il diritto di poter vivere in un paese sicuro».

I grillini parlano invece di autovelox bluff. «È assurdo», spiega il consigliere cinque stelle, Gilberto Boscolo, «il sindaco spaccia come un grande risultato l’autorizzazione per autovelox fuori dal centro abitato dove esiste l’emergenza. Meglio di niente, ma non è quello che la gente da anni chiede, senza contare che l’amministrazione comunale in tre anni non ha fatto nulla per migliorare almeno un po’ la sicurezza. Non è stata adeguata nemmeno la segnaletica come era stato promesso».

«Questi autovelox serviranno solo a fare cassa», sostiene il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «non solo non rispondono alle richieste dei residenti, perché distanti dal centro abitato, ma rischiano addirittura di penalizzare proprio chi vive in zona e percorre più frequentemente quei tratti. Certo la sicurezza prima di tutto, ma qui sembra più una questione di propaganda e risanamento delle casse».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

 

Sabato 14 Febbraio 2015

CHIOGGIA – Autovelox a S.Anna. Ora c’è il via libera

SICUREZZA Il Comune orientato a istituire controlli temporanei e non permanenti

Arriva l’autovelox a Sant’Anna

Dopo 12 anni c’è il via libera della Prefettura. Ma resta fuori un tratto di “Romea”

Arriva il sì del Prefetto all’installazione di autovelox sulla Romea nei pressi della frazione di Sant’Anna. I tratti interessati dal decreto sono quelli dal km 84,5 al km 88 in direzione Ravenna e dal km 83 al km 86,6 in direzione Venezia.

In termini meno tecnici, si tratta della zona che va dal cavalcavia che conduce a Chioggia all’incrocio con via Vecchia Romea. Una cosa è giusto chiarirla: non è scontato che il Comune installerà autovelox fissi. Il loro costo sè elevato, si aggira infatti sui 90 mila euro. Più probabile che, nelle zone in cui il Prefetto ha dato l’ok, vengano fatti dei controlli con gli autovelox mobili da parte della polizia locale. In pratica la stessa cosa che si sta facendo attualmente nell’altro incrocio pericoloso del territorio, quello di Valli di Chioggia. L’utilità del decreto sta proprio in questo: prima i vigili non potevano fare alcun controllo della velocità nella zona a sud del Comune, ora sì.

La richiesta parte da lontano: addirittura dal 2002, quando vennero raccolte le giustificate istanze della popolazione di Sant’Anna e venne inviata la prima richiesta per l’installazione di autovelox. Sono serviti 12 anni di solleciti per ottenere il via libera. «Sono estremamente soddisfatto per l’importante risultato raggiunto, tanto atteso dalla comunità di Sant’Anna – commenta il sindaco Giuseppe Casson – Sul tema della sicurezza stradale, di centrale importanza, ho ritenuto necessario impegnarmi in prima persona e non lesinare impegno e dedizione. Vanno attuate tutte le opportunità offerte dalla tecnologia per impedire che le nostre strade vengano percorse come se si trattasse di un circuito di Formula 1. Confido, inoltre, che venga presto approvata in Parlamento la legge che istituisce il reato di omicidio stradale, con il quale verranno punite in modo severo le condotte di chi semina morte sulle nostre strade».

Tutti soddisfatti? Quasi. Il Prefetto infatti ha lasciato fuori dal decreto i km che vanno dal centro di Sant’Anna fino alla frazione di Cavanella d’Adige. Per ironia della sorte proprio quelli in cui gli automobilisti vanno più veloce e in cui si sono registrati gli incidenti più gravi. I residenti sperano non debbano passare altri 12 anni per avere l’ok per il controllo anche di quella zona.

 

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