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DOLO – Il Coordinamento iniziative a tutela dell’ospedale di Dolò ritiene di aver fatto il possibile in difesa del nosocomio dolese con la raccolta di firme, due manifestazioni popolari, il coinvolgimento delle istituzioni e la pressione per giungere ad una mozione votata all’unanimità in Consiglio Regionale che ha sancito il congelamento dell’atto aziendale dell’Asl 13 per consentire la revisione delle schede ospedaliere.

Tuttavia, le schede regionali prevedono il passaggio dell’ospedale di Dolo da polo chirurgico a polo medico-riabilativo, nonostante il parere della Conferenza dei Sindaci.

«Per noi è un declassamento, in quanto un ospedale che non risponde ad urgenze ed acuzie con reparti e servizi collegati sicuri, di alta qualità, è un ospedale di serie B». – osservano al Coordinamento che si rivolge ai futuri rappresentanti regionali.

«Cosa propongono i candidati? I loro partiti? Il Coordinamento si sente legittimato a chiedere alle realtà politiche della Riviera incontri per capire, sul futuro dell’ospedale di Dolo e sull’organizzazione complessiva del servizio socio-sanitario, le intenzioni di ciascuno. Per troppo tempo, sul tema, la politica locale ha balbettato. È giunto il momento che esca allo scoperto».

(L.Per)

 

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