Gazzettino – Marghera. Arrivano i fanghi e il bosco resta un sogno.
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19
mar
2015
MARGHERA – Ancora al palo il progetto Vallone Moranzani: «Chiediamo il rispetto dei patti»
I cittadini di Malcontenta si appellano a Regione e commissario: «Disattese tutte le promesse»
Stanchi e amareggiati. Per quel futuro sostenibile che era stato loro promesso nel 2008 e che la Regione non mette in pratica. Mentre i fanghi continuano a essere conferiti a un tiro di schioppo dal paese. Sono i cittadini di Malcontenta, attraverso il portavoce della delegazione di zona Dario Giglio, a rivolgersi alla giunta Zaia e, in particolare, all’assessore Giorgetti cui è stata conferita la delega ad occuparsi dell’accordo di programma Vallone Moranzani. E a sollecitare l’intervento del commissario Vittorio Zappalorto.
«L’assessore aveva rassicurato il presidente della Municipalità sulla necessità di avviare un confronto sul progetto. Sono passati più di tre mesi ma – attacca Giglio – nulla è stato fatto. E pensare che questo piano di riqualificazione ambientale, uno dei più importanti a livello nazionale, è nato attraverso un percorso partecipato con la popolazione, che doveva dare continuità alle decisioni concordate. Tutto questo è stato disatteso. Siamo stati abbandonati a noi stessi senza alcuna informazione sullo stato di attuazione dei lavori». Ad aumentare la frustrazione, la paura che arrivino solo i fanghi e che la riqualificazione – con tanto di interramento degli elettrodotti e bosco – sfumi.
«Assistiamo impotenti – continua Giglio – a un’operazione di conferimento dei fanghi nella discarica di Moranzani che dista circa duecento metri dal centro del paese, senza sapere che tipo di fanghi vengono stoccati e se vengano rispettate le procedure previste dall’accordo per garantire la sicurezza dei cittadini». Senza contare i disagi legati al cantiere stradale, aperto tra via Malcontenta e via dell’Elettronica, che ha comportato la modifica della viabilità con un percorso lungo e tortuoso, per la costruzione di opere infrastrutturali finalizzate a separare la viabilità urbana da quelle commerciale.
«Su questo aspetto c’era stato un confronto con la popolazione locale che aveva come requisito il monitoraggio sulle sue fasi di attuazione, ma anche questa procedura non è mai stata rispettata. Come delegazione di zona – conclude il portavoce – chiediamo con forza il rispetto degli accordi sottoscritti da parte degli enti perché l’accordo del Vallone Moranzani deve essere attuato in ogni sua fase progettuale. Sarebbe da irresponsabili oltre che immorale che l’accordo, che sta vivendo una situazione difficile a causa di continui ritardi e intoppi burocratici, rimanesse incompiuto, seguendo lo stesso destino di tutti gli altri accordi che sono stati fatti per rilanciare Porto Marghera».