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Annuncio di dal corso

MARGHERA «Purtroppo il Comune è commissariato e la Regione, in campagna elettorale, non ne vuole sapere di fare i conti con i cittadini di Marghera e con le promesse fatte», dice il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso, reduce da un incontro con dirigenti del Porto e della Regione.

«Noi pretendiamo che gli interventi previsti vengano mantenuti e completati», aggiune Dal Corso, «a cominciare da quelli per migliorare e mettere in sicurezza le strade e l’assetto idraulico del nostro martoriato territorio».

La bufera dell’ultima tangentopoli del Mose ha spazzato via anche l’Accordo di programma per il Vallone Moranzani, siglato nel 2008 da tutte le istituzioni locali e dal Porto.

Il governatore uscente, Luca Zaia, non ne vuole sapere di rilanciarlo – per il bene della laguna e dei cittadini come era nello spirito dell’Accordo di programma – e ha stoppato il suo assessore, Massimo Giorgetti, che stava tentando di riannodare i fili del discorso con i vari soggetti firmatari per arrivare ad un tavolo di confronto in Regione capace di far ripartire, almeno in parte, le opere previste nell’Accordo per il Vallone Moranzani.

Era prevista la realizzazione di una mega-discarica nell’area Moranzani (già piena di discariche sotterrate) per mettere in sicurezza i fanghi inquinati scavati dai canali e, come contropartita, si sarebbero realizzate una serie di opere idrauliche, stradali, perfino un parco da 200 ettari e l’interramento dei tre elettrodotti di Terna.

«I cittadini, con l’Agenda 21, sono stati coinvolti per anni nella progettazione e nella realizzazione degli interventi sul territorio. Non si possono scaricare come sta facendo Zaia. A questo punto sarà la nostra Municipalità di Marghera a convocare, a metà aprile, un’assemblea pubblica in municipio a cui inviteremo anche la Regione e il Porto».

(g.fav.)

 

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