Gazzettino – Venezia. Calatrava, manutenzione a peso d’oro
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
27
mar
2015
LAVORI PUBBLICI – Lo stato di salute del ponte obbliga a continui interventi, tra crepe e cedimenti
Ogni anno spesi in media 150mila euro. Ogni gradino ne costa 4.500
Rimpiazzare un gradino del ponte di Calatrava costa circa 4mila 500 euro e, dal 2008 a oggi, di gradini se ne sono rotti davvero tanti. Questo perché sono tutti diversi l’uno dall’altro e realizzati appositamente dalla Saint Gobain su ordinazione e con una lavorazione speciale per rendere la superficie poco sdrucciolevole. L’archistar, nel suo “manuale di manutenzione” del ponte, aveva previsto la sostituzione integrale dei gradini una volta ogni vent’anni oltre a due gradini da cambiare ogni anno per via di danneggiamenti dovuti non ad usura ma ad eventi accidentali o ad atti vandalici. In realtà, i gradini si sono rotti fin dal primo momento in misura ben maggiore (otto o nove), con un aggravio importante per i conti del Comune. Costi certamente indotti da un utilizzo non corretto (carretti pesanti, trolley che sbattono) e forse anche ai movimenti naturali dell’arcata in acciaio che le lastre in vetro mal sopportano.
Dalla Corte dei Conti abbiamo appreso che, in via non definitiva (la Procura farà ricorso), l’esorbitante aumento dei costi per la realizzazione del ponte non sarebbe addebitabile a carenze o errori progettuali. Certo è che, comunque, la sua manutenzione continua a costare cara, molto cara alla città. Dal Comune non si sbilanciano, dicono che le spese per la manutenzione del ponte sono comprese nella partita più ampia delle manutenzioni di tutti i ponti della città.
Dalla sentenza emergono alcuni dati incontrovertibili: tra il 2008 e il 2012 sono stati spesi per manutenzione 816mila 257 euro, dei quali ben 559mila sostenuti attraverso Insula per le operazioni di gestione ordinaria (pulizia, crepe, ruggine eccetera) e soprattutto per il recupero della geometria tensionale dell’arco a sesto ribassato: mediamente circa 150mila euro l’anno. Nel caso di spostamenti su entrambe le spalle del ponte su entrambe le spalle superiori a 50 millimetri, il progettista ha prescritto l’uso di martinetti per riportare il manufatto la forma originaria. Per l’ovovia è stato infine previsto un costo annuale di poco meno di 40mila euro. Ma quella non ha mai funzionato e il costo sarà sicuramente più elevato.