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SPINEA – A Spinea, quest’anno, si proverà con la danza della pioggia. È ancora su qualche temporale in più che fa affidamento il comitato «Difesa Ambiente e Territorio» di Spinea che ieri ha commentato i dati sullo smog rilevati dalla centralina Arpav.

La settimana scorsa, infatti, è stata superata la soglia di legge di 35 giorni annuali di sforamento dei livelli di Pm10, che come spiega il comitato, rappresenta «quel bonus previsto dalla normativa in materia di inquinamento che, una volta superato, rende la città “fuorilegge” sullo smog».

Il 35esimo giorno è scattato il 24 marzo, martedì scorso, alla stazione di rilevamento di via Roma, che analizza la presenza di polveri sottili in una zona in cui il traffico supera i 10 mila veicoli al giorno (52 microgrammi di concentrazioni di Pmi 10 per metro cubo su un limite di 50). Solo due giorni più tardi rispetto al 2014, quando «il semaforo rosso» è scattato il 22 marzo.

«Notizia non proprio positiva per Spinea, considerando che il 2014 era stato un anno eccezionalmente negativo per lo smog e che solo grazie alle particolarissime condizioni climatiche e dei livelli record di pioggia non ha sfiorato la drammaticità» spiegano dalle pagine del blog del comitato.

Il Veneto è uno dei territori con maggiore inquinamento atmosferico a causa dell’alta concentrazione di traffico, attività produttive e di popolazione. E con 65 superamenti, lo scorso anno Spinea è risultata la terza città più inquinata della regione, tenendosi alle spalle anche una grande città come Padova. Il Comune è intervenuto con provvedimenti di limitazione del traffico e di contenimento delle temperature negli edifici pubblici e privati che resteranno validi fino al 30 aprile 2015.

(M.Fus.)

 

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