Gazzettino – S.Biagio. Ecco il Pat: “Stop al cemento”.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
1
apr
2015
S. BIAGIO – Quasi 60mila metri cubi di case in meno. Cappelletto: «Precedenza alla qualità della vita»
Approvato dopo un decennio lo strumento urbanistico costato la poltrona a due sindaci
C’è voluto quasi un decennio e la caduta di due sindaci: da ieri però il Comune di San Biagio ha il suo Pat. Il nuovo strumento che pianifica lo sviluppo del territorio è passato con un consenso quasi unanime, soltanto due i voti contrari.
In precedenza il Pat aveva determinato la caduta di due sindaci donne: Emanuela Fiorotto nel 2007 mandata a casa con due anni d’anticipo e Francesca Pinese che il 2 aprile 2013 a due mesi dalla scadenza del mandato al momento della votazione del Pat ha visto il Pdl girargli le spalle determinando la conseguente sconfitta alle elezioni.
«Ai tecnici incaricati della sua redazione – commenta con soddisfazione il sindaco Alberto Cappelletto – abbiamo chiesto che fosse rappresentativo della nostra idea di sviluppo secondo un modello che coniuga qualità della vita, riqualificazione dei luoghi centrali, riuso del patrimonio edilizio esistente, contenimento dell’uso del territorio agricolo a scopi edificatori, tutela e valorizzazione del paesaggio e incentivo alla mobilità sostenibile».
Concretamente il Pat adottato punta a limitare la cementificazione, privilegiando la riqualificazione del tessuto urbano esistente e delle aree già previste dal Prg vigente. Soltanto per il residenziale ci saranno 57mila metri cubi in meno rispetto a quanto era stato previsto nella precedente ipotesi di pianificazione.
Annamaria Tottolo ed Egidio Pesce che hanno votato contro attaccano: «Dentro questo Pat gli unici interventi degni di rilievo sono stati quelli oggetto di accordi pubblico-privato, (art. 6) per i quali abbiamo già espresso la nostra contrarietà. Forte delusione anche per il metodo con cui lo strumento è stato portato avanti: “trasparenza, partecipazione, sinergia”? Nulla di tutto ciò, né verso la popolazione, né verso le minoranze, che non sono mai state convocate durante tutto il percorso».
Chiude l’ex sindaco Pinese: «Nel consiglio comunale è stato portato il Pat che era stato proposto dalla mia amministrazione nel 2013 ma che non era stato adottato per il tradimento dei consiglieri di Forza Italia. Sono contenta che, nelle sue linee generali, sia stato confermato anche da questa maggioranza di centro-sinistra: è la prova della bontà delle scelte fatte a suo tempo, tutte indirizzate ad evitare la speculazione selvaggia e a mantenere uno sviluppo sostenibile. Il Pat adottato è quello della mia amministrazione».
Lorenzo Baldoni