Nuova Venezia – Mose, altri 221 milioni in arrivo dal Governo
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
12
apr
2015
CHIUSURA DEI LAVORI
Dal Governo 221 milioni per il Mose
Le dighe costeranno alla fine 5.200 milioni di euro, 200 in meno del previsto
Il Consorzio rinuncia a una nave jack up. Cerniere e paratoie in Arsenale
Altri 221 milioni per il Mose. Il Def (Documento Economico finanziario) prevede la somma residua necessaria al Consorzio Venezia Nuova per completare la grande opera. Rimasta nelle priorità del governo a differenze dell’autostrada Roma-Orte.
Adesso il Consorzio ha disponibili in teoria tutte le risorse necessarie a completare le dighe mobili, i cui lavori dovrebbero concludersi entro il 2017. Cinque miliardi e 400 milioni di euro, che potrebbero ridursi di un po’ se andrà in porto la spending review annunciata dal direttore Hermes Redi, succeduto due anni fa a Giovanni Mazzacurati.
Le due navi “jack up”, ordinate durante la gestione Cuccioletta del Magistrato alle Acque sono state ridotte a una. Solo qui si risparmieranno 55 milioni di euro. Per trasportare le paratoie dalla bocca di porto al centro della manutenzione, in Arsenale, basterà un solo mezzo attrezzato. Qualcuno aveva proposto di trainare le paratoie con un rimorchiatore, si sarebbe risparmiato un po’. Ma si era scelto di ordinare le due navi.
Altri risparmi all’orizzonte potrebbero portare il costo finale della grande opera a 5 miliardi e 200 milioni. Duecento in meno del totale previsto. Ultima tranche a cui il Consorzio ha annunciato di voler rinunciare. Pur sempre un incremento notevole di costi rispetto alle previsioni degli anni Novanta, quando il progetto Mose doveva costare poco più di un miliardo di euro, 3200 miliardi di lire.
Cifra da cui restano escluse la gestione e la manutenzione, un capitolo di cui adesso dovranno occuparsi i due commissari che gestiscono il pool di imprese Luigi Magistro e Francesco Ossola, nominati dopo gli arresti del giugno scorso dal presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone.
I lavori del Mose intanto proseguono alle tre bocche di porto. Quasi completata la schiera delle 39 paratoie che saranno installate alla bocca di Lido, dove sono state anche fatte le prime prove di sollevamento. In corso quelle per la bocca di Malamocco (20), dove è stata prevista una conca di navigazione – già insufficiente a far entrare le navi di ultima generazione – e di Chioggia (18). Intanto una paratoia sarà esposta al pubblico il 25 aprile in Arsenale, durante le giornate per l’Arsenale aperto. Un pezzo di 20 metri per 18,5 alto tre metri e mezzo e pesante 168 tonnellate. Si potranno vedere da vicino anche le famose cerniere e i gruppi connettori che tengono ancorate le paratoie ai cassoni in calcestruzzo. Sono alti 3 metri e pesano 10 tonnellate.
Alberto Vitucci