Gazzettino – Pedemontana: via agli espropri
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
14
apr
2015
Arriva la Pedemontana. Le raccomandate stanno arrivando in questi giorni ai proprietari e, contemporaneamente, anche in Comune: fra il 21 e il 24 aprile avranno luogo gli espropri, da parte della Sis, ditta appaltatrice dell’intervento di realizzazione della Pedemontana veneta, dei terreni interessati al passaggio della strada. Un intervento che attraversa la fascia sud del Comune, seguendo il tracciato dell’elettrodotto e correndo quasi totalmente in trincea.
«A fianco delle notifiche – spiega il sindaco Roberto Toffoletto – stanno pervenendo anche le indicazioni relative ai prezzi di esproprio, che oscillano fra una volta e mezzo e le due volte il valore del bene».
Ma non tutti sono così convinti di firmare. «Io non firmo», dice il proprietario di un terreno interessato al passaggio, che attende la ditta per il 21, lamentando fra l’altro delle dimenticanze (ad esempio un annesso rustico) fra i beni da conteggiare. E questa è la posizione del Comitato antipedemontana. Che, data per assodata l’opposizione all’intervento in sè, in quanto non giudicato viabilità sostenibile, ritiene che neppure dal punto di vista strettamente economico ai proprietari convenga firmare.
«Fatta eccezione per qualche raro caso soprattutto nel Vicentino – afferma Elvio Gatto, coordinatore dei comitati provinciali – nessuno degli espropriandi ha ricevuto i soldi, e firmando si perde pure la possibilità di fare ricorso. In sostanza, posso assicurare che starà meglio chi non firmerà».
E fra l’altro, in relazione all’arrivo delle lettere non manca qualche giallo, vero o presunto. C’è chi ritiene infatti che non abbiano ancora ricevuto la notifica proprio i cittadini proprietari dei lotti più danneggiati dall’intervento.
Gatto intanto contesta anche su un altro fronte la politica di Regione e Sis: «Varie infrastrutture sono già state bloccate e per evitare che ciò avvenga i fautori della Pedemontana stanno cercando di far passare l’idea di un’opera quasi al traguardo. Invece il lavoro non è stato per ora realizzato per più del 20/30% e nulla di ciò che è stato compiuto è irreversibile. I cittadini devono tenerlo ben presente».