Nuova Venezia – Grandi navi, il giorno di corteo e proteste
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
9
mag
2015
Oggi alle 15.30 l’iniziativa da Santa Margherita a Sant’Angelo. Lo slogan sarà: «Basta con la cricca delle grandi opere»
«Basta con la cricca delle grandi opere». Con questo slogan oltre 70 associazioni, una decina di movimenti e partiti politici sfileranno oggi pomeriggio per la città. Obiettivo sono le grandi navi «incompatibili con la laguna».
Ma anche le nuove grandi opere pronte a partire come lo scavo del canale Contorta Sant’Angelo in laguna. Un corteo che si annuncia variopinto e pacifico partirà alle 15.30 da campo Santa Margherita. Si dirigerà alle Zattere, poi in rio Terà Sant’Agnese all’Accademia, infine in campo Sant’Angelo, dove sono previsti interventi, musica, spettacoli.
«Fuori le grandi navi», «Basta grandi opere, mafia e corruzione» lo slogan. Con un logo originale: un esercito di leoni nel «pesce» senza testa che è la pianta della città che si mangiano la grande nave. Giornata culmine della mobilitazione lanciata dai comitati Ambiente Venezia, No Grandi Navi qualche tempo fa.
Domenica scorsa, alla manifestazione elettorale per Felice Casson sindaco, il comitato ha consegnato al premier Matteo Renzi le 70 mila firme raccolte contro lo scavo del Contorta. Nel frattempo le firme hanno superato quota centomila.
«Chiediamo che il governo ascolti la voce dei veneziani», dice il portavoce di No Grandi Navi Tommaso Cacciari, «e che prenda atto dell’esistenza delle alternative».
Oltre al canale Contorta, all’esame del governo dopo i dubbi espressi dalla Commissione di Impatto ambientale, a Roma sono stati inviati anche i progetti per creare un nuovo terminal passeggeri al Lido, davanti all’isola artificiale del Mose. Uno è firmato da Cesare de Piccoli-Duferco, l’altro da Stefano Boato e Maria Rosa Vittadini.
Infine, l’alternativa di Marghera. Anche qui un progetto presentato da Roberto D’Agostino prevede di attrezzare le banchine dell’ex zona industriale in canale Brentelle e Canale Industriale Ovest.
Ma l’Autorità portuale è contraria. E insiste per lo scavo del Contorta, che dovrebbe essere portato da un metro e mezzo a dieci metri e mezzo di profondità, allargato a cento metri, lungo 4 chilometri. Grande opera che secondo i comitati sarebbe «rimedio peggiore del male».
Altre ipotesi a lungo termine prevedono la possibilità di spostare le navi passeggeri a Santa Maria del Mare, dove sono stati costruiti i cassoni del Mose. Oppure al Lido, dov’era prevista la grande darsena da mille posti proposta da Est Capital nell’ambito del grande progetto di ristrutturazione dell’ex Ospedale al Mare.
Oggi ci saranno anche i circoli del Pd, partiti ambientalisti e della sinistra, candidati sindaci come Casson, Scano, Seibezzi e Pizzo.
Alberto Vitucci