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DOLO AL VOTO

DOLO «L’assessore Ballin non ha accettato di continuare a lavorare assieme, ma propone come suo tutto ciò che ha caratterizzano il mio primo mandato». A sostenerlo è Maddalena Gottardo, sindaco di Dolo, che si ricandida alle prossime elezioni comunali con la lista “M. Maddalena Gottardo Sindaco”.

Si tratta della prima schermaglia di questa campagna elettorale finora caratterizzata da toni pacati e silenziosi. La contesa vede da una parte il sindaco Gottardo e dall’altra l’attuale assessore Elisabetta Ballin, che ha deciso di candidarsi da sola con la lista “Dolo è Tua”.

«Leggo con stupore», spiega Gottardo, «il programma dettagliato della lista di Forza Italia, mascherata da civica, del candidato sindaco Ballin, residente a Pianiga. Qualche mese fa, quando offrii a Ballin di continuare a lavorare insieme anche nel prossimo mandato, mi fu risposto che il gruppo di Forza Italia di Dolo non si riconosceva in ciò che avevo fatto né tantomeno nella mia persona».

Maddalena Gottardo non ci sta e accusa. «Allora mi chiedo», prosegue il sindaco, «come mai ora Ballin propone come suo tutto ciò che ha caratterizzato il mio primo mandato? Come assessore esterno all’urbanistica avrebbe dovuto occuparsi di Pati, rotonde, viabilità, piste ciclabili, spostamento del deposito Actv, sistemazione di Foro Boario. Tutte cose che non ha fatto, dato che ci ha portato al commissariamento del Pati. Vedo, poi, che continuerà l’attività legata al piano delle acque, al patto dei sindaci, alla progettazione sulla villa di via Piave acquisita dal Demanio, ai progetti sulla sicurezza e sulla polizia locale, che competono all’Unione dei Comuni, da lei criticata. Sarò all’antica, ma mi chiedo come questa signora possa presentarsi ancora in giunta dopo aver presentato una lista contro il sindaco che quelle deleghe le ha conferito in fiducia».

Elisabetta Ballin quasi si aspettava questo attacco da parte del primo cittadino. «Prendo atto delle dichiarazioni del sindaco», precisa Ballin, «”porto molto rispetto al gruppo di cui faccio parte e per questo motivo non voglio replicare adesso. Mi riservo una eventuale replica se insieme lo riterremo opportuno».

Se queste sono le premesse gli ultimi quindici giorni di campagna elettorale si preannunciamo scoppiettanti.

Giacomo Piran

 

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