Venezia vs Grandi Navi. Domenica 18 giugno si vota Sì al Referendum
Posted by Opzione Zero in Appuntamenti, Rassegna stampa | 0 Comments
16
giu
2017
Domenica 18 giugno è indetto il referendum contro le grandi navi. Il comitato Opzione Zero invita a partecipare e a votare SI per far restare le grandi navi fuori dalla Laguna e per dire no allo scavo di nuovi canali.
E’ possibile votare anche in Riviera del Brenta presso il centro Dedalo in via Toti a Mira dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Qui sotto l’appello del comitato No Grandi Navi.
DOVE POTETE VOTARE:
Dalle ore 9:00 alle ore 18:00 potranno votare tutte le persone che nella giornata di domenica si troveranno fisicamente a Venezia. Non ci sono limiti di età, di provenienza o residenza.
DORSODURO
Zattere
Santa Marta
San Basilio
Campo Santa Margherita ( si vota dalle ore 9 alle ore 20)
Ca’ Bembo
San Barnaba
SANTA CROCE – SAN POLO
Piazzale Roma
Tolentini
Frari
San Cassiano
Campo San Polo
San Giacomo
Erberia – Ruga Rialto
San Tomà
CANNAREGIO
Ferrovia
Ponte del Ghetto Fondamenta Ormesini (sede)
Fondamenta Misericordia
Santi Apostoli
Strada Nova – Rio Terà San Leonardo
Fondamenta Nuove
Campo Gesuiti
GIUDECCA
Sacca Fisola
Palanca
Zitelle
Redentore
SAN MARCO
Campo San Bortolo
Campo Santo Stefano
San Zaccaria
CASTELLO
Campo Santi Giovanni e Paolo
Santa Maria Formosa
Bragora
Via Garibaldi
Giardini-Biennale
Sant’Elena
LIDO
Santa Maria Elisabetta
Blue Moon
Alberoni – Bar Spiaggia
MARGHERA
Piazza del Municipio dalle 10 alle 14
MESTRE
Piazzetta Pellicani (Torre) dalle 10 alle 14
Parco Bissuola (piscine)
Parco San Giuliano
Forte Marghera
CHIOGGIA
Piazza del municipio
MIRA
Centro Dedalo
L’appello del comitato No Grandi Navi
Venezia vs Grandi Navi. Domenica 18 giugno si vota Sì al Referendum
Sarà una domencia importante per Venezia, quella del 18 giugno.
Il comitato cittadino che lotta contro le Grandi Navi e il loro carico di inquinamento e di devastazione delle rive e dei fondali lagunari, ha indetto un referendum popolare autogestito. Il quesito è facile: “Vuoi che le Grandi navi da crociera restino fuori dalla laguna di Venezia e che non vengano effettuati nuovi scavi all’interno della laguna stessa?” La risposta che il comitato chiede alla cittadinanza è naturalmente Sì.
Stiamo parlando, ovviamente, di un referendum autoconvocato, considerato che i favorevoli alle Grandi Navi non hanno accettato di misurarsi nelle urne, ma che ha comunque un grande valore politico. Per la prima volta, i veneziano avranno la possibilità di contarsi e di dire la loro opinione su un problema, come quello delle Grandi Navi, sul quale non hanno mai avuto voce, considerando che fino ad oggi ad esprimersi sono stati solo ministeri, comitatoni vari e, last but not least, le compagnie di crociera che sono le vere padrone della laguna. Considerando che se ne sono bellamente infischiate di tutte le decisioni prese dalle autorità politiche.
Anche i decreti che cercavano di contenere i danni all’ecosistema, come quello Clini Passera che il 2 marzo 2012 aveva vietato il transito anche alle stazze superiori alle 40 mila tonnellate, hanno avuto vita breve di fronte alle pressioni delle multinazionali del turismo. Quelle che Venezia la sfruttano solo e non lasciano un soldo in città.
Il referendum del 18 giugno sarà quindi una imperdibile occasione per riprendere voce sul governo della nostra città, per ribadire che la nostra salute è importante e non può essere compromessa dai fumi delle Grandi Navi che sparano inquinanti come due autostrade, per ricordare che Venezia è laguna e che la laguna non è un braccio di mare che può essere scavato a piacimento, solo per farci transitare queste specie di villaggi vacanze galleggianti che portano profitto ai soliti noti mercificando beni di tutti.
Già che ci siamo, il referendum sarà anche una opportunità di ricordare che i cambiamenti climatici si combattono localmente, invertendo la rotta di quel gigantismo consumista di cui le Grandi navi sono una bandiera. Donald Trump non è l’unico dinosauro fautore delle energie fossili al mondo. Cominciamo a combattere quelli che vorrebbero prosperare a casa nostra. Una Grande Nave produce più Co2 di una portaerei da guerra. Un motivo di più per andare a votare Sì al referendum. Perché se la terra avrà un futuro, questo sarà senza fossili. E senza Grandi Navi.