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Comunicato Stampa Opzione Zero 10-01-2019

Linea Adria-Mestre: situazione intollerabile, pronto l’esposto

 

Inqualificabili e intollerabili i disservizi sulla linea Adria-Mestre.

Regione e Sistemi Territoriali affossano definitivamente la SFMR.

Intanto le polveri sottili schizzano alle stelle e nessuno fa niente.

Opzione Zero sostiene la protesta dei pendolari, chiede maggiori investimenti sulla linea e la drastica riduzione delle tariffe

 

“Invece di potenziare il trasporto pubblico per limitare l’inquinamento, qui si fa di tutto per farlo a pezzi! Una situazione intollerabile e inqualificabile. Sistemi territoriali e Assessore regionale ai trasporti devono rispondere con atti concreti e immediati, siamo stanchi delle solite frottole. Se non sono in grado di risolvere il problema abbiano la decenza di dimettersi”, questa la dura presa di posizione del Comitato Opzione Zero sui disservizi e i ritardi che in questi giorni stanno arrecando enormi disagi sulla linea ferroviaria SFMR Adria-Mestre.

Per il comitato non è in discussione l’implementazione dei dispositivi di sicurezza che sono necessari; ma è letteralmente assurdo che dopo aver speso ben 18 milioni di euro di fondi pubblici (metà regionali e metà europei) Sistemi Territoriali abbia messo in funzione il nuovo sistema senza prevederne le conseguenze, senza predisporre gli opportuni provvedimenti e senza avvisare gli utenti e i Sindaci dei comuni interessati dalla linea. Per di più oltre al danno c’è anche la beffa visto che la stessa società ha aumentato le tariffe (già troppo care) e prospetta pure un taglio delle corse.

“Questa vicenda dimostra una volta di più il fallimento del sistema SFMR, una delle poche opere di cui avremmo davvero bisogno in questa Regione soffocata dall’inquinamento e dalle polveri sottili oltre che dal cemento” – sostengono i portavoce del comitato – “invece sono stati spesi decine e decine di milioni di euro per fare sottopassi, nuove stazioni (es. Porta Ovest), elettrificare linee, e il risultato sono pochi treni, con pochi convogli, spesso in ritardo, sporchi, con tariffe troppo care. La situazione non cambia per i bus. E’ evidente come le scelte politiche regionali in materia di trasporto pubblico locale messe in atto dalle giunte di Zaia e di Galan abbiano minato alla base un servizio di importanza fondamentale, continuando a privilegiare strade e autostrade, non ultima la pedemontana veneta”.

Opzione Zero sostiene la petizione lanciata dal comitato dei pendolari, al quale chiederà un incontro per mettere in campo azioni comuni; nei prossimi giorni partirà comunque un esposto all’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

Quanto alla Regione e a Sistemi Territoriali, il comitato chiede l’annullamento delle tariffe fino a quando non sarà ripristinato il livello minimo del servizio, e successivamente l’aumento di investimenti per potenziare le corse e ridurre il costo dei ticket.

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