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clima

 

Opzione Zero partecipa e invita tutte le realtà ad essere presenti a questo importante appuntamento.

 

Domenica 27 Gennaio, dalle ore 9.30 alle ore 16.30 presso il Centro sociale Bocciodromo (Vicenza) 

Meeting e tavoli di lavoro verso il 23 Marzo a Roma – costruiamo insieme il nostro programma su clima e ambiente

Marcia mondiale per il clima,  CONTINUA!

Come promesso la climate march dell’8 Dicembre è stato un ottimo inizio, ma solo un inizio. Quel giorno siamo stati in tant* animat* dalla stessa idea: invertire lo sviluppo, fermare la crescita, cambiare sistema di produzione per dare una chance di sopravvivenza al nostro pianeta.

Tuttavia il percorso è difficile, la questione complessa, sapevamo e ci siamo resi conto nel cammino che ci ha portati fino alla marcia di Padova e oltre che tenere insieme il panorama mondiale del cambiamento climatico e le questioni territoriali di lotta contro le grandi opere e la devastazione ambientale è una sfida difficile. Per questo abbiamo bisogno di un piano!
Abbiamo bisogno di confrontarci, di mettere i rete le nostre conoscenze, di discutere e di arrivare insieme al nostro “programma climatico” che dica dei chiari NO ma che sia in grado anche dei trovare dei SI, che sia in grado di prospettare alternative credibili e percorribili insieme, a livello di sistema produttivo, macroscopico, statale e a livello di stili di vita individuali senza dimenticare mai che un passo senza l’altro ferma il cammino.

Sappiamo che ci aspetta un appuntamento importante in primavera, con una tappa intermedia in Febbraio a Venezia, sede della regione Veneto,  la grande manifestazione a Roma il 23 Marzo, contro le grandi opere e per il rispetto dei territori. Sappiamo che arriveranno nella capitale uomini e donne da tutta la penisola e noi, vogliamo arrivarci preparati.

Per questo proponiamo un incontro di tutta la giornata strutturato in tavoli di lavoro tematici in modo che ognuno scelga per propensione quale questione approfondire, in modo che tutti possano dare il loro contributo e in modo che si riesca a dare il giusto spazio a ogni tema. Abbiamo individuato diversi tavoli che non hanno la pretesa di esaurire completamente il macro tema ma che ritieniamo possano rappresentare una valida proposta. Diciamo fin ora che la partecipazione alla giornata sarà completamente libera e gratuita, nei prossimi giorni pubblicheremo l’elenco dei tavoli di lavoro e le modalità di adesione.

Vi aspettiamo Domenica 27 Gennaio, a partire dalle ore 9,30 al Centro sociale Bocciodromo (Vicenza), via Alessandro rossi 198

 

 

Opzione Zero sarà presente; per chi vuole partecipare ci contatti all’indirizzo mail info@opzionezero.org.

 

venaus

 

Prosegue in Val di Susa il percorso nazionale contro le Grandi Opere e le politiche del governo iniziato il 29 settembre a Venezia.

Un’assemblea partecipata da centinaia di persone provenienti da tutto il paese, protagoniste le molteplici lotte territoriali che da nord a sud difendono la vita di chi quei territori li vive e cercano di porre in primo piano la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei territori.

Se nei mesi di campagna elettorale abbiamo sentito gli esponenti del “governo del cambiamento” promettere un’inversione di rotta rispetto le politiche delle grandi opere, ad oggi queste affermazioni restano lettera morta.

Solo un anno fa la nostra valle vedeva i boschi bruciare e 6 mesi fa la montagna franare sulle case di molti valsusini, tutto ciò a causa della mancanza di investimenti pubblici per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio. Pochi mesi fa crollava il ponte Morandi a Genova e nei giorni scorsi la Sardegna piangeva morti e distruzione a causa del maltempo. Un film visto troppe volte, dove speculazioni, negligenza ed interessi dei privati la fanno da padrona e le priorità del governo sembrano altre, come l’approvazione del decreto Sicurezza che si traduce in una dichiarazione di guerra ai poveri di questo paese.

Non abbiamo mai delegato la nostra lotta a nessuno e come noi numerosissime lotte territoriali vogliono prendere parola e raccontare quella verità che molti vorrebbero nascondere: non c’è alcun cambiamento, non c’è nessun rispetto per i territori e per chi li vive, non c’è alcuna garanzia per il futuro di tutti e tutte.

Continuiamo ad essere convinti della necessità di proseguire un percorso comune, convocando un’assemblea nazionale il 17 novembre in Val di Susa, a Venaus, per rafforzare il fronte di chi ha cuore il futuro dei territori e chiede uno stop immediato di tutte le grandi opere inutili e dannose. Il giorno successivo costruiremo un’iniziativa di lotta sul territorio alla quale invitiamo tutti e tutte a partecipare!

Dalla Conferenza dei Territori riunitasi a Firenze il 6-7 ottobre giunge l’invito ad una mobilitazione diffusa sui tutti i territori l’8 dicembre, data storica per il nostro movimento e dal 2010 celebrato dal 2010 come la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte. L’assemblea del 17 novembre sarà l’occasione per coordinarci e rilanciare con forza questa mobilitazione su tutto il territorio nazionale!

Quest’ulteriore tappa di un cammino comune si auspica possa moltiplicare i momenti di confronto sul territorio e portare nei prossimi mesi ad una manifestazione nazionale a Roma contro le Grandi Opere, per la giustizia ambientale e i beni comuni.

Lo ricordiamo, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che non esistono “governi amici” e che la difesa del futuro è nelle nostre mani.

Ci vediamo in Val di Susa il 17 novembre!

 

Movimento No Tav

 

Manidesto A2

 

Venezia 29 settembre 2018 – Invito aperto ad un’assemblea nazionale dei comitati contro le grandi opere e per la giustizia ambientale

29 settembre 2018, h. 15.00 – S.a.L.E. Docks (Magazzini del Sale), Dorsuduro 265, Venezia.

Un’iniziativa nell’ambito della due giorni di mobilitazione contro le grandi navi, 29-30 settembre.

Il balbettio sul TAV del nostro Ministro delle infrastrutture secondo cui l’opera andrebbe ora “migliorata” e non più cancellata, la visita in Azerbaijan di Mattarella e Moavero Milanesi per “blindare” il TAP, le recenti dichiarazioni dello stesso Toninelli sulla necessità di mantenere le grandi navi in laguna dimostrano che, in merito a grandi opere e giustizia ambientale, il governo del cambiamento è in realtà il governo della continuità.

Il fatto è ancora più grave se pensiamo a quanto il Movimento 5 Stelle abbia politicamente lucrato, in campagna elettorale, sulla contrarietà di tante e tanti nei confronti di un modello di sviluppo rapace e generatore di malaffare. A proposito, anche sul MOSE (opera obsoleta che è già costata alle nostre tasche oltre 5 miliardi, “bruciandone” uno e mezzo in corruzione) la solfa del Ministro è la solita: “Noi l’opera non l’avremmo fatta, ma adesso che c’è non può essere messa in discussione”.

E così la giostra continua a girare, del resto a Genova non è crollato “solo” un ponte, quel fatto ci interroga tragicamente sul crollo di una stagione di sviluppo territoriale neoliberista che trascina con sé anche quei pezzi di paese che sono stati costruiti prima degli anni ’70, è il caso del “Ponte Morandi”. Una stagione fatta di cementificazione e consorterie, secondo uno schema che si è affermato diventando sistema, al sud come al nord, ad ovest come ad est. Dobbiamo continuare ad insistere: prima di grandi investimenti infrastrutturali, un serio lavoro di messa in sicurezza dei territori è necessario. Ancora una volta, in questa battaglia non ci sono governi amici.

Se ci cimentassimo (come va di moda in questo periodo) in un’analisi costi/benefici dell’azione di governo svolta sinora, diremmo che i benefici sono andati tutti a Salvini, a noi rimangono i costi, non solo in termini di sfacelo ambientale, ma anche in termini di clima sociale che si respira nel paese.

Vorremmo cogliere l’occasione dell’assemblea veneziana per confrontarci anche su questo aspetto. I comitati e i movimenti per la giustizia ambientale sono oggi tra gli esempi migliori di resistenza  contro la presa del discorso reazionario, contro il nazionalismo e l’incitamento alla guerra tra poveri, una guerra utilizzata come arma di distrazione di massa, mentre imperterrita continua la rapina dei nostri territori. Una rapina che, guarda caso, in Veneto è proprio a trazione leghista.

Al contrario, i territori dei comitati e dei movimenti per la giustizia ambientale non sono segnati dalla paura, non chiedono la guida dell’uomo forte, rigettano la tentazione identitaria. Le nostre identità le abbiamo costruite nel corso di anni di lotta, rinforzando il legame sociale contro il primato dei rancori individuali, pretendendo democrazia contro il binomio sicurezza/repressione, costruendo con i territori un rapporto di reciproca rigenerazione e non di unilaterale estrazione.

Attorno a questa forza vogliamo aprire un dialogo, senza l’ansia della costruzione di strutture formali, ma con la convinzione di dover rinforzare l’azione comune. Possediamo un patrimonio di forza che dobbiamo ancora esprimere pienamente, abbiamo la possibilità di farlo. Bisogna scegliere se assumersi collettivamente la responsabilità di fare un passo in più rispetto al già importante lavoro che quotidianamente portiamo avanti.

Sullo sfondo dell’attuale situazione politica, il valore dei comitati emerge con ancora maggiore chiarezza, un valore che va ben oltre i confini dei singoli territori. Al tempo stesso il prevedibile voltafaccia del governo dimostra che non si vince la battaglia contro le grandi opere se non dentro la lotta per una radicale e complessiva svolta democratica che investa il piano economico, politico, sociale e culturale.

Ripartiamo da qui! Incontriamoci a Venezia.

 

In vista del meeting e della mobilitazione dei movimenti e dei comitati ambientalisti italiani contro le Grandi Navi e le Grandi Opere (Venezia 29-30 settembre), Opzione Zero e MalaCaigo organizzano un momento di approfondimento e di confronto sui temi Grandi Navi e MOSE. Due questioni che riguardano da vicino anche Mira e di conseguenza la Riviera del Brenta, visto che il territorio mirese è per almeno un terzo costituito da barene e laguna. L’iniziativa rientra nel programma delle giornata per Forte Poerio promossa da GAFP (Gruppo Associazioni per Forte Poerio).

 

locandina_forte_2018

Si puo’ fare 2018 – Mira. Dal 14 al 16 settembre

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13

set

2018

 

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programma_festival_si_puo_fare_2018

 

SPORTIVAMBIENTE – DA 1 AL 10 Giugno

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti, Rassegna stampa | 0 Comments

11

mag

2018

Il Comitato Opzione Zero vi invita alla prima edizione di SportivAmbiente , sport e ambiente al Parco Valmarana di Mira dall’1 al 10 giugno, un festival nato dalla collaborazione tra l’associazione pallavolistica F229 e il comitato Opzione Zero della Riviera del Brenta.

Nella locandina trovate il programma definitivo dei concerti, degli incontri, e delle proiezioni.

In Festa saranno presenti gli stand di altri comitati e associazioni, oltre a un laboratorio permanente di aggiustaggio di biciclette e una mostra sui cambiamenti climatici. Altre inziative saranno pubblicizzate via via nel sito e nella pagina facebook del comitato.

Come immaginate questo evento richiede un grosso sforzo, quindi questa comunicazione vuole essere anche un appello agli amici e ai simpatizzanti di Opzione Zero a darci una mano in Festa, in particolare nel periodo da noi direttamente gestito tra il 5 e il 10 giugno.

Allo stesso modo chiediamo ai comitati e alle associazioni ambientaliste che desiderano essere presenti con un proprio stand a scriverci al più presto.

Questo è il momento giusto per farsi avanti, scrivete subito a info@opzionezero.org per dare la vostra disponibilità.

Stay tuned

 

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VENERDI’ 8 GIUGNO:  THE TOPIX   http://www.thetopix.net/

 

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Piantiamola!

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16

feb

2018

Appuntamento per il secondo intervento di piantumazione del progetto PIANTIAMOLA sabato 7 aprile alle ore 9.00 presso Biofattoria Coltiviamoci in via Piovego 31 a Tombelle di Vigonovo.

 

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Finalmente per i prossimi giorni è prevista un po’ di Sole, quindi ne approfittiamo subito.

Ci diamo dunque appuntamento per il primo intervento di piantumazione del progetto PIANTIAMOLA sabato 24 marzo alle ore 9.00 presso l’azienda Agricola Mion in via Alture 18 a Sambruson.

Vi consigliamo di venire con abbigliamento adeguato e se possibile di vanghetto e guanti.

Al termine dei lavori previsto ristoro conviviale.

Per ragioni organizzative vi chiediamo di segnalare la vostra partecipazione scrivendo a info@opzionezero.org.

 

 

piantiamola

 

PIANTIAMOLA!

Al via il progetto per la riforestazione del territorio
Vieni anche tu a darci una mano, aiutiamo la Riviera a respirare

Dopo diversi mesi di preparazione finalmente ci siamo, sabato 24 febbraio e sabato 10 marzo faremo i primi interventi di piantumazione in due aziende biologiche della Riviera che hanno aderito al progetto offrendo spazio agli alberi. Questi dettagli per chi vuole partecipare “sporcandosi le mani”…di terra:

– sabato 24 febbraio ore 9.00 presso azienda Mion in via Alture 12 a Dolo

– sabato 10 marzo ore 9.00 presso Biofattoria Coltiviamoci in via Piovego 31 a Vigonovo

 

I lavori andranno avanti ad oltranza fino alla conclusione della piantumazione, al termine previsto ristoro conviviale. In caso di pioggia le operazioni sono rinviate al giorno dopo. Per partecipare è necessario comunicare la propria presenza scrivendo una mail a info@opzionezero.org . Munirsi di abbigliamento adeguato e possibilmente di vanghetto da giardinaggio e guanti.

 

Cosa è Piantiamola?
Piantiamola è un progetto permanente di riforestazione del territorio della Riviera del Brenta promosso dal Comitato Opzione Zero.
Dopo le alluvioni, dopo il tornado, dopo tanti disastri causati dalla cementificazione selvaggia, è sempre più urgente agire in modo concreto per contrastare i cambiamenti climatici, l’inquinamento e il consumo di suolo.
Pensare globalmente, agire localmente!

 

L’importanza degli alberi e delle foreste
Gli alberi producono ossigeno e contemporaneamente assorbono il carbonio della CO2 fissandolo nel legno. In più le foreste hanno tantissime altre funzioni ecologiche e sono fondamentali per la vita in tutto il Pianeta. La superficie forestale è il 30,5% del territorio mondiale (4.000 milioni di ettari), ed è popolata da oltre 3.000 miliardi di alberi, 427 per ogni essere umano.
È tanto, è poco?
Poco se si pensa che dall’inizio della civilizzazione la perdita complessiva del patrimonio arboreo totale è stimata intorno al 46%. La deforestazione, attualmente, si “mangia” 15 mln di alberi all’anno. Inoltre gli alberi sono utili a tanti altri esseri viventi oltre all’uomo.
La Carbon Foot Print media di ogni italiano corrisponde a 9,2 tonnellate di CO2/anno, molto di più della media mondiale (5,6 ton CO2 /anno/abitante). Per assorbire tutta questa anidride carbonica sarebbero necessari 1,6 ettari di bosco per persona. Ridurre le emissioni di gas serra è la priorità, ma altrettanto importante è favorire la riforestazione, anche in città.

 
Perchè ridare spazio agli alberi
Riforestare il territorio è un contributo concreto per mitigare gli effetti del global warming, ma  significa anche: sottrarre suolo alla cementificazione, attenuare gli effetti dell’inquinamento atmosferico e delle acque, ridurre il rischio idraulico, favorire la biodiversità, rinaturalizzare il territorio, valorizzare i beni comuni, migliorare il paesaggio…

 

A chi è rivolto
– Prima di tutto agli enti pubblici che spesso svendono i terreni della comunità per finanziare le proprie casse, o peggio per favorire la speculazione edilizia. Quei terreni sono però della collettività e possono diventare tanti “polmoni verdi” a beneficio di tutti i cittadini;
– Agli agricoltori che hanno deciso di tornare a presidiare davvero il territorio abbandonando l’agricoltura intensiva che inquina il suolo, l’aria e l’acqua, che produce cibi tossici, che impoverisce i piccoli produttori e arricchisce le grandi multinazionali dell’agrochimica;
– Ai privati cittadini che vogliono mettere a disposizione terreni abbandonati o degradati;
– A tutti coloro i quali vogliano rendersi utili e supportarci;

 

Come ci puoi aiutare
– facendo una donazione al comitato specificando la causale “sostegno al progetto piantiamola” (IBAN IT64L0359901899050188525842). I fondi raccolti verranno impiegati per l’acquisto di piantine e del materiale necessario. A fine anno pubblicheremo nel nostro sito un rendiconto dell’attività svolta;
– mettendo a disposizione un terreno o comunque aiutandoci a trovarne di nuovi;
– partecipando direttamente alle azioni di piantumazione nelle giornate dedicate;

 

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Parte la petizione on-line contro il nuovo centro commerciale a Dolo. Firma, sostieni e diffondi!!!

CLICCA QUI

 

Con delibera n 197 il 23 agosto la Giunta comunale di Dolo guidata dal Sindaco Alberto Polo ha chiesto alla Regione Veneto di attivare un “accordo di programma”; si tratta di una procedura speciale (già usata per Veneto City) finalizzata ad ottenere una variante urbanistica al Piano Regolatore per fare un nuovo centro commerciale a Dolo, a due passi dal Naviglio Brenta.

 

Diciamo NO a questa operazione speculativa perché:

– aumenta il consumo di suolo rispetto alle previsioni attuali

– deturpa il paesaggio della Riviera del Brenta

– provoca aumento di traffico e di smog

– distrugge il grande parco pubblico (13.000mq) oggi esistente

– aumenta il rischio idraulico in una zona già molto critica

– favorisce ancora una volta la grande distribuzione a scapito del piccolo commercio di paese

 

La proposta parte dalla immobiliare Aurora s.r.l. che possiede alcuni terreni a ovest di Dolo proprio in prossimità della Riviera. Oggi su questa area è possibile costruire solo un po’ di villette e ristrutturare un edificio storico a scopi ricettivi; ma visto che “l’affare” è parzialmente fallito a causa della crisi immobiliare, ora i proprietari vogliono edificare un nuovo centro commerciale di 1900mq con un parcheggio di altri 5000mq; in cambio si farebbero carico di un’ampia rotonda tra la SR 11 e via Pasteur che avrebbe dovuto essere costruita da Veneto Strade.

Firma per chiedere al Sindaco e all’amministrazione di Dolo di:

1) ritirare la delibera 197/2017 e rigettare la proposta di accordo di programma della immobiliare Aurora s.r.l., confermando così le destinazioni d’uso previste dal Piano Regolatore Generale;

2) avviare uno studio per l’effettivo recupero a scopo turistico-ricettivo dell’edificio storico degradato;

3) mettere in atto azioni concrete per valorizzare e rendere maggiormente fruibile il Parco pubblico esistente;

4) verificare se serve davvero una nuova rotatoria, prevedendo eventualmente una soluzione di dimensioni più contenute, meno impattante e meno costosa, e chiedendo a Veneto Strade di rispettare gli impegni presi;

5) avviare azioni concrete per sostenere le attività commerciali di prossimità;

FIRMA LA PETIZIONE

(riservata a chi non ha firmato quella cartacea)

 

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SI PUO’ FARE Festival delle economie e delle relazioni solidali Mira da venerdì 29 settembre – domenica 1 ottobre 2017

Terra e Alimentazione – energia e abitare – mobilità e territorio – lavoro ed economia – consumo e riuso

è un luogo di incontro

tra associazioni, imprese, artigiani, agricoltori che lavorano pensando alla sostenibilità ambientale e al benessere sociale

è una occasione

per conoscere attività economiche all’avanguardia e virtuose, capaci di migliorare la qualità delle relazioni umane

è un appuntamento

per scambiare idee, progetti, semi di speranza in un futuro più solidale e in armonia con la natura

 

Opzione Zero sarà presente con un proprio stand e in due iniziative:

– Ore 15.00 presentazione libro “Quelli delle cause vinte – manuale di difesa dei “beni comuni”, a cura dell’Ecoistituto del Veneto

– Ore 15.00: Piantiamola: presentazione del progetto di riforestazione del territorio della Riviera del Brenta, a cura del Comitato Opzione Zero

 

CLICCARE QUI PER LEGGERE IL PROGRAMMA COMPLETO

 

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Il Comitato No Grandi Navi invita alle giornate europee dei movimenti per la difesa dei territori.

21 / 7 / 2017

Venezia è, da oltre mille anni, città simbolo dell’equilibrio tra uomo e natura, la sua magia origina e vive nella e della straordinaria compenetrazione di artificio e natura, pietra e acqua, città e Laguna.

Questo fragile equilibrio è seriamente minacciato dalla macchina del turismo di massa, di cui le grandi navi da crociera sono una delle peggiori espressioni: navi fuori scala, inquinanti, pericolose per l’incolumità di una città patrimonio Unesco, simboli galleggianti dell’arroganza delle multinazionali e della corruzione di una classe politica piegata alla difesa dei profitti privati a scapito del bene comune.

Ma Venezia è viva, contrariamente a ciò che vorrebbero le compagnie croceristiche, il ministro dei trasporti Del Rio, l’autorità portuale e il sindaco Brugnaro.

Da molti anni la città, grazie al Comitato No Grandi Navi, combatte contro il passaggio nella Laguna -e si sottolinea nella Laguna- di questi mostri e contro l’ipotesi di scavo in questa di nuovi canali (immaginate la costruzione di un’autostrada in una riserva naturale).

Il caos istituzionale è totale! In questi ultimi anni sono stati presentati diversi progetti che il Comitato ha contrastato in tutti i modi e che sono stati bocciati dalla commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Nonostante questo il ministro dei trasporti, l’autorità portuale e il sindaco insistono nella presentazione di due progetti, ipotesi assurde e devastanti volte a mantenere le grandi navi da crociera dentro la Laguna: il progetto del Canale Vittorio Emanuele che prevede di scavare fino a raddoppiare larghezza e profondità di un vecchio canale del 1925 -abbandonato da più di 30 anni- per far arrivare le navi da crociera, ancora una volta, all’interno della città, ed il progetto di nuovi approdi per le grandi navi da crociera nell’area industriale di Porto Marghera. V’è poi l’ipotesi di una soluzione mista tra le due sopra descritte.

Ambedue i progetti comporterebbero lo scavo di oltre sei milioni di metri cubi di fanghi inquinati ed inquinanti, il rischio di incidenti chimici con il passaggio delle navi da crociera in zone (l’area industriale di Porto Marghera) sottoposte ai piani di Protezione Civile e alle Direttive Seveso.

Ambedue i progetti interferiscono in maniera negativa con le attività produttive e le attività portuali commerciali presenti a Porto Marghera e nel Canale Malamocco –Marghera.

Ambedue i progetti erano stati presentati in passato e furono travolti da una marea di pareri tecnici negativi da parte di diversi enti ed istituzioni.

Ambedue i progetti innescheranno nuovi effetti devastanti nel delicatissimo ecosistema lagunare.

Il comitato si opporrà con tutte le sue forze a queste ennesime vergogne e come sempre dirà: fuori le grandi navi da crociera dalla Laguna!!

La nostra Laguna è stata già coinvolta in un’altra grande opera inutile e devastante che, per di più, ha creato un vortice infinito di tangenti e corruzione: il sistema MOSE!

Venezia è una città unica, certo, ma è al contempo un simbolo globale.

Vorremmo che la nostra città divenisse per due giorni la cassa di risonanza di tutte quelle lotte che oggi, in Italia e in Europa, sono condotte per la difesa dei territori, per la giustizia ambientale e per la democrazia decisionale.

Non mancano certo le opere inutili e dannose, ma non mancano nemmeno meravigliosi esempi di resistenza: ci si batte contro linee ferroviarie ad alta velocità, la costruzione di aeroporti, le trivellazioni e le industrie del petrolio, contro l’inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua, contro la cementificazione del territorio, l’uso speculativo di terremoti e altre catastrofi, l’estrazione del carbone e l’industria mineraria e molto altro ancora. Ci si batte, quindi, di fatto, anche per un modello di sviluppo che tenga conto della giustizia climatica e per un’idea diversa di società, basata sul rispetto della volontà di chi abita i territori e non sul soddisfacimento degli appetiti di chi li vuole sfruttare a costo di distruggerli per profitto o calcolo politico.

Il 18 giugno abbiamo indetto un referendum popolare autogestito che in nove ore ha visto la partecipazione di oltre 18.105 persone: un successo clamoroso di cui hanno parlato tutti i media nazionali ed internazionali come esempio di democrazia diretta dal basso! 17.874 persone hanno votato SI all’estromissione delle grandi navi da crociera dalla Laguna e al divieto di nuovi scavi in Laguna.

Il 23 e il 24 settembre vi aspettiamo dunque a Venezia per incontrarci, per confrontarci, per costruire una strategia comune, per agire, perché da qui può partire un nuovo ciclo europeo di lotte.

 

PROGRAMMA

23 settembre 2017

  1. 15.00: S.a.L.E. Docks – Magazzini del Sale: Workshop e assemblea plenaria.
  2. 20.00: Cena Sociale

 

24 settembre 2017

  1. 15.00: Zattere – Rive e Canale della Giudecca

Action Day! Manifestazione in acqua e sulle rive

Blocchiamo le grandi navi! Chiediamo giustizia ambientale per tutti i territori d’Europa!

Alle Zattere ci saranno punti ristoro, punti informativi con magliette, bandiere e altro materiale – inoltre ci sarà  live music con Cisco e altri.

A seguire: live music alle Zattere con Cisco e altri ospiti.

 

COMITATO NO GRANDI NAVI – LAGUNA BENE COMUNE

Per adesioni scrivere all’ indirizzo e- mail :  nobigship@gmail.com

 

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