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Romea sicura

 

Oggi sulla Romea (SS. 309) il flusso è di circa 15-18 mila veicoli al giorno (il traffico è oltretutto in calo) ma sarebbe sufficiente adeguare gli attuali svincoli in uscita, ad esempio in corrispondenza delle località balneari, per risolvere le code estive.

E neppure all’interno dello Studio di Impatto Ambientale si nasconde il fatto che una nuova autostrada funziona da attrattore di traffico anziché da soluzione ai congestionamenti.
Un collegamento nord-sud esiste già: è la Padova-Bologna che si può potenziare con la realizzazione di una terza corsia e che potrebbe così diventare via obbligata per il traffico pesante togliendo dall’attuale Romea i pericolosi tir. Questo, permetterebbe di risparmiare, oltre alla gronda lagunare sud, anche il Polesine, una delle zone miracolosamente ancora intatte del territorio veneto.

Se il problema è il collegamento con il porto di Ravenna per la movimentazione delle merci, sarebbe sufficiente completare il raccordo autostradale fra Ferrara sud e Ravenna.

In più, questo percorso Ferrara, Ravenna, Padova sarebbe ottimale per ottimizzare tutta la linea degli interporti dal futuro snodo logistico di Rovigo a quello di Padova. Non basta, tutte le indicazioni che arrivano dalle linee guida europee ma anche nazionali (Piano Generale dei Trasporti) indicano come priorità lo sviluppo del trasporto marittimo (Autostrade del mare) e ferroviario per ridurre drasticamente l’impatto ambientale del trasporto su gomma.

Si dice che la Romea Commerciale non costerà nulla ai contribuenti italiani ma sul costo stimato di 10 miliardi di euro 1,4 miliardi saranno pubblici. Soldi che vengono così sottratti alla priorità inderogabile, cioè, alla messa in sicurezza dell’attuale tracciato della Romea-killer per il quale, invece, non è previsto un centesimo.

Potenziando, invece, la Padova-Bologna, ci sarebbero i fondi per mettere in sicurezza la SS 309 trasformandola in una strada turistica interdetta al traffico pesante di attraversamento che potrebbe, invece, usufruire del circuito dell’A4 servito dal nuovo Passante. Un’alternativa a questo scempio imminente esiste, ma la politica deve fare la sua parte con coraggio.

 

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