Gazzettino – Mira “Terre rosse”, il maltempo riapre il caso bonifica del sito di stoccaggio
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20
mar
2013
MIRA- La pioggia copiosa di questi giorni ha fatto tornare di stretta attualità il problema delle «Terre rosse» di Mira. Sono passati undici anni da quel marzo 2002, quando l’area dove sono stoccate le polveri inquinanti è stata posta sotto sequestro. Un lasso di tempo che, però, non sarebbe stato sufficiente a risolvere il problema in via definitiva. Le piogge recenti, come hanno notato residenti e passanti, hanno letteralmente cosparso di rosso gran parte dei campi confinanti e tutti gli scoli vicini. Ciò avrebbe vanificato gli oltre 700mila euro spesi fino a oggi, per la messa in sicurezza del sito.
La gestione dell’area da parte del Comune, peraltro, è alquanto difficoltosa proprio per gli stretti vincoli di spesa cui sono costretti gli enti locali e qualcuno inizia a invocare l’intervento della Provincia. Proprio in Provincia, infatti, sarebbe arenata la richiesta di costruire un impianto di recupero, nel Veneto Orientale, di queste sostanze inquinanti, che potrebbero essere riqualificate per altri usi.
Nel recente passato, la ditta che dovrebbe realizzare e gestire l’impianto aveva fatto notare come sarebbe pronta a prendersi in carico il problema, non appena la Provincia emetterà il parere favorevole alla realizzazione dello stesso. Proprio la stessa ditta (Neckta), aveva mostrato come la realizzazione di questo impianto, sarebbe utile per risolvere non solo il problema di Mira, ma anche di altri siti provinciali.
La presidente della Provincia e sindaco di San Donà, Francesca Zaccariotto, però, non aveva ben accolto la decisione della Regione, sostenendo che il via libera all’impianto era una delegittimazione di due consigli comunali, della Provincia, dei cittadini e dei tecnici che avevano dato parere contrario allo stesso. Ora, però, i miresi chiedono che al problema venga posta soluzione. (G.D.C)
Nuova Venezia – Cav chiede il pedaggio anche per la tratta gratuita
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17
mar
2013
Richiesta di 61 euro ad Alberto Guariento per non aver pagato Oriago-Mestre «O mi accusano di aver sfondato la sbarra oppure dicano che non è più gratis»
SPINEA. «Lei non ha pagato l’autostrada, ora ci deve 61 euro». Questa la lettera arrivata a un cittadino di Spinea nei giorni scorsi. Passi il fatto che uscire dal casello senza sfondare la sbarra è materialmente impossibile, a rendere tutto più grottesco c’è un altro fatto: il tratto in questione è quello liberalizzato, quindi gratuito, della A57 da Mira-Oriago a Mestre-Villabona.
Non è proprio un bel periodo per Cav, Concessioni autostradali venete, che dopo una settimana di contestazioni a Vetrego per la questione del tornello, ora manda a casa di un automobilista una richiesta di pagamento di un pedaggio inesistente.
Protagonista incredulo della vicenda è Alberto Guariento, volto noto del Teatrino Zero di Spinea, che giovedì si è visto recapitare una lettera di Cav che lo imputa di non aver pagato il pedaggio a Villabona.
«A parte il fatto che non capisco come avrei potuto tirare dritto al casello», afferma il malcapitato, «e considerando che non possiedo né il Telepass né la Viacard, o mi si accusa di aver distrutto la sbarra, come in un film americano, oppure qualcuno crede che sia uscito attraverso i campi».
Fatto sta che Guariento deve pagare 61 euro entro 15 giorni dalla data di ricevimento della lettera. Gli estremi rimandano tutti alla sede Cav di via Bottenigo a Mestre.
La missiva fa riferimento a un viaggio fatto in autostrada da Guariento il 2 dicembre scorso. «Quel giorno in autostrada ci sono entrato davvero», spiega l’automobilista, «per andare a pranzo dalla mia morosa. Ma sono entrato a Oriago e uscito a Mestre, dove non è dovuto alcun pedaggio, almeno così aveva stabilito Cav».
Il tratto è infatti quello liberalizzato della vecchia A4, ora A57: nessuno che entri a Mira-Oriago, come anche a Mirano-Dolo e sia diretto a Mestre, deve pagare il ticket, tanto che a Villabona sono anche riservate alcune porte a chi proviene da questi caselli liberi. Due le possibilità: o Cav imputa a Guariento una furbizia (alcuni sostengono che sia possibile accodarsi in uscita alla porta Telepass a meno di mezzo metro dal veicolo che precede, sfruttando così la sbarra alzata per alcuni secondi), oppure si tratta di un errore, di uno scambio di persona, o meglio di targa, come accade talvolta in caso di contravvenzioni. Ovviamente Guariento giura di non aver fatto alcuna furbizia: «Che senso avrebbe se il pedaggio era gratuito?». E per questo motivo non intende pagare un euro: «È una situazione assurda, non ho intenzione di pagare per un disservizio».
Filippo De Gaspari
Nuova Venezia – Tre canali inquinati da idrocarburi in Riviera
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17
mar
2013
PIANIGA- Inquinamento da idrocarburi negli ultimi giorni a Pianiga, Campagna Lupia e Mira. A Pianiga c’è stato uno sversamento di una sostanza oleosa in un tratto del canale Pionca . Ad accorgersene l’altro ieri verso mezzanotte i residenti al mattino hanno chiesto i controlli degli uffici tecnici e dei vigili. La chiazza, da quanto sembra da una prima analisi, dovrebbe essere stata causata dal lavaggio di una cisterna di gasolio a monte. A Campagna Lupia stesso problema, a Lughetto in una canaletta consorziale a ridosso del canale Novissimo. Un corso d’acqua utilizzato per poter irrigare i campi. Sono state fatte intervenire le Guardie ai Fuochi. Sono state poste delle pannellature per evitare che i liquidi oleosi finiscano nel terreno. Infine sul canale Comuna a Mira è stata segnalata giovedì una chiazza schiumosa per un tratto di un centinaio di metri, l’origine è sconosciuta. (a.ab.)
C.S.Mira Fuori del Comune 15/03/13 – Romea Commerciale: fermare subito il colpo di mano del Governo Monti
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15
mar
2013
COMUNICATO STAMPA
Il Governo Monti, nella prossima seduta del CIPE del 18 marzo, si appresta ad approvare il progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre.
Si tratta di un vero e proprio colpo di mano: un Governo politicamente morto e sepolto dal voto popolare del 24-25 febbraio e che dovrebbe limitarsi solamente ad attività di ordinaria amministrazione, si arroga impunemente il diritto di approvare un’opera da ben 10 miliardi di euro che andrà a sconquassare mezza Italia.
Come se non bastasse, per reperire le risorse il Ministro Passera e il suo vice Mario Ciaccia sono riusciti a far passare la defiscalizzazione dell’opera per 1,5 miliardi e l’opzione Project Finacing a tutto beneficio della cordata GEFIP Holding di Vito Bonsignore; una soluzione che andrà inevitabilmente a creare una voragine nei conti pubblici dello Stato per i prossimi decenni, sottraendo risorse vitali per i servizi pubblici essenziali.
L’approvazione della Romea Commerciale non può in alcun modo essere considerata come fatto di ordinaria amministrazione, né essere annoverata tra gli atti di particolare urgenza: la Orte-Mestre è l’opera autostradale più imponente, per costi ed impatti, tra quelle previste nel primo programma delle infrastrutture strategiche. L’approvazione di tale progetto costituisce scelta politica fondamentale per il futuro del Paese. Tale scelta spetta dunque al Governo che la nuova legislatura esprimerà.
Mira Fuori del Comune si appella al Sindaco di Mira, ai Sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese, ai Deputati e i Senatori eletti nel territorio affinché chiedano immediatamente al Presidente del Consiglio Monti, ai Ministri che compongono il CIPE e ai Presidenti delle regioni interessate di sospendere ogni provvedimento in merito a questo progetto e di rimettere ogni decisione al prossimo Esecutivo, che avrà la fiducia del nuovo Parlamento appena insediato.
Mira Fuori del Comune sostiene intanto l’azione di mailbombing promossa dalle associazioni e dai comitati della Rete Nazionale Stop Orte-Mestre dalle 15 di oggi fino a tutto lunedì 18 per chiedere al Governo di fermarsi.
12/03/13 a Oriago – Rifiuto la Tares – Incontro dibattito
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7
mar
2013
ore 20.45 biblioteca di Oriago
Cliccare qui per vedere il volantino
Nuova Venezia – Ambiente e grandi opere “Le fermeremo a Roma”
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5
mar
2013
Il Movimento 5 Stelle apre la battaglia contro “lavori inutili e cemento” Nel mirino Romea commerciale, Camionabile, Polo logistico e Veneto City
MIRA.
«Le grandi opere? Per carità meglio curare l’esistente che investire denaro ed energie in opere iperboliche che non hanno alcun significato se non quello distruggere il territorio. Faremo di tutto anche grazie all’azione dei nostri parlamentari a Roma, per bloccare interventi come: la Romea Commerciale, Veneto City, la Camionabile, il Polo Logistico».
A dirlo senza tanti giri di parole è Luciano Claut l’assessore grillino all’Urbanistica del comune di Mira. E in Riviera molti politici impallidiscono.
Claut è chiaro:
«Il Movimento 5 Stelle sta e starà dalla parte dei cittadini e dell’ambiente. Opere come il Polo Logistico, che la passata giunta non aveva contrastato appieno a Mira sono una vera e propria follia. Sulla Romea commerciale diciamo no. Serve solo mettere in sicurezza l’esistente e lo promettono da 40 anni senza farlo. La camionabile sarebbe solo un’altra superstrada a pedaggio. Insomma questa logica delle grandi opere intesa in quel modo è morta e sepolta. Gli amministratori locali che ancora la perseguono se ne devono fare una ragione».
Alessandro Abbadir
Nuova Venezia – Discarica, continuano i lavori di bonifica
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2
mar
2013
via teramo a borbiago
BORBIAGO. Procedono spediti a Borbiago i lavori per la messa in sicurezza della discarica di via Teramo, mentre la riunione che era stata fissata dal Comune giovedì sera per spiegare l’intervento è stata rinviata a metà marzo. In via Teramo a Borbiago negli anni ’70 vennero sepolti in modo abusivo 7000 fusti tossico-nocivi delle produzioni di Porto Marghera e la discarica fu oggetto di indagini alla fine degli anni ’90 di una commissione parlamentare d’inchiesta. I fusti contengono ftalati e altre sostanze velenose. «I lavori di bonifica», spiega Guerrino Palmarini, portavoce per il comitato residenti che ha chiesto l’incontro, «continuano spediti. Il sindaco Alvise Maniero e l’ufficio Ambiente del Comune di Mira ci hanno spiegato che la bonifica è stata affidata alla ditta Golden per la realizzazione di un “campo di sperimentazione”. Si tratta di una tecnica particolare di messa in sicurezza di un sito inquinato. La discarica cioè verrà resa sicura attraverso l’iniezione nel terreno alla profondità di nove metri di un materiale isolante bituminoso che circonderà l’ammasso dei fusti tossici, per evitare che le sostanze finiscano nei vicini corsi d’acqua. L’intervento, partito ormai da due settimane, conferma Palmarini, è a buon punto ma si tratta di un intervento lungo, potrebbe anche durare mesi in caso di imprevisti. Intanto per la delimitazione della discarica sul versante laterale grazie a delle foto aeree e dei sondaggi sarà più facile creare nel terreno dei muretti di materiale isolante, una sorta di barriera di cemento in materiale speciale. Il costo dell’intervento vero e proprio si aggira sui 100 mila euro. Altre centinaia di migliaia di euro erano stati spesi per le progettazione e la caratterizzazione. (a.ab.)
Gazzettino – Casello Dolo-Mirano – Pedaggio scontato a tutti i residenti
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1
mar
2013
L’autostrada aumenta i prezzi, ma fa lo sconto ai residenti. Per risolvere gli ingorghi al casello di Dolo, dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Dolo, la Cav ha deciso che Mestre-Padova e Mirano-Padova avranno lo stesso prezzo. Ma non per i residenti: avranno lo sconto.
AUTOSTRADA La proposta di Cav al ministero
Pedaggio scontato per i residenti nella zona del casello Dolo-Mirano
AUTOSTRADA Cav starebbe pensando di estendere la riduzione non solo ai pendolari diretti a Padova
Per ora si parla di Dolo, Mirano, Mira e Pianiga, attraverso un telepass
L’aumento del pedaggio sulla tratta Mirano-Padova ci sarà, le riduzioni per i pendolari pure. Tutto confermato sul fronte delle tariffe autostradali, ma sembra spuntare un’importante novità: Cav starebbe pensando di allargare le riduzioni a tutti i residenti dei Comuni interessati, e non solo ai pendolari.
Per ora si parla sicuramente di Mirano, Dolo, Mira e Pianiga, mentre per gli altri se ne saprà di più nei prossimi giorni. Martedì alle 17.30 il municipio di Vigonovo ospiterà la Conferenza dei sindaci della Riviera, a cui sono stati invitati pure tutti i primi cittadini del Miranese. Il tema caldo all’ordine del giorno sarà proprio la politica tariffaria che la società autostradale Cav intende intraprendere, con il presidente Tiziano Bembo che ha già confermato la propria presenza. «La società ha predisposto un progetto che recepisce per alcune categorie di utenti delle agevolazioni tariffarie – si legge nella lettera scritta martedì dallo stesso Bembo a tutti i sindaci -. Il piano sarà sottoposto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e solamente dopo l’approvazione si potrà procedere con l’attuazione della nuova politica tariffaria».
È probabile dunque che l’applicazione del nuovo pedaggio slitti almeno ad aprile. La questione è nota: per risolvere il nodo degli ingorghi al casello di Mirano-Dolo (dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano), Cav ha deciso di uniformare le due tariffe. Mestre-Padova e Mirano-Padova costeranno dunque lo stesso, si parla di 2,50 o 2,60 euro: sorridono i pendolari mestrini, che attualmente pagano 3,20 euro per andare a Padova Est, mentre serpeggia già il malumore per chi attualmente compie il tragitto Mirano-Padova pagando 80 cent. Secondo le indiscrezioni che filtrano dalla sede di Cav, lo sconto sarà di circa un euro e si parla di estenderlo a tutti i residenti, non solo ai pendolari come previsto inizialmente. I cittadini di alcuni comuni della Riviera e di Mirano pagherebbero dunque un euro in meno (1,50 o 1,60 euro di pedaggio per Padova est), meno rispetto agli altri ma comunque il doppio rispetto ad ora. Martedì il piano dettagliato potrebbe essere presentato alla Conferenza dei sindaci, e Cav ha già fatto sapere che una condizione indispensabile per godere delle tariffe agevolate sarà l’utilizzo di un telepass.
Gazzettino – Il “Pionca day” slitta a marzo
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23
feb
2013
MIRA – Neve e pioggia hanno consigliato agli organizzatori di annullare il “Pionca-day” in programma domani. La pedalata lungo il fiume per gli argini della Riviera si terrà il 10 marzo, sempre organizzata da comitato “Per Vetrego” e Fiab-Gis. (g.pip.)
Gazzettino – Mira, “Stop alla colata di cemento”
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23
feb
2013
MIRA – Il Piano Norma 6 prevede 350 alloggi e altri parcheggi per la stazione
La maggioranza vuole rivedere la maxi-lottizzazione tra Oriago e Borbiago
CONDOMINI E VILLETTE – L’area della stazione di Oriago attorno alla quale verrebbe realizzato il nuovo quartiere residenziale
«Il Piano Norma 6 tra Oriago e Borbiago va ridimensionato». Questo quanto ha deciso venerdì sera la maggioranza del Movimento 5 Stelle, in un Consiglio comunale ormai abbandonato dalle opposizioni contro il comportamento del sindaco sulla vicenda dell’assessore Agnoletto, nell’approvare il parere alla VAS, la Valutazione Ambientale Strategica.
Il problema era stato sollevato dal consigliere del Pd Gabriele Bolzoni nei giorni scorsi, preoccupato che un piano di grande impatto ambientale, pensato in tempi remoti e non più sostenibile, potesse passare sotto silenzio. L’iter del Piano Norma, legato alla Sfrm, è stato avviato nel 2004, e prevede la realizzazione di 300 posti auto in funzione della stazione ferroviaria di Oriago sulla linea Mestre-Adria, ma soprattutto la realizzazione di circa 350 alloggi tra condomini e villette per un totale di 60 mila metri cubi di cemento in una zona completamente agricola tra via Monte Sommo e via Valdarno, sulla bretella Oriago – Borbiago, fino alla stazione ferroviaria di Oriago.
«Allora c’era un interesse pubblico – spiega l’assessore all’Urbanistica di Mira Luciano Claut – che è venuto meno anche con la realizzazione del parcheggio a Porta Ovest. Nella delibera esprimiamo alla Regione un parere di carattere ambientale che ne chiede il ridimensionamento per il pesante impatto che avrebbe sotto il profilo paesaggistico e urbanistico, oltre che ambientale».
Anche il presidente della terza commissione Andrea Pesce ha chiesto che ogni variazione al Piano Norma 6 venga monitorata dalla commissione. Duro invece intervento della consigliere dei “cinquestelle” Elisa Boscaro, che ha sottolineato come il piano di cementificazione dell’area sia stato formulato sotto la legislatura dell’allora sindaco Roberto Marcato e implementato dalla giunta di Michele Carpinetti. Intervento che però non ha trovato risposta, poiché le minoranza Pd e Pdl erano uscite dall’aula per protesta ben prima della discussione.
Luisa Giantin
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