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Il Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Venezia ha deliberato un’apertura straordinaria dello sportello del Cittadino presso il Comune di Dolo, al fine di aiutare i cittadini colpiti dal tornado.
Lo sportello sarà aperto i giovedì mattina dalle 9,30 alle 12,00 e avrà il compito di fornire gratuitamente alla cittadinanza un servizio di informazione e orientamento.

 

 

 

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Comunicato stampa Opzione Zero 9 luglio 2015

Tornado in Riviera: Opzione Zero esprime costernazione per la vittima e per i feriti dalla furiosa tromba d’aria che ha devastato gli abitati nei Comuni di Pianiga, Dolo e Mira e forte solidarietà a tutti i cittadini colpiti.

Il comitato si sta attivando in queste ore per contribuire in modo concreto e fattivo agli aiuti, anche se è chiaro che per la gravità di quanto successo è necessario che le amministrazioni locali e la Regione richiedano al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza, mettendo a disposizione tutte le risorse economiche e i mezzi per ripristinare la situazione e ridare un tetto a chi lo ha perso.

Per Opzione Zero l’evento di ieri deve fare riflettere tutti, a cominciare dagli amministratori e dai politici di ogni livello, perchè se è vero che alluvioni e trombe d’aria sono sempre esistite, ormai è altrettanto evidente che la frequenza e la violenza dei cosiddetti eventi eccezionali sta aumentando in modo esponenziale.

Non si tratta dunque di tragiche fatalità, ma delle conseguenze del surriscaldamento globale causato da un “modello di sviluppo” insostenibile basato sull’uso di combustibili fossili e sullo spreco delle risorse naturali.

D’altra parte non è nemmeno un caso che proprio il Veneto, una delle Regioni più inquinate e cementificate d’Italia, sia diventata una delle aree maggiormente soggetta ad alluvioni e ad eventi atmosferici estremi.

Infatti, il consumo di suolo e l’impermeabilizzazione delle superfici, oltre a rendere il territorio più vulnerabile dal punto di vista idraulico, favoriscono anche la formazione delle cosiddette “isole di calore urbano”, un aumento della temperatura dell’aria sopra le zone più cementificate che va ad alimentare proprio le trombe d’aria.

Insistere con le trivellazioni per estrarre petrolio, favorire la costruzione di nuove autostrade, dare via libera ad operazioni come Polo Logistico a Dogaletto o Veneto City significa riproporre politiche vecchie, inadeguate, e soprattutto irresponsabili.

A fine anno i Governi di tutto il mondo si riuniranno a Parigi per l’ennesima conferenza internazionale sul clima (COP 21); con molta probabilità tutto si concluderà con un nulla di fatto, mentre il tempo per invertire la rotta è ormai scaduto.

E’ dunque dai territori e dalle amministrazioni locali che deve venire una risposta diversa, impedendo la realizzazione di infrastrutture inutili e dannose, e attuando una svolta nelle politiche urbanistiche che consideri tra le priorità proprio il problema dei cambiamenti climatici.

 

I 50mila euro del “Bilancio partecipato” andranno alla revisione della struttura

Mira ha scelto: i 50mila euro destinati al progetto selezionato del cosiddetto “bilancio partecipativo” andranno ad iniziative di aggregazione e informazione giovanile. Il referendum conclusosi qualche settimana fa ha visto la vittoria del progetto che prevede interventi per l’aggregazione giovanile e l’informazione istituzionale; in pratica il fondo stanziato dall’amministrazione andrà alla riqualificazione del Centro Dedalo, alla creazione di una nuova ludoteca per bambini da 0 a 3 anni in biblioteca a Oriago e all’installazione di uno schermo per le comunicazioni tra amministrazione e cittadini.

Un risultato un po’ a sorpresa, considerato che tra i sei progetti individuati dai giovani che hanno partecipato alla formulazione delle proposte c’erano anche la riqualificazione delle aree verdi e alcuni interventi nelle scuole.

«Un’esperienza certamente positiva – ha commentato il sindaco Alvise Maniero con l’assessore alla Partecipazione Francesca Spolaor che hanno seguito l’iter – che ci ha consentito di avviare un dialogo con quei giovani che hanno risposto al nostro invito e che nel corso di cinque incontri si sono confrontati tra loro e con i funzionari comunali per arrivare a proporre dei progetti concreti».

Maniero non nega qualche problema, come la scarsa partecipazione. «Ripeteremo l’esperienza con alcune migliorie – assicura – sperando in un riscontro maggiore rispetto a questo primo esperimento (198 i voti totali, di cui 122 trasmessi via e-mail e 76 espressi con schede cartacee raccolte all’Urp e in biblioteca a Oriago)».

I progetti su cui erano chiamati a esprimersi i giovani erano sei: quello vincitore ha avuto una netta maggioranza (122 voti, il 61,5%). 31 voti ha ottenuto il progetto che prevedeva la manutenzione di strade comunali, con interventi di riasfaltatura in via Sabbiona e via Valmarana; 19 gettoni sono andati alla riqualificazione del parco di Valmarana; 14 ciascuno ai progetti di scale antincendio per la scuola media “Galilei” di Gambarare e per interventi di messa in sicurezza stradale; 10 alla riqualificazione del Parco del Donatore.

 

Nuova Venezia – “Romea piena di buche coperte da ghiaino”

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21

mag

2015

Martedì l’ennesimo incidente con uno scooterista: è volato sull’asfalto rimanendo ferito

MIRA – Il tratto della statale 309 Romea a Malcontenta di Mira è completamente dissestato e anche l’altro giorno si è verificato un incidente che poteva avere conseguenze molto pesanti per uno scooterista.

Il fatto è avvenuto martedì nel primo pomeriggio: un uomo che stava percorrendo la strada, poco distante dal distributore di benzina, è scivolato con lo scooter sull’asfalto che presenta voragini e fondo dissestato ed ha battuto la testa, procurandosi anche diverse ferite giudicate guaribili in trenta giorni.

«Si è trattato», spiegano gli esercenti della zona e anche diversi residenti, «dell’ennesimo incidente causato dal fondo stradale della Romea completamente sconnesso».

Sopra alle buche è stato buttato solo del ghiaino, creando un problema in più per chi vi transita. Il fondo stradale con queste voragini provoca, oltre che incidenti, anche vibrazioni per le case circostanti».

La richiesta di messa in sicurezza dell’attuale Romea dopo lo stralcio della Romea Commerciale dal Documento di programmazione economica del Governo è stata fatta in questi giorni dai Comuni di Mira, Campagna Lupia e Codevigo.

«Prima della Romea Commerciale, opera di dubbia utilità», spiega il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri, «si facciano tutti quegli interventi per rendere l’attuale tracciato più sicuro. Costerebbe sicuramente meno. Abbiamo posto ad Anas e Regione la priorità di una manutenzione costante, un allargamento delle carreggiate e l’eliminazione degli incroci a raso».

Per la messa in sicurezza dell’attuale Romea si è espresso pure lo storico comitato contro la Romea Commerciale “Opzione Zero”.

«È importante che si metta in ordine l’attuale Romea», dice il presidente Mattia Donadel, «Sarebbe il segnale che si è davvero abbandonato il progetto della Romea Commerciale».

(a.ab.)

 

MIRA – Da Mira a Codevigo fronte comune per la messa in sicurezza della “Romea”.

Stanchi degli appelli lanciati alla Regione e all’Anas per la messa in sicurezza della statale 309 e delle manifestazioni delle associazioni ambientaliste, i Comuni di Mira, Campagna Lupia e Codevigo hanno stretto un’intesa per richiedere ad Anas e Regione interventi per la messa in sicurezza della Romea nel tratto di 27 km. compreso tra Malcontenta e Conche.

Il documento non si limita a mettere in luce le criticità del tratto di strada, percorso ogni giorno da migliaia di mezzi pesanti, ma propone anche la realizzazione di una revisione sulla base delle esigenze di sicurezza e compatibilità del territorio.

Si sottolinea tra l’altro la possibilità di dare una connotazione paesaggistica con interventi che valorizzino i caratteri anche turistici dell’arteria.

Le tre amministrazioni individuano una decina di interventi da realizzare in un arco di 7-8 anni.

(L.Gia)

 

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Iniziativa pubblico-privata per incentivare il turismo grazie alle dimore storiche lungo il Naviglio Brenta

MIRA – Nasce Ville Card, il passepartout che apre al pubblico le porte di alcune delle più belle dimore storiche della Riviera del Brenta. Il progetto è nato dall’iniziativa di alcuni proprietari e gestori di ville venete della Riviera, pubbliche e private, ed è coordinato da Coopculture e La Piccionaia (Polo culturale Villa dei Leoni), in sinergia con gli enti pubblici del territorio e con l’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta.

Ville Card è un collettore che ha messo in rete spazi a gestione pubblica e privata, dislocati lungo il Naviglio che lega Padova a Venezia, e si pone sul territorio con l’obiettivo di incentivare il turismo e promuovere le bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche del territorio.

«Con Ville Card si spalanca una porta su antiche dimore, eleganti saloni affrescati, maestose e storiche architetture – spiegano gli ideatori del progetto – È un personale invito, lungo tutta una stagione, a scoprire perché generazioni di nobili veneziani scelsero queste terre come luogo di soggiorno e di residenza».

Con Ville Card si può accedere a prezzo ridotto a quattro ville a scelta tra le otto che, ad oggi, sono entrate nel progetto: villa Allegri von Ghega a Oriago, villa Badoer Fattoretto a Dolo, villa Contarini dei Leoni a Mira, villa Foscarini Rossi a Stra, Villa Tito a Sambruson, villa Valmarana, villa Valier e villa Widmann a Mira. Ville Card è già in vendita nella maggior parte delle biglietterie delle ville aderenti al circuito, in alcuni punti vendita facilmente accessibili in Riviera e negli hotel che hanno preso parte all’iniziativa.

 

“Itinerari della Riviera” in dono agli studenti

DOLO – Nei giorni scorsi è stato presentato il 4. volume della collana “Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese” agli studenti degli istituti superiori dolesi. La collana è stata promossa dall’Associazione Cavalieri della Repubblica – Riviera del Brenta, in collaborazione con La Specola. Il sodalizio guidato da Pasquale Di Gennaro ha donato delle copie agli studenti del Liceo “Galilei” e degli istituti “Lazzari” e “Musatti”.

(L.Gia)

 

Gazzettino – Mira. Il sottopassso dimenticato dalla Regione

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17

mag

2015

MIRA – Il Comitato di Borbiago ha esposto uno striscione di protesta

Dopo mesi di battaglie il progetto del sottopasso di Borbiago è fermo al palo e a ricordarlo nei giorni scorsi è comparso un grande striscione sulla rotonda che ricorda le promesse non mantenute. A spiegare il motivo della scritta “Regione Veneto: na promessa xe debito: sottopasso subito!” affissa sulla nuova rotonda di Borbiago che collega la Sr 11 al casello autostradale di Oriago e alla camionabile Sp 81 è Davide Moressa, portavoce del Comitato per il sottopasso di Borbiago.

«Era il 13 maggio del 2014, un anno fa – spiega Moressa – quando l’allora assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso si presentava in assemblea cittadina in centro civico a Borbiago per confermare l’impegno della Regione per il finanziamento del sottopasso. ’Purtroppo’ poco dopo scoppiò lo scandalo dei finanziamenti al Mose con gli arresti che tutti conosciamo».

«Ora, a distanza di un anno – prosegue Moressa – nulla si muove mentre è in piena attività la macchina per le elezioni regionali e per quelle municipali di alcuni Comuni tra i quali Venezia. Ma noi a Borbiago aspettiamo il sottopasso. In questi giorni abbiamo contattato l’assessore Luciano Claut che ci ha riferito di non avere novità da darci. Per realizzare l’opera sarebbe necessario mettere nel bilancio regionale la copertura finanziaria, pari a 700mila euro. Ma per ora non c’è nessuna azione concreta: solo la promessa di Chisso di un anno fa».

 

MIRA – Offerta turistica che consente sconti

MIRA – Otto splendide dimore storiche della Riviera visitabili con una card che prevede sconti già in vendita da questo fine settimana. Erano almeno quindici anni che, in via sperimentale, i gestori di ville, proprietari ed enti pubblici cercavano di coordinare le visite alle dimore storiche per offrire una proposta di livello ai turisti diretti a Venezia o di passaggio in Riviera del Brenta. Un progetto che diventa realtà con la «Ville card» presentata ieri in villa dei Leoni da Irene Martini ed Enrico Papa di Coopculture, l’ente che coordina l’iniziativa e che gestisce il complesso di villa dei Leoni con la Piccionaia, insieme ai proprietari e gestori di ville, Cristina Rossi, Mauro Genovese, Maurizio Corò e Michela Guggia.

Il progetto è stato sviluppato in sinergia con gli enti pubblici del territorio e con l’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta e prevede la visita a prezzo ridotto a quattro delle otto ville che hanno aderito ovvero: Villa Allegri Von Ghega a Oriago, Villa Badoer Fattoretto a Dolo, Villa Contarini dei Leoni a Mira, Villa Foscarini a Stra, Villa Tito a Dolo, Villa Valmarana, Villa Valier e Villa Widmann a Mira. La card sarà acquistabile sin da questo fine settimana a 4 euro negli hotel, nelle biglietterie delle Ville aderenti al circuito e in alcuni punti vendita facilmente accessibili in Riviera.

«Proporre un network di ville nel territorio della Riviera del Brenta – ha spiegato Cristina Rossi – sul modello dei castelli della Loira è l’arma vincente per valorizzare il territorio e dare nuovo impulso al turismo di quest’area».

Attraverso lo spazio web sul sito www.rivieradelbrenta.com sarà possibile avere informazioni sugli orari di apertura e costi dei biglietti d’ingresso alle varie ville del circuito.

Luisa Giantin

 

MIRA – Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato il via libera all’ampliamento (revamping) dell’impianto di rifiuti speciali e pericolosi di Alles a Marghera, il Comune si dice fortemente preoccupato.

«Ci eravamo costituiti davanti al Tar assieme al Comune di Venezia», spiega il sindaco Maniero, «contro l’ampliamento autorizzato dalla Regione delle attività dell’impianto di trattamento rifiuti tossico-nocivi al confine tra Venezia e Mira. Il Tar ci aveva dato ragione. Ora con la sentenza del Consiglio di Stato, per i cittadini tornano i rischi. Non si tratta di timori infondati. In due conferenze scientifiche ospitate a Mira con la collaborazione del Centro regionale di controllo della malattie rare, è emerso che Mira presenta un picco di frequenza di queste patologie. Non abbiamo bisogno di emissioni provenienti da rifiuti tossico nocivi».

«Nel momento in cui siamo impegnati a risanare il territorio dalle discariche abusive sorte nei decenni scorsi», aggiunge l’assessore all’Ambiente Sanginiti, «è evidente che non possiamo accettare che a ridosso del nostro territorio si ampli una discarica di materiali pericolosi. Ci preoccupa lo sconfortante silenzio della Regione».

(a.ab.)

 

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