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Nuova Venezia – Ospedale. Presidio per Dolo, un successo.

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19

nov

2013

 

Sindaci, consiglieri e tanti cittadini in municipio per difendere la sanità in Riviera

DOLO – Sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali, associazioni, comitati e cittadini hanno partecipato ieri al presidio istituzionale promosso dalla Commissione sanità di Dolo per chiedere la salvaguardia dell’ospedale dolese.

Fino alle 10 di stamane infatti chi vuole può presentarsi nella sala consiliare del municipio per esprimere il proprio supporto alle richieste di tutela e di maggiori investimenti per il plesso ospedaliero. «Sto lottando per i miei cittadini», ha spiegato Maddalena Gottardo, sindaco di Dolo «mi sto mettendo nei loro panni e sto ascoltando il territorio che chiede che l’ospedale di Dolo rimanga per acuti».

Durante la giornata sono stati raccolti i contributi scritti di chi è intervenuto e saranno poi inviati alla giunta regionale.

Tra questi c’era quello di Federica Boscaro, sindaco di Fossò e medico di base, che è intervenuta assieme al sindaco di Mira, Alvise Maniero. «Si tratta di un appello inviato al governatore Zaia per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo», dice Boscaro, «dove chiedo che vengano garantite a Dolo tutte le funzioni sanitarie di emergenza, urgenza, chirurgiche e mediche oltre che nelle schede sia previsto per l’Asl 13 la classificazione di ospedale di rete in due sedi».

All’incontro sono intervenuti anche i consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo (Pd). «Questa iniziativa dimostra che c’è una posizione unanime e trasversale», spiega Pigozzo, «che chiede alla giunta regionale di rivedere le decisioni prese nelle schede ospedaliere. In primis serve il ripristino della chirurgia h24 per tutta la settimana e il pronto soccorso con una rianimazione. Dopo questo bisogna partire con la programmazione della sanità del territorio». Ora si aspetta la risposta da parte di Palazzo Balbi.

Giacomo Piran

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Gazzettino – Dolo. Ospedale, occupata la sala consiliare

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19

nov

2013

DOLO – Politici, amministratori, associazioni e comitati si alternano al presidio

È cominciato ieri mattina alle 10 il presidio pacifico, nella sala consiliare del Municipio di via Cairoli, organizzato dalla commissione comunale temporanea di studio sull’ospedale di Dolo, per la difesa dell’ospedale di Dolo e dell’azienda Ulss 13. Il presidio è iniziato con la presenza del sindaco Maddalena Gottardo, dell’assessore al Bilancio Giuseppe Pasqualetto e dei consiglieri di opposizione Giorgio Gei e Gianni Lazzari. Via via durante la giornata numerosi gli esponenti politici, i rappresentanti di associazioni e di comitati che si sono alternati nella Sala Consiliare. Non nutrita, invece, la partecipazione dei cittadini rivieraschi, fors’anche a causa della giornata lavorativa.

Fra gli altri hanno aderito i sindaci Alvise Maniero di Mira e Federica Boscaro di Fossò, gli assessori dolesi Cecilia Canova ed Elisabetta Ballin con i consiglieri Sabrina Bachet, Adriano Spolaore, Vincenzo Crisafi e Andrea Zingano. I consiglieri Augusta Sasso di Fossò, Rosalia Tassetto di Camponogara, l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia ed i consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo. Rappresentati anche il Comitato Bruno Marcato l’Ascom, l’associazione Isola Bassa ed il Sel di Dolo.

La sindaca dolese si è detta fiduciosa: «Speriamo che le nostre richieste possano essere accolte anche se mi rendo conto che il sistema sanitario si sta evolvendo e che riuscire, quantomeno, a mantenere che l’ospedale di Dolo conservi il polo medico sarebbe un risultato soddisfacente. In ogni caso quello che è essenziale è che l’ospedale rimanga e che possa offrire dei servizi adeguati alle esigenze del territorio».

Sull’iniziativa, invece, dissenso di Giovanni Fattoretto (Lega Nord). «Smettiamola con la commediola sull’ospedale di Dolo. Le bozze delle schede sanitarie giravano in via informale già dalla fine del 2012 e ora si pretenderebbe di recuperare il tempo perduto esigendo i risultati che si dovevano ottenere già da parecchi mesi, se non addirittura anni, addietro».

L’occupazione simbolica della Sala consiliare si concluderà stamane alle 10.

 

Gazzettino – Ospedale di Dolo scatta il presidio

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18

nov

2013

Inizia stamane alle 10 e durerà fino alla stessa ora di domani il presidio pacifico di sindaci, comitati, associazioni e cittadini, nella Sala Consiliare del Municipio, organizzato dalla Commissione comunale temporanea di studio sull’ospedale di Dolo a difesa dell’Asl 13.

(L.Per.)

 

DOLO. «Chiediamo il mantenimento dei reparti di Ortopedia, Chirurgia, Urologia e materno-infantile a Dolo». Il comitato “Bruno Marcato” annuncia la sua presenza al presidio istituzionale permanente per la difesa dell’ospedale di Dolo che inizierà domani alle 10 nella sala consiliare del municipio dolese.

«La Riviera non può rimanere senza il suo ospedale», spiegano i membri del comitato, «adesso bisogna partire con la ristrutturazione dei piani del monoblocco. Auspichiamo che si torni a chiedere alla Regione finanziamenti per la sistemazione dell’ospedale e per l’acquisto di strumentazioni medico-sanitarie».

Al presidio sarà presente anche Bruno Pigozzo, consigliere regionale Pd e membro della V Commissione, che non lesina una frecciata al sindaco di Dolo Maddalena Gottardo. «Tra gli invitati istituzionali, ha dimenticato la giunta regionale che è l’organo che ha realmente il potere di decisione in questo momento. Senza polemica ho invitato io il presidente Luca Zaia e l’assessore alla sanità Luca Coletto a venire in municipio a Dolo e garantire che le richieste troveranno risposta. Da parte mia ho sostenuto in commissione le richieste del territorio che erano le stesse della Conferenza dei sindaci Asl 13, ma non ho trovato l’appoggio dei colleghi Pdl-Lega che hanno bocciato i nostri emendamenti».

Intanto la giunta del Comune di Dolo ha approvato una delibera a sostegno dell’iniziativa di protesta e sono stati distribuiti volantini che invitano i cittadini al presidio.

(g.pir.)

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NOALE – A Noale è nato un impianto fotovoltaico da 19.300 metri quadrati. E non è detto che nei prossimi anni non possa raddoppiare o addirittura triplicare. Ieri mattina è arrivato il taglio del nastro (con tanto di benedizione del parroco don Mario Salviato) dell’impianto fotovoltaico Ca’ Barbiero che sorge su uno dei quattro lotti dell’ex discarica di via Bigolo, chiusa nel 1991. Un progetto pioneristico concepito sotto l’amministrazione dell’ex sindaco Carlo Zalunardo (presente alla cerimonia l’ex vicesindaco Enrico Scotton) e portato a termine sotto l’attuale, con gli ultimi interventi conclusi entro novembre. Si tratta del primo esempio in Veneto di terreno “inutilizzabile” valorizzato in questo modo. Uno dei pochissimi in Italia.

Parte degli introiti derivanti dalla produzione di energia pulita andranno spesi proprio per la gestione della ex discarica da parte di Veritas, alleviando così le casse comunali. In più quanto prodotto (visibile in tempo reale in municipio grazie a un piccolo schermo) andrà a soddisfare un fabbisogno pari a circa 350 famiglie. «Abbiamo inviato una lettera a Veritas chiedendo di poter coprire con pannelli fotovoltaici anche altri due lotti dell’ex discarica – ha annunciato il sindaco Michele Celeghin – Vedremo se sarà possibile».

(G.Vat.)

 

NOALE. Appuntamento stamani alle 11 in via Bigolo a Noale con l’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico, nato dove sorgeva una discarica. Qui fino al 1991 sono stati scaricati rifiuti dalla stessa Noale ma anche da Martellago, Salzano, Scorzè, Santa Maria di Sala e Trebaseleghe. Nel 2004, il Comune di Noale acquistò l’area e, nel frattempo, è stato trasferito il percolato e altri interventi di sicurezza. A gennaio 2012, Comune e Veritas hanno sottoscritto un contratto ventennale di diritto di superficie, in cambio di un canone annuo di 30 mila euro come entrata della Tariffa di igiene ambientale (Tia). Inoltre, sempre Comune e Veritas hanno stabilito anche un accordo per la gestione della discarica fino al 2021. Il nuovo impianto conta su 4.158 moduli, che permetteranno di evitare di emettere 550 tonnellate annue di anidride carbonica e di produrre energia per 1.150.000 kilowattora all’anno. La superficie occupata è 19.300 metri quadrati e il fabbisogno è per oltre 350 famiglie. Costo totale due milioni.

(a.rag.)

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Gazzettino – Dolo. Ospedale, consiglio “occupato”.

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15

nov

2013

DOLO – Pigozzo (Pd) punge: «La sindaca contro se stessa»

DOLO – Sarà un’assemblea permanente, un’occupazione pacifica ad oltranza della sala consiliare quella che inizierà lunedì mattina a partire dalle 10. A deciderlo, di comune accordo, le forze politiche di Dolo, un messaggio agli amministratori della Regione – che peraltro non ha ancora ufficializzato le schede ospedaliere – per evitare il ridimensionamento dell’ospedale di Dolo.

La sala consiliare sarà occupata ad oltranza dagli amministratori pubblici ma anche da comitati, associazioni e semplici cittadini che intendono far sentire il loro dissenso pacifico contro l’ipotesi di smobilitazione dei servizi da Dolo.

Giorgio Gei del gruppo consiliare “Il Ponte” è stato fra i promotori dell’iniziativa assieme a Vincenzo Crisafi.

«Ne abbiamo parlato alla sindaca che si è subito dimostrata d’accordo». In pratica cosa chiedete? «Chiediamo di rivedere in toto quanto si prospetta con le schede ospedaliere e di mantenere l’ospedale di Dolo così com’è attualmente anche senza lo spostamento dei servizi medici a Mirano e di quelli amministrativi a Noale perché sarebbe una scelta antieconomica».

La sindaca ha diramato una serie di inviti agli altri Comuni e ai consiglieri regionali. Bruno Pigozzo del Pd non risparmia frecciate: «Ho ricevuto l’invito del sindaco di Dolo Maddalena Gottardo costretta ad occupare se stessa per andare contro la sua stessa maggioranza politica regionale. Confermando la massima disponibilità ad essere presente alla manifestazione le garantisco il mio sostegno come ho fatto in commissione dove ho sostenuto le richieste della Conferenza dei Sindaci Ulss13, senza trovare l’appoggio dei colleghi Pdl-Lega che hanno bocciato i nostri emendamenti. Mi permetto di far presente alla sindaca che tra tutti gli invitati istituzionali, ne ha dimenticato uno, forse il più importante: la Giunta regionale. Inviterò io Zaia e l’assessore alla sanità Coletto a venire in municipio a Dolo».

Lino Perini

 

Nuova Venezia – Dolo. Sanita’, “occupato” il municipio.

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14

nov

2013

Da lunedì il presidio pacifico di sindaci e cittadini a difesa dell’Asl 13

DOLO – È ufficiale. Partirà lunedì alle 10 nella sala consiliare del municipio di Dolo il presidio istituzionale permanente per chiedere la salvaguardia delle strutture dell’ospedale dolese e dell’Asl 13.

All’insolita forma di protesta, promossa dalla commissione consiliare sull’ospedale di Dolo, sono stati invitati tutti i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali di Riviera e Miranese.

«Abbiamo esteso l’invito ai consiglieri regionali», prosegue il sindaco Maddalena Gottardo, «ai consiglieri provinciali e anche al prefetto. Ovviamente anche tutti i cittadini sono invitati a partecipare».

In questi giorni si stanno programmando le attività da svolgere durante questa “occupazione pacifica” della sala consiliare.

«Sentirò i membri della commissione sanità», prosegue il sindaco di Dolo, «e poi pianificheremo questa iniziativa e la suddivisione dei turni. Sicuramente raccoglieremo le idee e i suggerimenti di chi parteciperà».

Il sindaco ha appoggiato subito l’iniziativa promossa dalla commissione: «Questo conferma che ci siamo e che la commissione ha sempre lavorato in maniera omogenea e uniforme per la difesa e la salvaguardia dell’ospedale di Dolo. È un modo carino, non violento, tranquillo per rimarcare le nostre richieste usando la sede comunale che è la casa cittadina».

Giacomo Piran

 

DOLO. Un presidio istituzionale permanente nella sala consiliare del municipio per chiedere la salvaguardia dell’ospedale di Dolo. A proporre questo atto di protesta sono stati il presidente della commissione comunale per l’ospedale di Dolo, Vincenzo Crisafi e Giorgio Gei. Il progetto è stato poi concordato con gli altri membri della commissione e proposto al sindaco Maddalena Gottardo.

Lo scopo del presidio istituzionale permanente è di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla salvaguardia e tutela dell’ospedale di Dolo e dell’Asl 13. Questa “occupazione pacifica della sala consiliare”, che dovrebbe essere ufficializzata oggi, partirà nei prossimi giorni. Nel frattempo si sta già lavorando per stabilire le attività da svolgere durante il presidio, le persone che daranno la loro disponibilità anche coinvolgendo gli altri consiglieri comunali di Riviera e Miranese, e l’organizzazione dei turni.

Questo gesto eclatante è l’ultima di una serie di iniziative promosse in questi mesi per chiedere alla Giunta della Regione Veneto di rivedere le schede ospedaliere, oltre al fatto che l’ospedale di Dolo rimanga “per acuti” e perché vengano stanziati fondi per le strutture.

Nelle scorse settimane c’era stata una manifestazione pubblica a Venezia dell’associazione “Cuore Amico”, una manifestazione pubblica a Dolo che aveva visto la partecipazione di quasi 700 persone, numerose petizioni con migliaia di firme raccolte, mentre il sindaco di Dolo aveva inviato una lettera e si era recato in Regione per chiedere il mantenimento di una chirurgia h24 sette giorni su sette e il pronto soccorso con apicalità per l’ospedale di Dolo.

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NOALE – La Corte dei Conti: «Convenzione regolare»

Il 21 gennaio scorso era stato depositato un esposto alla Procura Generale della Corte dei conti da parte di alcuni cittadini che volevano vederci chiaro sull’utilizzo dell’area dell’ex Trituratore da parte dell’impianto di gestione rifiuti «Cosmo» di via Mestrina. Nella segnalazione si chiedeva di verificare la regolarità o meno della convenzione con cui il Comune aveva concesso in affitto il terreno adiacente allo stabilimento (ora soggetto a bando di gara pubblica per la sua vendita). Lo stesso veniva utilizzato dalla ditta per lo più come deposito di materiale inerte, dietro il pagamento di un canone mensile di poco più di mille euro al mese. Proprio questa cifra avrebbe quindi insospettito quanti hanno depositato l’esposto. Una somma congrua? Al termine degli accertamenti la Corte dei conti ha comunicato il 7 novembre l’archiviazione del procedimento. Il Comune durante l’istruttoria ha inoltrato una nota in cui sottolineava come, oltre al canone mensile, la ditta aveva l’obbligo di verificare periodicamente le acque percolate con relative analisi (sobbarcandosi gli oneri di un eventuale smaltimento) e di prendersi cura della manutenzione e della pulizia delle aree verdi perimetrali, con la supervisione di un tecnico.

I comitati che si schierano contro il progetto di adeguamento tecnologico dell’impianto, intanto, hanno organizzato ieri sera una assemblea pubblica all’albergo «Due Torri Tempesta» per fare il punto della situazione dopo che il Consiglio regionale il 19 settembre scorso ha approvato all’unanimità una mozione con cui si chiede a Palazzo Balbi di sospendere e rivedere l’autorizzazione al progetto, arrivata nei primi mesi del 2013.

Gabriele Vattolo

 

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