Nuova Venezia – Quarto d’Altino. Parte l’orario invernale cancellato il primo treno.
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9
set
2014
Quarto. A terra decine di turnisti che dovevano salire sul convoglio all’alba di ieri
Luciano Ferro (pendolari): «Mi rivolgerò a un avvocato. È una presa in giro»
QUARTO – Non cessano i disagi lungo la linea Venezia-Trieste, che stanno facendo impazzire studenti e pendolari, stufi e stanchi di arrivare in ritardo, dover combattere con le coincidenze, prendere l’auto per andare al lavoro e non avere la certezza di poter iniziare il turno all’ospedale piuttosto che in vetreria a Murano, per tempo. Ieri sono riprese le corse cosiddette corse “invernali-studentesche” che dal lunedì al venerdì fanno da metropolitana tra Portogruaro e Mestre. Si tratta, nello specifico, di 13 corse (in partenza da Portogruaro ogni ora dalle 5.06 alle 9.06 e dalle 12.06 alle 19.06) e di 13 corse Mestre-Portogruaro (in partenza da Mestre ogni ora dalle 5.57 alle 9.57 e dalle 12.57 alle 19.57). «Durante l’estate», spiegano i pendolari di Quarto, «solo 4 di queste 26 corse erano state mantenute dalla Regione, due in orari veramente inutili per il flusso pendolare». Ieri mattina all’improvviso, è stato soppresso il regionale 11102 delle 5.06 da Portogruaro che arriva a Mestre alle 6.04. «Si tratta proprio del treno che i turnisti aspettavano da giugno: 75 persone di media ogni giorno, che quest’estate si sono recate in macchina a lavorare e che stamattina (ieri ndr) hanno visto soppresso sui tabelloni nelle stazioni». «Sono stufo marcio di andare al lavoro in auto», commenta Luciano Ferro, portavoce dei pendolari, «adesso mi rivolgerò ad un avvocato, come ho già fatto in passato, perché mi aiuti ad ottenere quel che ci spetta». «Non è possibile che il primo giorno di ripristino di queste corse il primo treno, fondamentale, sia cancellato», proseguono i pendolari altinati. «I treni sono fermi da tre mesi: non può essere che fosse guasto. Qual è la motivazione di questa soppressione? Mancanza di personale? Forse semplicemente domenica il treno non è stato mandato a Portogruaro vuoto per effettuare la corsa di stamattina, dato che era la prima?». Da qui la richiesta di spiegazioni: «Chiederemo spiegazioni al governatore Zaia e a Trenitalia di questo ulteriore danno e presa in giro nei confronti dei pendolari che nuovamente si sono arrangiati e sono ricorsi ai mezzi propri». Aggiunge Ferro: «Prima della soppressione, per giunta, il treno era segnalato con 20 minuti di ritardo». Ferro, che come tanti altri doveva montare sul treno per recarsi nella città lagunare e da qui prendere un vaporetto, ha fotografato sia il ritardo di 20 minuti nei cartelloni, sia filmato l’improvvisa soppressione.
Marta Artico
Gazzettino – S.Dona’. Treno soppresso, l’ira dei pendolari.
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9
set
2014
FERROVIE – Regionale cancellato dopo essere stato annunciato con ritardo
SAN DONÀ – Nuova corsa mattutina soppressa sulla linea Portogruaro-Mestre, i pendolari protestano. Ieri mattina sono riprese le corse “invernali-studentesche”, ma gli utenti di Trenitalia si sono trovati a piedi a causa dell’improvvisa soppressione del regionale 11102 delle 5.06 che, da Portogruaro, giunge a Mestre alle 6.04. Prima della cancellazione, per giunta, il treno era segnalato con 20 minuti di ritardo, un fatto che ha mandato su tutte le furie i turnisti. «Da giugno aspettavamo il ripristino del regionale delle 5.06 – spiega il Comitato dei pendolari di Quarto d’Altino – 75 persone di media ogni giorno, che quest’estate si sono recate in macchina a lavorare e che ora lo hanno visto soppresso. Non è possibile che sia cancellato il primo treno, fondamentale, nel primo giorno di ripristino di tali corse. Chiederemo spiegazioni a Zaia e a Trenitalia di questo ulteriore danno e presa in giro nei confronti dei pendolari che nuovamente si sono arrangiati e sono ricorsi ai mezzi propri. Durante l’estate solo quattro di queste 26 corse erano state mantenute dalla Regione, due in orari veramente inutili per il flusso pendolare».
Davide De Bortoli
Gazzettino – Oderzo. Orari dei treni sotto accusa, sos dei pendolari ai sindaci.
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5
set
2014
ODERZO – Il movimento vuole che la politica prenda posizione con la Regione
ODERZO (g.r.) «Sindaci della tratta maltrattata: unitevi!». Pubblicato mercoledì l’appello del comitato Oderzo si Muove rivolto a tutti i sindaci della tratta ferroviaria Treviso-Portogruaro. Il nuovo orario, come segnalato dalla Regione, partirà il prossimo 19 ottobre. Una data ritenuta inaccettabile da parte dei pendolari che da mesi stanno combattendo la personale battaglia per migliorare le condizioni di trasporto.
«Il 19 ottobre (data dell’avvio del nuovo orario) non è accettabile per i pendolari e gli studenti e non deve esserlo nemmeno per voi. Muoviamoci tutti» è il tono dell’appello del gruppo che mercoledì si è rivolto a tutti i sindaci. Il gruppo è formato da pendolari che si spostano in treno da Portogruaro a Treviso e chiede che il mondo delle istituzioni torni a farsi carico di un problema particolarmente sentito a Oderzo, Motta, Ponte di Piave e San Biagio.
In questo contesto il comune di Oderzo ha chiesto di programmare una riunione urgente con Regione e Trenitalia. «Dal luglio dell’anno scorso alcuni pendolari e studenti più attenti si sono resi conto che la proposta dell’orario cadenzato promossa dall’ex assessore regionale Renato Chisso si sarebbe rivelata una catastrofe per la nostra tratta Portogruaro-Treviso» ha scritto il comitato Oderzo, rivolto al dirigente vicario regionale alla mobilità Mauro Menegazzo. I pendolari si sono uniti e hanno avviato una lunga battaglia, come segnalato passo passo dal comitato. E ora si attende il 15 settembre, data dell’inizio dell’anno scolastico. «Toccheremo con mano quale sarà effettivamente la situazione» conclude il comitato.
Nuova Venezia – I “No Tav” di Portogruaro bocciano la delibera comunale
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4
set
2014
PORTOGRUARO «Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico». Il gruppo No Tav Portogruaro torna a chiedere all’amministrazione Bertoncello «un cambio di metodo e forma che apra veramente un percorso di partecipazione per una discussione oggettiva e di merito con la cittadinanza» sull’Alta Velocità Venezia-Trieste. Il gruppo contesta l’ordine del giorno che il Consiglio ha approvato sul tema il 23 giugno. Per gli attivisti la delibera è da rifare. «Il procedimento di rigetto della procedura di Valutazione d’impatto ambientale relativa al tracciato litoraneo non va posto al governo o alla Regione, ma alla commissione Via su verificata incompatibilità ambientale».
(g.mon.)
Gazzettino – Portogruaro. I No-Tav contro il Consiglio comunale.
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4
set
2014
«Ordine del giorno al destinatario sbagliato»
PORTOGRUARO – «Il provvedimento di rigetto della procedura di Valutazione di impatto ambientale sul “progetto litoraneo” della Tav Venezia-Trieste è stato chiesto dal Consiglio comunale a Governo e Regione, ma non alla competente commissione Via». I No Tav di Portogruaro ancora all’attacco del Consiglio comunale di Portogruaro sulla Tav nel Veneto Orientale. È notizia di questi giorni che il tracciato litoraneo della Tav è ancora “minacciosamente in piedi” e i No Tav manifestano tutta la loro preoccupazione. «Il Consiglio comunale di Portogruaro ha fatto passare un ordine del giorno dove “richiama e conferma” le precedenti posizioni favorevoli al Tav Venezia-Trieste e chiede a Governo e Regione Veneto di concludere con un provvedimento di rigetto la procedura di Via relativa al “progetto litoraneo”. Questa richiesta fa emergere una scandalosa ignoranza in materia Tav, in quanto il procedimento di rigetto della procedura di Valutazione di impatto ambientale non andava posta al Governo o alla Regione, ma alla Commissione Via».
(m.mar.)
Gazzettino – Ferrovie. Ennesima beffa per gli utenti della Portogruaro-Venezia.
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3
set
2014
ARIANNA SPESSOTTO (5 STELLE)
«Trenitalia ignora i problemi dei cittadini»
«Dopo il taglio dei servizi estivi e la soppressione di decine di treni, ci mancava anche il rinvio del nuovo orario più favorevole ai pendolari» afferma Arianna Spessotto, deputato del M5S.
Rinviato il nuovo orario. Altri guai per i pendolari
Nessuna soluzione ai problemi dei pendolari. A puntare il dito contro l’ennesima beffa ai danni degli utenti delle ferrovie è la parlamentare del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto, in merito allo slittamento dell’entrata in vigore dell’orario, già concordato con Trenitalia, nella tratta ferroviaria Portogruaro-Venezia.
«Dopo il taglio dei servizi estivi e la soppressione di decine di treni, ci mancava anche il rinvio del nuovo orario più favorevole ai pendolari – attacca Spessotto -. Finché le criticità segnalate dai comitati dei pendolari e dal territorio non verranno prese in seria considerazione, il servizio ferroviario regionale non potrà che peggiorare». «Già lo scorso anno avevamo denunciato con un’interrogazione la scarsità di informazioni e di indicazioni ufficiali ai viaggiatori sui nuovi orari delle corse – continua la parlamentare veneta – un atteggiamento inaccettabile da parte di Trenitalia che ignora i bisogni reali di pendolari e utenti». Il Comitato dei pendolari e Legambiente del Veneto Orientale sottolineano come la Regione Veneto abbia tagliato le corse più costose, ossia quelle notturne, nei giorni festivi e di sabato, per garantire maggiori corse durante il giorno.
«Per la tratta Venezia-Portogruaro attendiamo il ripristino del treno notturno da Venezia alle 0,21 che trasportava un centinaio di viaggiatori ogni sera – spiega Nicola Nucera, referente dei pendolari -. Non sono state ripristinate nemmeno le corse nei giorni festivi, né la corsa serale delle 21,41 che era frequentatissima da turnisti e turisti. Permangono ore durante la giornata prive di treni in circolazione. Durante l’estate sono sparite ben 22 corse, tra cui quella per i turnisti mattutini che si recano a Venezia alle 6.30». Un incontro tra pendolari, sindaci del Veneto Orientale e i tecnici della mobilità della Regione è previsto per i prossimi giorni.
Davide De Bortoli
Nuova Venezia – Taglio treni e rinvio corse, alunni e utenti protestano.
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31
ago
2014
Portogruaro. Il nuovo orario, più favorevole, slitta dal 7 settembre al 19 ottobre
Legambiente contro il governatore: «Sempre peggio, serve un cambio di rotta»
PORTOGRUARO – L’ultima doccia fredda per pendolari e studenti arriva dalla tratta Treviso- Portogruaro. Trenitalia, tramite la Regione, ha fatto sapere che il nuovo assetto dell’orario della linea, con le modifiche e gli aggiustamenti concordati, entrerà in vigore solo dal 19 ottobre e non dal 7 settembre come si era deciso. E non c’è traccia dell’introduzione della corsa richiesta con partenza alle 7.05 da Treviso, che sarebbe molto utile per gli studenti che gravitano su Portogruaro, oggi costretti a prendere il treno delle 6.18 che arriva nella città del Lemene alle 7.17.
Ma le proteste riguardano soprattutto la Venezia-Portogruaro. «A Zaia risulta che l’orario cadenzato, dopo un avvio problematico, stia funzionando. Vogliamo ricordare al presidente che ci sono pendolari che chiedono modifiche da ben nove mesi e non sono state accolte?», attaccano da Legambiente Veneto Orientale. Per gli ambientalisti la situazione è decisamente diversa rispetto a quella dipinta dal governatore secondo cui, dopo una fase di assestamento, le cose sarebbe migliorate. «Ci sono stati tavoli tecnici, tavoli politici, richieste scritte di modifica o inserimento di corse. Comitati e amministrazioni si sono mobilitati, ma questa politica regionale ha sempre ascoltato, senza mai dare ciò che lecitamente è stato chiesto», attacca Nicola Nucera a nome del circolo di Legambiente Veneto Orientale, «per quanto riguarda la Venezia-Portogruaro, ancora aspettiamo il treno notturno da Venezia alle 0.21 che trasportava un centinaio di viaggiatori ogni sera. Non sono state ripristinate nemmeno le corse nei giorni festivi, né la corsa serale delle 21.41 che era frequentata da turnisti e turisti. Permangono ore durante la giornata prive di treni in circolazione. Durante l’estate sono sparite ben 22 corse, tra cui quella per i turnisti mattutini che si recano a Venezia alle 6.30. Quindi i problemi sono ancora tutti sul piatto, l’orario cadenzato è ancora affetto da patologie dovute alle note ristrettezze economiche». Per Legambiente è necessario un cambio di rotta da parte della Regione. «Finché la politica regionale non metterà sul piatto soldi, e non solo promesse di miglioramento, non ci saranno condizioni migliori, né treni in più per i pendolari», conclude Nucera, «se, come Zaia dice, si andrà a gara per assegnare il trasporto ferroviario, si mettano risorse aggiuntive, del bilancio regionale, per fornire servizi di qualità degni dell’Europa». Legambiente chiede infine che il gruppo di lavoro che sarà costituito per predisporre la nuova gara si confronti con i pendolari.
Giovanni Monforte
Gazzettino – Oderzo. Treno cancellato: studenti a piedi.
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30
ago
2014
IL DISSERVIZIO – L’entrata in vigore dei nuovi orari slitta al 19 ottobre. Pendolari nel caos
La corsa delle 7.05 da Treviso non c’è più. I sindaci si mobilitano: «Tavolo della mobilità»
Trasporto ferroviario: la Regione Veneto, area infrastrutture, ha inviato al Comune i nuovi orari della linea Treviso-Portogruaro. Appena qualche giorno fa il gruppo “Oderzo si muove” aveva osservato: «È ormai settembre, le vacanze sono quasi finite, le scuole ricominciano, i pendolari e gli studenti inizieranno presto a riprendere i mezzi pubblici. Le promesse le ricordiamo tutti: ora è tempo di mantenerle. Oderzo si Muove non dimentica».
Invece la prima difficoltà c’è già, e pure la Regione se n’è risentita. Il nuovo orario entrerà in vigore non già il 7 settembre, come era stato a suo tempo concordato con Trenitalia, bensì il 19 ottobre.
«Si precisa – scrive la Regione al sindaco di Oderzo avvocato Pietro Dalla Libera e alla Provincia di Treviso – che sono già state chieste a Trenitalia spa le ragioni del differimento, rispetto alla data del 7 settembre, concordata all’atto delle valutazioni di fattibilità tecnica nelle prime settimane di luglio, stigmatizzando l’ulteriore disservizio che tale posticipazione determina per l’utenza».
Insomma in Regione sono giustamente risentiti. Il nuovo orario è tutto sommato rispettoso di quanto discusso con i sindaci della tratta e con la Provincia, ma manca una corsa fondamentale: quella delle 7.05 da Treviso con arrivo 7.45 a Motta di Livenza, in pratica il treno degli studenti.
«Questo è gravissimo – tuona Francesco Montagner, incaricato dal sindaco di seguire tutti i problemi della viabilità ferroviaria -. Non è possibile che i ragazzi si alzino prima delle 6 (il primo treno da Treviso è alle 6.31) per arrivare a scuola alle 8. Altrettanto grave è questo slittamento di entrata in vigore dell’orario. Ieri mattina, dopo una riunione con il sindaco, abbiamo richiesto alla Provincia la convocazione urgente del tavolo della mobilità. Abbiamo chiesto che oltre a Regione, Provincia e Trenitalia sia presente anche Mom Mobilità di Marca. Vogliamo al più presto risolvere il problema del treno degli studenti. La nostra è una tratta, non è una linea ferroviaria che presenta le interconnessioni delle linee che ad esempio vanno ad Udine o a Trieste. Dunque su una tratta si può agire con maggiore margine di manovra. Noi chiediamo il treno degli studenti e su questo Regione e Trenitalia possono star certi che non molleremo».
Il movimento dei pendolari intanto sta esaminando i nuovi orari. Secondo alcuni i nuovi orari non tengono in considerazione le necessità delle persone che devono proseguire il viaggio verso Venezia.
Annalisa Fregonese
Nuova Venezia – Regionali in ritardo protesta dei pendolari
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27
ago
2014
Sulla linea Venezia-Trieste
PORTOGRUARO. Ancora ritardi sulla linea Venezia-Trieste, tornano le proteste dei comitati pendolari della tratta. Stavolta nel mirino dei viaggiatori finisce il Regionale veloce 2684 Trieste-Venezia che anche ieri mattina è giunto a Portogruaro con 20 minuti di ritardo, poi divenuti mezz’ora a San Donà e ritornati 20 all’arrivo in laguna. Il problema non è tanto l’entità del ritardo, quanto il ripetersi del disagio.
«Non è la prima volta, anzi accade sempre più spesso», spiegano alcuni pendolari, che lamentano come a incidere sulla scarsa regolarità di questo convoglio spesso sia anche la «convivenza» con l’Intercity Trieste-Roma che lo precede di poco tempo. Dopo la pausa ferragostana, sono tornate anche le soppressioni.
Qualche mattina fa è capitato ai Regionali 11105 Venezia-Portogruaro delle 6.11 e 11112 Portogruaro-Venezia delle 7.44. Intanto, nonostante gli avvisi cartacei affissi a bordo treno, si registrano nuove proteste da parte di quei viaggiatori che non sono a conoscenza delle nuove disposizioni che prevedono, sui convogli interregionali Venezia-Trieste, la chiusura di due carrozze sul tratto friulano della linea.
Una situazione legata al fatto che la regione Friuli, considerata l’affluenza ridotta rispetto alla tratta veneta, ha deciso di pagare a Trenitalia composizioni con un numero minore di carrozze. La chiusura delle due vetture avviene subito dopo la stazione di Portogruaro, con la conseguenza che chi vi si trova a bordo deve spostarsi sulle altre carrozze. Sul tema si attende un pronunciamento del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al quale si è rivolta la deputata del Movimento 5 Stelle, Arianna Spessotto, che ha presentato un’interrogazione in commissione trasporti alla Camera.
(g.mon.)
Nuova Venezia – Portogruaro. Progetto per elettrificare la ferrovia per Casarsa.
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31
lug
2014
Portogruaro. Arrivano fondi europei per adeguare la vecchia linea per il Friuli
Allungati i binari dell’interporto, impianto di gas naturale per i veicoli merci
PORTOGRUARO – Il primo progetto sull’elettrificazione della linea ferroviaria Portogruaro – Casarsa verrà realizzato a breve, potendo contare anche su fondi europei. In più verranno trasportate sulle spiagge le merci con mezzi ecologici Euro 6 che rispettino l’ambiente. È quanto emerso l’altro giorno nella nuova riunione del tavolo tecnico dei promotori del “Progetto Terzo Polo”, nato per sviluppare la logistica e l’intermodalità tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Al nuovo incontro hanno preso parte i diversi enti coinvolti nel progetto: il Comune di Portogruaro, che hail ruolo di capofila dell’iniziativa; Interporto Portogruaro, Consorzio Savo, Fondazione Spazio Industriale per East Gate Park; Polins e per la Regione Veneto il responsabile dell’ Unità di Progetto Logistica, friulano di Barco, Luigi Zanin. «Nonostante si parli da oltre un decennio di elettrificare la Portogruaro–Casarsa», ha commentato l’assessore alle Attività produttive del Comune di Portogruaro, Paolo Bellotto, «devo dire con sorpresa che non è mai stato redatto un progetto vero e proprio. Non solo, non è mai stato nemmeno redatto uno studio di fattibilità, anche se l’opera è inserita in numerosi piani programmatici. Nella riunione si è discusso anche di un progetto di ampliamento riguardante i piazzali dell’ Interporto di Portogruaro, con relativo allungamento dei binari. Savo entro la fine dell’estate inaugurerà il primo impianto di distribuzione di gas naturale per i veicoli merci di tutta l’area». «È un passaggio epocale», sottolinea ancora Bellotto, «in quanto l’impianto potrà servire in futuro sia i camion dual fuel, che i veicoli Euro 6 che verranno impiegati per la distribuzione delle merci sulle spiagge». Uno degli obiettivi dei promotori è anche quello di inserire queste attività progettuali nelle programmazioni regionali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un primo risultato si è avuto lo scorso 29 maggio a Monfalcone, quando si è deciso di inserire il Veneto orientale nel programma europeo Seta (acronimo di Asse di trasporto sud europeo). Questo significa che il Progetto Terzo Polo, attraverso l’aiuto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e anche Emilia Romagna, si aggancerà alla stessa Seta per reperire finanziamenti europei da qui ai prossimi anni.
Rosario Padovano
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