Gazzettino – Marghera. “L’unica via d’uscita in Regione e’ il ritiro della delibera su Alles”
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21
giu
2013
SOLLIEVO A MARGHERA
Unico obiettivo possibile? Che la Regione ritiri il via libera al potenziamento di Alles. Il segretario del Partito democratico di Marghera Tonino Cossidente giudica un «grossissimo passo avanti» in questa direzione l’approvazione unanime della mozione con cui i consiglieri regionali sollecitano la Giunta Zaia a rivedere la propria decisione.
«Come Partito democratico siamo stati, insieme alla Municipalità, protagonisti della mobilitazione contro il potenziamento. Il presidente Zaia – afferma Cossidente – non può prescindere da questo voto. Il risultato finale non può essere che il ritiro della delibera perché i lati oscuri, nascosti dietro questa autorizzazione, hanno indotto tutti a un più attento approccio alla problematica del trattamento dei rifiuti pericolosi che attenta alla salute dei cittadini e rischia di fornire copertura a giri illeciti».
Riferendosi all’ordine del giorno approvato a Palazzo Ferro Fini, Simone Venturini, capogruppo comunale dell’Unione di centro (Udc) parla di
«sonora bocciatura dell’azione compiuta dalla Giunta regionale da parte del suo Consiglio».
Bocciatura che rappresenterebbe un segnale di ascolto dei cittadini e del Comune.
«Sarà nostra cura spiegare alla Regione che il suo compito consiste nella tutela dei cittadini, non degli appetiti dei grandi gruppi economici. Il redditizio business dello smaltimento dei rifiuti – sostiene Venturini – non può ingrossare il portafoglio di pochi a danno della collettività. Zaia ascolti il suo Consiglio e la città di Venezia o si dimetta».
Gazzettino – Rifiuti illegali, un affare senza crisi.
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21
giu
2013
AMBIENTE – In municipio la presentazione del rapporto Ecomafia 2013
Fenomeno in crescita, 57 infrazioni e 26 sequestri in provincia
Il Veneto è al primo posto in Italia per fatturato nel mercato illegale dei rifiuti speciali con 149 milioni di euro. E Venezia è la provincia in cui il fenomeno è cresciuto (+1,1% rispetto alla media nazionale) più delle altre sei province del Veneto con 57 infrazioni accertate, 69 denunciate e 26 sequestri effettuati. I dati, frutto di uno studio delli’istituto di ricerca Transcrime sugli investimenti delle mafie, sono emersi nel corso della presentazione del rapporto Ecomafia 2013, a cura di Legambiente. Tema dell’appuntamento, il rapporto tra la corruzione e la cosiddetta “area grigia”.
«Qui al Nord il compito principale dell’azione di contrasto dovrebbe riguardare le collusioni tra politica, economia e mondo criminale – ha dichiarato il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro – Ci troviamo di fronte a un’economia che si regge sull’intreccio tra imprenditori senza scrupoli, politici conniventi, funzionari infedeli, professionisti senza etica e pochi rischi».
Il Veneto è all’undicesimo posto con un incremento del 18,9% degli illeciti accertati. Sono state registrate nella nostra regione 995 infrazioni, pari al 2.9%, 939 persone denunciate, una arrestata e 196 sequestri. Le attività degli “ecocriminali” si accompagnano in maniera sempre più evidente con la corruzione.
«I numeri e le inchieste – auspica Legambiente – impongono, l’adozione di un pacchetto di misure indispensabili per contrastare in maniera più efficace il fenomeno».
«A fronte di una crisi economica che colpisce interi settori, l’ecomafia continua ad accumulare sempre le stesse cifre – ha aggiunto il coordinatore dell’Osservatorio nazionale sulle ecomafie Antonio Pergolizzi – soprattutto per quanto riguarda il mercato edilizio. Mentre il mercato legale crolla, quello illegale si moltiplica (2 miliardi di euro di fatturato). Per una costruzione illegale si spende un terzo in meno».
Le inchieste sulla corruzione sono più che raddoppiate, e a Venezia c’è stato un clamoroso +32,5% di casi accertati.
«Le Grandi opere spesso sono quelle dove circolano tanti soldi e dove gli episodi di corruzione si ripetono in maniera sempre più lampante, soprattutto nei progetti di project financing – aggiunge Pergolizzi – I rifiuti, oggi sono considerati dalla criminalità non solo come un costo. Le indagini dimostrano che c’è attenzione per i rifiuti visti come materie prime, che si intercettano dalla raccolta differenziata. E il finto riciclo è la nuova modalità delle organizzazioni criminali e una delle vie più diffuse nel ciclo del cemento».
Raffaele Rosa
L’OSSERVATORIO – Su corruzioni e concussioni dati regionali preoccupanti
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno suddivisi per regioni italiane su concussione e corruzione dal 2009 a febbraio 2012 il Veneto, con 74 persone, registra un numero di denunce per corruzione minore solo alla Sicilia (176), alla Campania (163), alla Lombardia (149), alla Toscana (92) e alla Puglia (75); mentre per concussione (35) risultano denunciate più persone solo in Campania (115), in Sicilia (62) e Puglia (42). Nel 2010 gli arresti in Veneto erano stati «solo» 10. Anche per quanto riguarda il numero di persone denunciate e finite a processo per concussione l’aumento va da 10 a 35 persone. Secondo quanto riferisce la Dia (Direzione Investigativa Antimafia) ” l’agire mafioso trova nel tessuto politico-amministrativo corrotto facili spazi di penetrazione e possibilità di rapida attuazione dei propri disegni ‘imprenditoriali'”. Le mafie, sempre secondo la Dia, sono funzionali alle finalità delle consorterie e puntano ad infiltrarsi nella Pubblica Amministrazione per intercettare risorse pubbliche. (r.ros.)
Nuova Venezia – Rifiuti e malaffare, Venezia prima.
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21
giu
2013
I dati del “Rapporto ecomafie 2013” di Legambiente: la fotografia nella regione
La provincia di Venezia capofila nel Veneto del malaffare dei rifiuti. È quanto emerso dai dati che sono stati illustrati ieri pomeriggio nel Municipio di via Palazzo, nel corso della presentazione del “Rapporto ecomafie 2013”, organizzata da Comune e Provincia in collaborazione con Legambiente. Secondo i dati delle forze dell’ordine elaborati dall’associazione ambientalista, nel 2012 Venezia si è classificata al primo posto nella triste classifica delle province venete sui reati riguardanti il ciclo dei rifiuti. Nel Veneziano infatti sono state accertate 57 infrazioni, sono state denunciate 69 persone e sono stati effettuati 26 sequestri. Al secondo posto troviamo Treviso con 35 infrazioni, 21 persone denunciate e otto sequestri. Dopo, Vicenza, Verona e Rovigo, Padova è sesta con 14 infrazioni, 22 persone denunciate e tre sequestri. In coda Belluno con 7 infrazioni, 14 persone denunciate e 3 sequestri. I dati provinciali vanno inquadrati in un totale regionale di 169 infrazioni, 182 persone denunciate e 58 sequestri. La nostra regione a livello nazionale si colloca all’undicesimo posto nella classifica degli illeciti ambientali accertati dalle forze dell’ordine con un incremento dell’18,9%. Il coordinatore nazionale dell’osservatorio nazionale sulle ecomafie di Legambiente, Antonio Pergolizzi, ha spiegato come i traffici dei rifiuti siano cambiati negli ultimi tempi:
«Prima le mafie usavano smaltire in modo illecito i rifiuti con la creazione di discariche abusive. Oggi, invece, i responsabili del malaffare riescono a immettere nel circuito del riciclo dei rifiuti materiali che non sarebbero riciclabili. Così riescono a risparmiare le spese per lo smaltimento e a speculare sui rifiuti che vengono venduti e riutilizzati».
«Le ecomafie prosperano», ha aggiunto l’assessore comunale Gianfranco Bettin, «grazie alla diffusione della corruzione».
«Tutti a parole», ha aggiunto l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia, «condannano le ecomafie ma pochi nei fatti. Bisogna isolare i funzionari pubblici ignavi che voltano la testa dall’altra parte».
Michele Bugliari
Gazzettino – Marghera. Il Consiglio regionale boccia Alles
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20
giu
2013
Stop allo sviluppo dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali Alles di Marghera. Il Consiglio regionale, all’unanimità, ha votato una mozione che impegna la Giunta Zaia a sospendere il giudizio di compatibilità ambientale dell’impianto.
RIFIUTI A MARGHERA – Il Consiglio regionale all’unanimità stoppa il progetto di Alles
Palazzo Ferro Fini vota unanime una mozione che chiede a Zaia di rivedere il progetto per il trattamento dei rifiuti
«Sospendere il giudizio di compatibilità ambientale e le autorizzazioni recentemente rilasciate»
Il Consiglio regionale blocca il progetto presentato da Alles di revamping dell’impianto di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi. La mozione è stata votata da tutti i consiglieri regionali presenti: 42 su 42. E tra coloro che hanno consentito al Consigliere regionale Pietrangelo Pettenò di fare cappotto e vincere su tutto il fronte, ci sono anche Tiozzo, Valdegamberi, Foggiato, Bond, Tesserin e Bortolussi, che hanno co-firmato la mozione con Pettenò, uno schieramento che comprende praticamente tutti.
E l’assessore all’Ambiente Maurizio Conte dunque si porta a casa una sonora bocciatura dal momento che la votazione del Consiglio regionale dice chiaramente che la Giunta di Zaia deve “sospendere il giudizio di compatibilità ambientale e le autorizzazioni rilasciate con la recente deliberazione, definendo con il Comune di Venezia e la Provincia di Venezia soluzioni diverse, impedendo così che Marghera diventi la “pattumiera” d’Italia.”
Difficile per la Giunta regionale continuare su una strada che è stata bocciata da tutti. Alles Spa, una società del Gruppo Mantovani, ha presentato un progetto che prevede di trattare da un minimo di 180 mila fino a un massimo di 230 mila tonnellate all’anno di rifiuti.
Ma il problema vero, secondo l’assessore all’Ambiente del Comune, Gianfranco Bettin, era l’enorme aumento del tipo di rifiuti: dagli attuali 20 a 70 tipi, molti dei quali definiti pericolosi, mentre oggi sono solo 7. Bettin aveva parlato di
«inaccettabile prepotenza da parte della Regione, una vera e propria violazione di sovranità operata unilateralmente».
Tant’è che il Comune aveva subito pensato di presentare ricorso contro la Regione. Adesso arriva la bocciatura da parte del Consiglio regionale.
LE REAZIONI – Da Bettin a Laroni: «Adesso devono ascoltarci»
Raffica di reazioni dopo l’approvazione della mozione di Pietrangelo Pettenò che boccia il revamping della Alles a Porto Marghera. L’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin:
«La presa di posizione del consiglio regionale, unanime e quindi tanto più autorevole, dev’essere ascoltata dalla giunta Zaia. In ogni caso, il Comune di Venezia depositerà venerdì il ricorso contro il provvedimento avanti al Tar del Veneto».
Il consigliere regionale Nereo Laroni del Pdl:
«Marghera deve diventare lo specchio di Venezia e non la pattumiera d’Italia. Con il voto di oggi si deve aprire una nuova fase di rilancio sostenibile. Servono scelte coerenti e coraggiose».
Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori:
«Il presidente Zaia, che si riempie la bocca con la difesa del territorio, veda di fare qualcosa di quello che gli ha indicato il Consiglio oggi. Non lasciamo che Alles trasformi Marghera nella pattumiera d’Italia.»
Anche per il Consigliere regionale del Pd, Bruno Pigozzo,
«la Giunta dovrà riconsiderare il progetto di revamping dell’impianto di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi, sito nel Comune di Venezia presentato da Alles».
Secondo il presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, la mozione approvata dal Consiglio regionale,
«è il frutto della mobilitazione di tanti, che ha visto anche la Municipalità di Marghera in prima linea per difendere soprattutto l’idea di una nuova Porto Marghera, non più legata a produzioni e attività che nei decenni passati ne hanno compromesso gravemente l’ambiente e la salute. Se prevalesse l’idea di Marghera come enorme sito di trattamento, stoccaggio e incenerimento di rifiuti provenienti “dal mercato” farebbe tornare indietro di decenni la storia industriale di questo territorio, oltrechè pregiudicare gravemente le prospettive di nuova occupazione e nuove attività industriali che invece sono possibili.»
Nuova Venezia – Marghera. Regione, tutti contro il si’ ad Alles
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20
giu
2013
Con un voto unanime il consiglio chiede a Zaia di ritirare il via libera al revamping
Il governatore Luca Zaia – firmatario del decreto che autorizza Alles Spa a trattare più rifiuti pericolosi, provenienti anche da fuori regione, a Marghera – è stato smentito dalla sua stessa maggioranza, Lega Nord compresa. Ieri , infatti, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione presentata dal consigliere della Federazione della Sinistra Veneta, Pietrangelo Pettenò, che impegna la Giunta regionale a riconsiderare il progetto presentato dall’azienda Alles spa (del gruppo Mantovani) per il “revamping” dell’impianto di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi che si trova in via dell’Elettronica a Marghera. La mozione impegna la Giunta regionale
«a sospendere il giudizio di compatibilità ambientale e le autorizzazioni rilasciate con la recente deliberazione, definendo con il Comune di Venezia e la Provincia di Venezia soluzioni diverse, impedendo così che Marghera diventi la Pattumiera d’Italia».
Il voto del consiglio ragionale è stato accolto con soddisfazione da tutto il fronte di forze politiche e sociali che nelle ultime settimane si è mobilitato con il decreto di autorizzazione firmato da Zaia e che già era stato criticato dal suo stesso assessore, Maurizio Conte. I primi a cantare vittoria sono stati la Municipalità di Marghera, l’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico, il segretario del Pd di Marghera, Antonio Cossidente (che ha annunciato nuove mobilitazioni per
«convincere Zaia ad ascoltare il consiglio regionale»)
e il consigliere comunale Sebastiano Bonzio (Federazione della Sinistra) che chiede alla Giunta regionale di
«essere conseguente e rivedere il progetto di Alles in modo tale che Marghera non diventi la Pattumiera d’Italia».
«La presa di posizione del consiglio regionale, unanime e quindi tanto più autorevole, dev’essere ascoltata dalla Giunta regionale e il provvedimento in favore di Alles spa deve essere revocato» ha aggiunto l’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, precisando che «in ogni caso, il Comune di Venezia depositerà domani stesso il suo ricorso contro il provvedimento di autorizzazione del revamping di Alles spa davanti al Tribunale amministrativo regionale, ossia il Tar. Non lasceremo nulla di intentato contro una scelta sbagliata, pericolosa e nociva per il nostro territorio e i cittadini».
(g.fav.)
Gazzettino – Alles, si mobilita anche Chirignago
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18
giu
2013
MESTRE – Si allarga la protesta sull’impianto di Alles
«Allargare l’impianto di smaltimento rifiuti Alles di Marghera significherebbe tornare indietro di 30 anni. Cittadini e amministratori di questo Comune non vogliono più rivivere certe disgrazie e faranno di tutto per evitarlo».
Il messaggio di Maurizio Enzo, presidente della Municipalità di Chirignago-Zelarino è chiaro. Il “no” alla delibera della Regione Veneto che sancisce l’allargamento del 30% dell’impianto e l’aumento fino al 70% di smaltimento di rifiuti che arriverebbero non solo da tutta Italia ma anche da varie zone d’Europa.
«Quella della Regione Veneto è una decisione calata dall’alto, in aperto contrasto con il piano di bonifiche e di riqualificazione di Porto Marghera contenuto nel Pat del Comune di Venezia, in cui gli interessi privati rischiano di prevalere sulla tutela del bene pubblico più prezioso, la nostra salute – ha aggiunto Enzo – Le istituzioni hanno il dovere di informare la cittadinanza sulle conseguenze che questa decisione può comportare».
Ed è proprio per informare e illustrare i potenziali danni causati dall’ampliamento dell’impianto e le ricadute sulla salute di adulti e soprattutto bambini, che giovedì 20 alle 20.30, nella sala consiliare della Municipalità di Chirignago Zelarino è stata convocata una riunione congiunta delle Commissioni Politiche sociali delle due Municipalità. All’incontro, aperto al pubblico, interverranno alcuni esperti del settore con l’obiettivo di informare i cittadini sulle possibili conseguenze che l’allargamento di Alles potrebbe comportare non solo per Marghera ma per tutto il territorio comunale e anche oltre. In commissione saranno presenti Anthony Candiello dell’assemblea permanente contro il rischio chimico di Marghera, Antonio Pignatto di Medicina democratica Venezia, il responsabile del Servizio di allergologia dell’Ospedale dell’Angelo, Andrea Zancanaro, Tommaso Cintolo, medico di Medicina generale di Mestre-Marghera, un medico pediatra e alcuni referenti dell’Arpav.
«La scelta della Regione – ha sottolineato il consigliere della Municipalità di Marghera Mario Silotto – avrà conseguenze importanti sui cittadini, dall’incremento del traffico, all’aumento di polveri sottili e componenti chimiche dannose nell’aria, in un territorio, come quello di Marghera in cui già ora si registra la maggior percentuale di bambini malati di asma bronchiale. Dopo progetti mirati ad una reale riqualificazione della città, come quelli delle Vaschette o del Vallone Moranzani, Marghera rischia di tornare ad essere la pattumiera d’Italia e d’Europa».
Nuova Venezia – Marghera e Chirignago. I danni del revamping di Alles
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18
giu
2013
giovedì in piazza san Giorgio
Dibattito congiunto delle municipalità di Marghera e Chirignago
CHIRIGNAGO – Quali sono i danni e le ricadute sanitarie sulla popolazione derivanti dal potenziamento dell’impianto di smaltimento rifiuti Alles di Porto Marghera? Già molto si è detto e si è scritto a riguardo, ma, per tenere sempre vivo l’argomento e per rendere partecipe il numero più alto possibile di cittadini, giovedì 20 giugno alle 20.30, nel municipio di Chirignago, in piazza San Giorgio, si riuniranno le commissioni delle Politiche Sociali delle Municipalità di Marghera e Chirignago-Zelarino per discutere dei pericoli derivanti dall’allargamento di Alles spa (Gruppo Mantovani), impianto per il trattamento di fanghi e rifiuti tossico-nocivi pericolosi e inquinanti che potrebbero arrivare anche da fuori regione.
«Parleremo dei danni e delle ricadute sulla popolazione adulta e infantile», spiega Maurizio Enzo, presidente della Municipalità di Chirignago. «Abbiamo deciso di invitare per l’occasione una serie di esperti in materia per fare il quadro della situazione».
Mario Silotto, delegato delle Politiche sociali a Marghera, avverte che
«con il potenziamento di Alles si torna indietro di trent’anni. Dopo tante battaglie combattute contro i veleni di porto Marghera, dopo aver visto tante persone morire per tumore e tanti bambini ammalarsi di asma, dobbiamo dire un no fortissimo a questa decisione della Regione e, se necessario, si potrà anche pensare all’organizzazione di una manifestazione di protesta».
L’appuntamento, dunque, è per giovedì in via Miranese 454. All’incontro parteciperanno: Antonhy Candiello dell’Assemblea Permanente contro il rischio chimico, Antonio Pignatto di Medicina democratica, Andrea Zancanaro, responsabile servizio allergologia dell’ospedale Dell’Angelo, Tommaso Cintolo medico di Medicina generale e alcuni referenti dell’Arpav. (g.cod.)
Gazzettino – Marghera. Anche Provincia e Comune di Mira firmeranno il ricorso contro Alles
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17
giu
2013
Provincia e Comune di Mira sottoscriveranno, molto probabilmente, il ricorso al Tar che verrà presentato da Cà Farsetti contro la delibera regionale che autorizza il potenziamento di Alles. È stato l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin a chiedere agli assessori «omologhi» in provincia e a Mira di far «fronte comune» con Venezia nel tentativo di bloccare la delibera regionale. Bettin lo ha fatto l’altra sera presso il centro «Canevon» di Malcontenta, durante l’assemblea pubblica organizzata dalla locale delegazione di zona e dalla Municipalità di Marghera proprio per discutere dei rischi legati alla prospettiva di potenziamento dell’impianto di Alles a Malcontenta. L’invito di Bettin è stato accolto positivamente sia dall’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia che dall’assessore mirese Maria Grazia Sanginiti che verificheranno la fattibilità della proposta. Nell’incontro, cui hanno partecipato anche il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso e il consigliere regionale Bruno Pigozzo (Pd), autore di un’interrogazione su Alles, si è percepito chiaro il «no» alla prospettiva di una trasformazione della zona industriale nella pattumiera d’Italia. «Quello che, come cittadinanza, proviamo si può esprimere in poche parole:
“Abbiamo già dato. Basta!”. Malcontenta, per troppo tempo – commenta il portavoce della delegazione di zona Dario Giglio – è stata terra di discarica e di inquinamento. È ora di smetterla tanto più adesso che siamo prossimi alla chiusura dell’inceneritore Veritas di Fusina».
(g.gim.)
Gazzettino – Chirignago, Incontro in Municipalita’ sul potenziamento dell’impianto di Alles
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16
giu
2013
Giovedì 20 alle 20.30 a Chirignago si parla dell’impianto di ricondizionamento di rifiuti pericolosi di Marghera. II e IV commissione municipale si riuniranno in municipio per discutere dell’inceneritore di Porto Marghera, del suo potenziamento per il trattamento di fanghi e rifiuti tossico-nocivi pericolosi e inquinanti provenienti da tutto il Veneto e degli eventuali danni che potrebbe arreca alla salute della popolazione. Saranno presenti all’incontro, aperto al pubblico, il presidente municipale e delegato alle Politiche sociali, Maurizio Enzo, il delegato alle Politiche della Salute, Lucio Zanetti, con la partecipazione di Anthony Candiello, dell’Assemblea permanente contro il rischio chimico di Marghera, Antonio Pignatto, di Medicina Democratica Venezia, Andrea Zancanaro, Responsabile Servizio Allergologia Ospedale Dell’Angelo e Tommaso Cintolo, medico di Medicina Generale Mestre/Marghera e Pediatra, nonché alcuni referenti dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Veneto. (d.dus. )
Nuova Venezia – Malcontenta, “Pronti a scendere in strada contro il potenziamento di Alles”
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14
giu
2013
Assemblea pubblica a Malcontenta: i residenti sono stanchi di ospitare siti pericolosi per la salute
L’assessore Bettin invita il Comune di Mira e la Provincia a unirsi a Venezia nel ricorso al Tar
MALCONTENTA – Un ricorso al Tar fatto contemporaneamente dai Comuni di Venezia e Mira e dalla Provincia. Questa la direzione emersa l’altra sera in un’affollata assemblea all’ex Canevon sulla questione del potenziamento dell’inceneritore Alles. Impianto che si trova in via dell’ Elettronica, in darsena sud. I residenti, per sostenere l’azione degli enti locali contro la delibera della Regione che autorizza il raddoppio della quantità di rifiuti annui da bruciare, sono pronti a scendere in strada con azioni di protesta.
«Il Comune di Venezia», ha spiegato l’assessore all’ambiente Gianfranco Bettin, «ha già deciso di intervenire contro la decisione di potenziare Alles voluta dalla Regione. Per il ricorso al Tar c’è tempo fino al 26 giugno: saremmo contenti se al nostro ricorso se ne aggiungessero altri».
L’impianto è stato autorizzato dalla Regione a bruciare 180 mila tonnellate di rifiuti annui al posto delle attuali 100 mila. È stata aumentata anche la tipologia di rifiuti da bruciare che passano da 20 tipi a 70. Per questo motivo si tratta pressoché di un raddoppio di potenza dell’impianto che, secondo il Comune di Venezia, la Municipalità di Marghera e la delegazione di zona è inaccettabile.
«Il ricorso del Comune di Venezia a cui la Municipalità di Marghera dà la massima adesione si fonda», ha detto il presidente Flavio Dal Corso, «sul fatto che la Regione ha utilizzato la procedura via (Valutazione di impatto ambientale) mentre sarebbe stato più opportuno utilizzare la procedura Vas ( Valutazione di impatto strategico) visto che non si tratta solo di un piccolo aumento dell’impianto ma di fatto di un suo raddoppio produttivo. Lo abbiamo spiegato anche all’assessore regionale Maurizio Conte in un recente incontro a Venezia. Chiediamo, prima di arrivare al pronunciamento del Tar, un ritiro della delibera da parte della Regione».
In sala erano presenti l’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia e quello del Comune di Mira Maria Grazia Sanginiti. Entrambi hanno spiegato che stanno valutando la possibilità di fare ricorso. È intervenuto poi il consigliere regionale del Pd, Bruno Pigozzo, che ha affermato di aver fatto un’interrogazione urgente sulla questione. Poi tanti cittadini ed ex amministratori (l’ex delegato della Municipalità di Marghera Maurizio Barberini, l’ex portavoce della delegazione di zona Nelvio Benin e Paolo Nazari dell’Associazione di Salvaguardia di Malcontenta) sono intervenuti e tutti hanno convenuto sulla necessità di bloccare questa operazione e mobilitare la popolazione di Malcontenta e Marghera.
«Siamo stanchi di ricevere sul nostro territorio», ha spiegato il portavoce della delegazione di zona Dario Giglio, «solo inquinamento e siti pericolosi per la salute. Abbiamo manifestato il nostro dissenso contro questo potenziamento dell’inceneritore. Siamo pronti a scendere in strada in via dell’Elettronica con cortei, striscioni e nuove forme di protesta».
Insomma la battaglia contro l’inceneritore prosegue.
Alessandro Abbadir
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