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respinto il ricorso di salzano contro scorzè

Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva di Salzano sul progetto definitivo della variante alla Noalese (primo stralcio, secondo lotto) e del verbale della Conferenza dei servizi del 15 novembre scorso. Esulta Scorzè, che vede più vicina la costruzione della tangenziale sud, da via Milano a via Boschi (Castellana) tutta nel suo territorio, mentre resta irrisolto il nodo di via Mestrina e come ovviare il problema dell’incrocio del Pioppeto a Robegano. L’ordinanza è stata emessa dalla seconda sezione del Tar e la comunicazione è arrivata ieri ai due Comuni.

A questo punto, la vicenda potrebbe concludersi definitivamente.

C’è amarezza a Salzano, che ha sempre portato avanti l’idea del progetto approvato dieci anni fa, con una strada che da via Mestrina a Noale arrivasse in via Volta a Scorzè, viaggiando parallela a via Cornarotta.

Ora la nuova soluzione dovrà essere pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale (Bur), per poi andare in appalto. Sarà finanziata con i 12 milioni di euro spostati dal vecchio tracciato al nuovo.

«Lavoriamo perché si abbia la strada», spiega il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, «in contemporanea con l’apertura del casello del Passante (seconda parte 2014). Spiace che questa vicenda non si sia potuta risolvere con Salzano prima del ricorso al Tar ma siamo contenti che siano state accolte le nostre ragioni».

Dunque il Comune di Scorzè, difeso dal legale Francesco Curato, incassa la respinta della domanda cautelare di Salzano. Nell’ordinanza del Tar si legge come «il ricorso non appaia ictu oculi (a prima vista ndr) fondato» e che «dall’esecuzione degli atti impugnati non può derivare alcun danno grave e irreparabile a carico degli interessi rappresentati dal Comune ricorrente (Salzano ndr)». Inoltre sono ritenuti «insussistenti i presupposti per accogliere la domanda cautelare».

Di altro avviso Salzano, con il sindaco Alessandro Quaresimin che si toglie qualche sassolino dalla scarpa:

«È chiaro», commenta, «come questa vicenda insegni che eventuali nuovi accordi da fare con gli stessi enti sia bene sottoscriverli davanti a un notaio. Prendo atto della decisione del Tar e quanto deciso nel 2003 non esiste più, perlomeno sotto l’aspetto economico. Ora la palla passa alla Regione e al suo assessore alla Viabilità Renato Chisso, che dovranno chiarire se intendono lasciare le strade così come sono o avanzare delle idee alternative che interesseranno Robegano».

Sul piano del contenzioso legale la questione appare conclusa, non lo è su quello amministrativo e politico.

Alessandro Ragazzo

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NOALE. «La Regione non ha fatto l’interesse dei cittadini». È questo il commento dell’europarlamentare Andrea Zanoni alla notizia del via libera dalla giunta di Luca Zaia all’adeguamento tecnologico della ditta Cosmo Ambiente di Noale, al confine con Salzano. Di fatto, il governo veneto ha concesso la possibilità di stoccare i rifiuti e la ditta è stata autorizzata a gestirne 21.500 tonnellate, di cui, per un massimo di 9.000 tonnellate, speciali pericolosi, facendo propri i pareri espressi dalla commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via). Ora la proprietà ha tempo dodici mesi per partire con i lavori, mentre la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro i successivi trentasei mesi dalla data di partenza del cantiere.

«Impianti come questi», spiega Zanoni che è membro della commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo, «possono mettere a rischio la salute e la qualità della vita dei residenti della zona. La Regione ha dato il via libera a una potenziale minaccia ambientale, perché il progetto si svilupperà in un’area ad alto rischio idraulico. Ho sempre sostenuto e appoggiato le battaglie dei cittadini e a gennaio ero al loro fianco per dire ancora una volta “no”. È una decisione che va contro le indicazioni dell’Europa e credo si debba lavorare per cercare soluzioni compatibili e non pericolose per la nostra salute».

Alessandro Ragazzo

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Gazzettino – Noale / Salzano. Cosmo, via libera dalla Regione

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26

apr

2013

AMBIENTE – Palazzo Balbi approva l’ampliamento dell’impianto tra Noale e Salzano

Ora l’azienda potrà trattare fino a 153 tipi di sostanze, tra cui rifiuti tossici

Via libera della Regione all’adeguamento tecnologico dell’impianto di gestione rifiuti Cosmo di via Mestrina. Che sarà operativo al massimo entro tre anni.
Una notizia temuta dai comitati ambientali di Noale e Salzano, paesi ai cui confini sorge l’impianto di stoccaggio, i quali avevano criticato con assemblee e manifestazioni il progetto. Ma la Giunta regionale ha confermato il “disco verde” recependo il parere della commissione di Valutazione di impatto ambientale. Palazzo Balbi ha dunque rilasciato “l’autorizzazione integrata”: i lavori di adeguamento dovranno iniziare entro dodici mesi, e la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro tre anni dalla data di avvio degli interventi. Quindi entro quattro anni il piano dovrà essere almeno in larga parte esecutivo.
Per i comitati il fatto che la Cosmo possa arrivare a trattare 153 tipi di sostanze (rifiuti generici ma anche tossici) costituirebbe una minaccia per la salute dei residenti. Non l’hanno pensata così i componenti della commissione Via (in maggioranza a nomina regionale) con le uniche eccezioni della Provincia di Venezia, che si è astenuta, e del Comune di Salzano, che si è dichiarato contrario al progetto per le possibili ripercussioni per la viabilità della zona. A far propendere verso il sì il Comune di Noale con la sua richiesta, poi accettata, di inserire un sistema automatico di controllo dei camini “24 ore su 24″, in modo da monitorare costantemente le emissioni.
Inascoltata invece da Palazzo Balbi la mozione firmata da dieci consiglieri regionali che chiedevano alla Giunta di

«mettere in atto ogni azione utile affinché l’azienda interessata valuti la possibilità di delocalizzare la sua nuova attività, per tutelare un’area ad alto rischio idraulico, salvaguardando la salute e la qualità della vita di oltre un centinaio di famiglie».

L’adeguamento dell’impianto si lega a doppio filo con la vendita dell’area dell’ex trituratore di via Mestrina da parte dell’amministrazione della città dei Tempesta, ora concessa in affitto alla Cosmo stessa. Entro maggio arriverà il bando pubblico di vendita.

Gabriele Vattolo

 

 

Noale. La giunta regionale ha rilasciato una doppia autorizzazione dopo il sì della commissione Via

NOALE – La giunta regionale ha deciso di prendere atto del parere positivo espresso dalla commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via) sull’adeguamento tecnologico della Cosmo Ambiente di Noale, al confine con Salzano. Tradotto: il progetto per stoccare i rifiuti si può fare. Il governo veneto di Luca Zaia ha dato il suo benestare, facendo propri i giudizi espressi dalla Via in autunno ed esprimendo un giudizio favorevole sulla compatibilità ambientale. Ora ci sarà tempo dodici mesi per partire con i lavori, mentre la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro i successivi trentasei mesi dalla data di partenza del cantiere. In questa fase, la ditta è autorizzata a gestire 21.500 tonnellate di rifiuti, di cui, per un massimo di 9.000 tonnellate, speciali pericolosi. A questo, cittadini e comitati si sono opposti; avevano organizzato dibattiti pubblici con esperti, sia a Noale che a Salzano, oltre a un presidio fuori dalla sede di Veneto Strade durante la riunione della Via; qui avevano incontrato il suo presidente, Silvano Vernizzi, esternando tutte le perplessità sul progetto. Perplessità e contrarietà culminate con una fiaccolata il 12 gennaio attorno al centro storico della città dei Tempesta, dove parteciparono 500 persone, tra cui esponenti della politica locale, veneta ed europea. Ma Palazzo Balbi ha deciso d’approvare il progetto e di rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale e quella paesaggistica. La Via aveva dato un parere sull’impianto e sul progetto di allargamento. Dal primo ambito erano esclusi dal voto i Comuni di Noale e Salzano, interessati perché lo stabilimento è al confine, mentre il resto della Via si era detto favorevole, con la sola Provincia astenuta. Riguardo al progetto, stesso esito della tornata precedente, con l’aggiunta del sì di Noale, subordinato di vietare l’amianto, e il no di Salzano. Nel frattempo, la giunta comunale ha prorogato di un anno la concessione in affitto dell’area dell’ex trituratore di via Mestrina per la Cosmo Ambiente, posticipando al 30 aprile 2014 l’uso della superficie che scadeva a giorni. Il terreno, dove oggi la ditta ha un deposito per materiale inerte, dovrebbe essere messo in vendita a breve con un bando. Cosmo Ambiente pagherà un canone mensile di 1.020 euro, con l’impegno di lasciare il sito libero entro quattro mesi dall’eventuale formale richiesta da parte del Comune, «garantendo», si legge nella delibera, «che non opporrà alcun giustificativo sia tecnico che economico».

Alessandro Ragazzo

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CONTINUI DISSERVIZI – La stazione “Mira-Mirano” a Marano

In centinaia bloccati a Ponte di Brenta. Alcuni studenti hanno perso gli esami

La notizia delle sanzioni comminate dalla Regione a Trenitalia e degli sconti previsti sugli abbonamenti del prossimo autunno si è diffusa rapidamente, ma per i pendolari c’è ben poco da festeggiare: continuano infatti senza sosta i disservizi sulle linee Venezia-Padova e Bassano-Venezia, con decine e decine di utenti che quasi quotidianamente si trovano a brontolare fissando un tabellone che indica soppressioni e ritardi.
Molte lamentele sono arrivate negli ultimi giorni dalla stazione di Marano (fermata Mira-Mirano), frequentata da centinaia di pendolari della Riviera e del Miranese. Se ormai i treni in ritardo sono vissuti quasi come la normalità (e pure le soppressioni capitano spesso e volentieri), i pendolari sono andati su tutte le furie mercoledì quando il treno partito alle 9.03 da Marano in direzione Padova ha dovuto fermarsi a Ponte di Brenta per un guasto meccanico. «I vagoni erano stracolmi e c’era un sacco di passeggeri in piedi. Prima siamo stati fermi dieci minuti e ci hanno chiesto di rimanere all’interno, poi ci hanno fatto scendere tutti e attendere il treno successivo per Padova, che è passato un’ora dopo e ovviamente era pure in ritardo» sottolinea Riccardo, 26enne studente miranese di Ingegneria. «Nessuno sapeva spiegarci nulla, c’erano studenti che dovevano sostenere esami e altri che avevano colloqui di lavoro o per le tesi di laurea. Il nervosismo contro Trenitalia era alle stelle» aggiunge Alberto, 28enne biologo di Dolo. Malumori analoghi arrivano pure dalle stazioni di Ballò (fermata Dolo), Salzano e Noale. Il miranese Antonio Mezzalira è uno dei portavoce dei pendolari che lo scorso gennaio hanno inviato lettere e petizioni a Trenitalia senza ottenere alcuna risposta. «Gli sconti proposti sono una bufala, una mossa politica che ci interessa poco visto tutte le ore che ci fanno perdere – racconta riportando il pensiero di molti pendolari -. La situazione non cambia, piuttosto che sconti è meglio che facciano investimenti reali»

Gabriele Pipia

 

Gazzettino – Salzano blocca la tangenziale di Scorze’

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19

apr

2013

RICORSO AL TAR

Accolta la sospensiva

SALZANO – Il Tar accoglie la richiesta di sospensiva del Comune di Salzano sulla cosiddetta “tangenziale sud di Scorzé”. Ed ora si attende che sia fissata l’udienza.
Nel mirino finisce ancora una volta la “variante di Noale e Scorzé alla 515 Noalese, primo stralcio, secondo lotto”, ovvero la costruzione di una strada di tre chilometri che dovrà collegare Noale, Scorzé e Martellago al casello del Passante, che verrà raggiunto da una bretella che partirà da via Boschi, sulla Castellana. Un tracciato al quale si oppone appunto Salzano, che chiede l’abbandono del progetto per tornare a quello originale del 2003, che prevedeva il passaggio a nord della centrale elettrica, da via Mestrina a Noale fino a via Volta a Scorzé. L’amministrazione salzanese ha quindi presentato ricorso contro l’accordo raggiunto in Conferenza dei servizi dai rappresentanti di Noale, Martellago, Scorzé, della Provincia, di Veneto Strade e della Regione. Ora toccherà al tribunale amministrativo decidere. «Siamo gli unici che stiamo cercando una soluzione ai problemi di viabilità della zona – spiega il primo cittadino di Salzano, Alessandro Quaresimin -. Confido comunque che il Tar dia risposte definitive sulla questione. Gli altri fanno finta di non vedere». Di tutt’altra opinione il primo cittadino di Scorzé Giovanni Battista Mestriner: «Salzano continua in una logica di distruzione di ogni possibilità di accordo – ribatte il sindaco scorzetano -. Che vinca o perda, Salzano non risolverebbe i suoi problemi. Aspettiamo comunque con rispetto la decisione del Tar». (g.vat.)

 

SALZANO. Il Tar ha accolto la richiesta del Comune di Salzano sulla sospensiva per la questione della variante alla Noalese e ora si attende che sia fissata l’udienza. Dunque il sindaco Alessandro Quaresimin incassa il parere favorevole sulla questione, dopo il ricorso fatto contro la Regione, la Provincia, Veneto Strade e dei Comuni di Martellago, Noale e Scorzè sulla Conferenza dei servizi che aveva decretato il cambio del vecchio progetto. La stessa, poi, aveva deciso di trasferire i 12 milioni di euro che servivano a finanziare la strada da via Mestrina a Noale a via Cornarotta a Scorzè nel tracciato modificato da via Milano a via Boschi (Castellana), tutto in territorio di Scorzè. Per l’estate se ne dovrebbe sapere di più.

«Salzano» dice il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner «continua a non voler trovare un accordo. Che vinca o perda, non risolverebbe i suoi problemi di viabilità. Invece di fare ricorsi, lavori sulle proposte più volte avanzate». Di altro avviso il collega Quaresimin. «Mi pare» replica «che solo noi stiamo tentando di trovare una soluzione e per gli altri il problema non sussista. Ricordo che su via Mestrina ci sono già stati dei morti». (a.rag.)

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Nuova Venezia – Miranese, Boom della raccolta differenziata

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24

feb

2013

Martellago e Salzano hanno superato quota 70%, la media del Miranese è 66%

MIRANO. Aumenta la raccolta differenziata nel Miranese. Bel balzo in avanti lo scorso anno per i sette Comuni del comprensorio, che hanno migliorato i dati del 2011, con la prospettiva, per l’anno in corso, di riuscire a fare ancora meglio. Vuoi per il cambio di conferimento a calotta, che da qualche parte si sta ancora attuando, vuoi perché i cittadini riescono a gettare meglio la spazzatura, nel 2012 ci sono stati degli ottimi picchi. In due casi, vedi Martellago e Salzano, si è addirittura superata quota 70%; ma se per la seconda non è una novità perché da tempo è su questi parametri grazie al “porta a porta” (unica del comprensorio a farlo), per la prima si tratta di un bel balzo in avanti, complice il sistema attivo in tutto il territorio. La media del Miranese è passata dal 58,06 registrata nel 2011 al 66,35 dello scorso anno, con un balzo in avanti di 8,29 punti percentuali. Nel 2012, due Comuni, Martellago e Salzano, hanno superato il 70%, mentre altri tre sono sopra il 65 per cento, ovvero Scorzè (65%), Spinea (67,10) e Santa Maria di Sala (69,34). Due, Mirano e Noale, hanno chiuso con almeno il 55%, rispettivamente al 59 e al 56%. Il sistema a calotta, con tanto di chiavetta elettronica per aprirla, ha fatto fare il salto di qualità sulla raccolta differenziata. Seppur con tempi diversi, tutti i Comuni si stanno adeguando a questo nuovo metodo, in accordo con Veritas. L’unica a continuare con il “porta a porta” resta Salzano. Gli altri, invece, negli ultimi mesi hanno rivoluzionato tutto, seppur un po’ alla volta. Ecco allora che Santa Maria di Sala, fino a poco tempo una delle peggiori dell’intera area, ora si è assestata su alti numeri. Basti pensare che nel primo semestre del 2009 nel Salese si raccoglieva il 42,8% di spazzatura, negli ultimi sei mesi dello scorso anno, il dato è cresciuto fino al 71,6. Insomma, un balzo quasi di 30 punti percentuali. Indietro sono Mirano e Noale ma si sono adeguate tra le ultime alla novità. A Mirano, nell’ultima parte dell’anno è diventato operativo il secondo lotto del progetto a calotta, mentre il primo era partito nel 2011 lungo tutto il perimetro del Comune che confina a Est con Mira, a Sud con Pianiga e a Ovest con Santa Maria di Sala, toccando i paesi di Scaltenigo, Ballò e Vetrego. Non a caso, già a gennaio 2013 si è già arrivati al 64%. Noale, invece, ha iniziato solo pochi giorni fa con le frazioni, per completare l’operazione in tutto il territorio entro fine 2013. (a.rag.)

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Gazzettino – Noale, Il caso Cosmo slitta a marzo

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2

feb

2013

NOALE – Tutto rimandato. Il Consiglio regionale giovedì non ha raggiunto prima del termine dei lavori il quattordicesimo punto all’ordine del giorno, cioè la mozione numero 188 in cui si chiede alla Giunta di non fornire il proprio nulla osta al progetto di aggiornamento tecnologico del sito di stoccaggio e trattamento rifiuti «Cosmo» di via Mestrina. Tra i comuni di Noale e Salzano. Se ne riparlerà per la prossima assemblea, prevista per marzo. La mozione, che se approvata potrebbe indurre palazzo Balbi a bloccare tutto l’iter, è stata presentata da dieci consiglieri del Pd, dell’Idv, della Liga Veneta, della Federazione della Sinistra e dall’indipendente Giuseppe Bortolussi. (g.vat)

 

In Consiglio la mozione contro il contestato progetto per il trattamento dei rifiuti

NOALE.

Il Consiglio regionale voterà oggi la mozione presentata il 3 dicembre da dieci esponenti perché la giunta dica no allo stoccaggio dei rifiuti nella ditta Cosmo di Noale. E i comitati Ambiente Sicuro di Salzano e Noale Ambiente invieranno una lettera ai consiglieri veneti per sensibilizzarli e invitarli a votare a favore della mozione.

Il documento era stato presentato di Bruno Pigozzo, Lucio Tiozzo, Stefano Fracasso, Graziano Azzalin, Ruzzante Piero e Laura Puppato (Pd), Giovanni Furlanetto (Lega), Pietrangelo Pettenò (Prc), Gennaro Marotta (Idv) e Giuseppe Bortolussi e alla giunta di Luca Zaia si chiede d’impegnarsi a «non autorizzare il progetto di aggiornamento tecnologico dell’impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti speciali pericolosi presentato dalla ditta Cosmo Ambiente di Noale e a mettere in atto ogni azione utile, affinché l’azienda interessata valuti la possibilità di delocalizzare la sua nuova attività, allo scopo di tutelare un’area ad alto rischio idraulico, salvaguardando la salute a la qualità della vita di oltre un centinaio di famiglie».

Nel frattempo, a metà novembre, il progetto ha già avuto il via libera dalla commissione regionale di Valutazione d’impatto ambientale (Via), nonostante il presidio dei comitati. Oggi la vicenda vivrà un nuovo capitolo con il voto a Palazzo Ferro Fini, in attesa, di quello più importante, della giunta e previsto in una delle prossime sedute. E dar man forte ai due comitati, c’è pure Legambiente del Miranese. «Siamo al loro fianco», osserva il presidente Pierluigi Paloscia.

Alessandro Ragazzo

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