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Lunedì partono le riprese di “Una nobile causa” che tratta il drammatico tema della ludopatia

Il regista: «Una grande emozione girare qui»

Partiranno lunedì 27 aprile le riprese a Dolo del film “Una nobile causa” nella villa Cà Zane Martin di Sambruson. Successivamente saranno interessate anche Villa Tron Mion, Ristorante I Molini e gran parte dell’Isola Bassa con in primis lo Squero settecentesco. In Riviera le riprese saranno effettuate anche a Stra in villa Foscarini-Rossi.

La produzione, dopo metà maggio, si sposterà ad Abano per concludere le riprese ad Ascoli Piceno. “Una nobile causa” è prodotta da Running tv international – Filmedea ed ha avuto il sostegno della Regione Veneto.

Regista il padovano Emilio Briguglio che ha ricordato… «Per me è un piacere ed un’emozione girare a Dolo perché mio nonno era di Scaltenigo e mi portava spesso a giocare sotto lo Squero. Il film narra le vicende di una signora che vince al gioco e che sperpera la fortuna. I familiari la inducono ad andare dallo psicologo per farsi curare dalla ludopatia. In parallelo si sviluppa la storia del marchesino Alvise, nobile veneziano, che si è rovinato al gioco e che finirà per incrociare una pescivendola romana con la quale nascerà una particolare relazione».

Briguglio spiega come e nata la storia. «Recitando in “Faccia d’Angelo” nel ruolo di un giocatore, ho preso l’ispirazione per il soggetto anche perché per entrare nel ruolo avevo avuto modo di assistere a dei colloqui fra terapisti e pazienti. E nel film vi saranno anche ludopatici».

Alla presentazione del film anche i due protagonisti Rossella Infanti che sarà la pescivendola Tania. «Un personaggio romano che bene conosce il valore dei soldi e la fatica – dice l’attrice – Tania è decisa e risoluta ma anche timida e passionale».

Poi tocca a Giorgio Careccia che interpreta Alvise, il nobile veneziano caduto in disgrazia. «In passato ho lavorato in Veneto come lettorista dell’Enel ma sono rimasto poco. Ritorno con molta gioia e convinto che il Veneto sia una regione speciale per umanità, il meridione del nord».

Presenti alla conferenza anche Rebecca Basso della produzione che ha ringraziato l’associazione Isola Bassa per la disponibilità nel mettere a disposizione la location per le riprese, la sindaca Maddalena Gottardo che si è soffermata sull’importanza del tema, la ludopatia, e l’assessore ai Servizi Culturali Antonio Pra che ha sottolineato come il film sarà presentato all’interno della 72^ Mostra Internazionale del cinema di Venezia e questo darà lustro a Dolo.

Del cast fanno parte anche Antonio Catania, Roberto Citran, Francesca reggiani, Simona Marchini, Nadia Rinaldi, Vasco Mirandola, Massimo Bonetti, Carla Stella. Presentato anche un breve filmato che ha illustrato alcune scene e che si è chiuso con le parole di Giancarlo Giannini che aveva partecipato al teaser. «Il destino mescola le carte. Noi le giochiamo.»

 

CINEMA – “Una nobile causa”: al via in Veneto le riprese sul gioco come ossessione

CAST – Giorgio Careccia e Rossella Infanti

Tutto è pronto a Dolo, dove lunedì 27 inizieranno le riprese di “Una nobile causa”, film presentato ieri alla stampa e diretto da Emilio Briguglio, regista padovano cresciuto con Giuliano Ferrara, Luciano Emmer e Lina Wertmüller, che già firmato l’interessante “L’appello”.

Il film, che proseguirà poi il tour di riprese toccando Stra, Mestre, Padova e Abano Terme, concentra la sua attenzione sull’ossessione del gioco d’azzardo, raccontando la storia di Giulia, che vince un milione di euro al casinò e si rivolge a uno psicologo per non farsi travolgere, il quale le narra le avventure di un nobile veneziano, che ha rovinato la propria vita al gioco, trovando il modo per redimersi. Il cast racchiude molti nomi importanti, da Antonio Catania a Francesca Reggiani, da Roberto Citran a Simona Marchini, da Giorgio Careccia a Rossella Infanti.

Il film, prodotto da Running tv con il contributo anche della Regione Veneto, troverà quasi sicuramente uno spazio all’interno della cornice della Mostra del cinema. Briguglio spiega la scelta della storia: «Il fenomeno del gioco d’azzardo in questi ultimi anni è diventato sempre più preoccupante. La cronaca riporta notizie e fatti allarmanti. Ho scelto di seguire la commedia, perché, pur nella sua drammaticità, l’umanità che dà vita a queste storie ha mostrato una vena comica inaspettata».

(r.s.)

 

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