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La promuove l’Assemblea permanente contro il rischio chimico per sabato 27 Cavaliere (Pdl) raccoglie firme: «Si discuta e si pensi ai posti di lavoro»

MARGHERA. Una biciclettata per dire no al potenziamento dell’impianto di Fusina per lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi di Alles spa. L’Assemblea permanente contro il rischio chimico ha organizzato per sabato 27 ottobre un corteo a due ruote per contrastare “gli interessi poco trasparenti del grande business legato al traffico di rifiuti di cui Mantovani è capofila” come si legge in un comunicato, e per informare la popolazione sui rischi di un eventuale potenziamento dell’impianto di trattamento di rifiuti pericolosi di Fusina.

Il ritrovo è previsto per le 10 davanti al Municipio di Marghera, per poi raggiungere la sede di Alles in via dell’Elettronica. L’idea di Alles, società del gruppo Mantovani, è quella di ampliare il bacino di utenza dell’impianto di Marghera, che stocca e tratta rifiuti industriali provenienti esclusivamente dal Veneto, aprendolo anche ad altri territori, fino al raggiungimento di volumi sufficienti alla ottimale capacità di lavorazione dell’impianto.

L’attenzione sul tema è alta da diversi anni, da quando la Ste (del Gruppo Gavioli), aveva proposto il riavvio dell’inceneritore Sg31, ipotesi poi archiviata. Mantovani aveva poi proposto l’ampliamento di Alles, sottoponendolo al vaglio di Comune e Provincia, che avevano espresso parere negativo.

Il recente via libera della commissione regionale di fatto riapre la strada alla realizzazione in tempi rapidi di un opera da sempre molto contestata per i rischi per la salute derivanti da un aumento nell’aria di scorie.

Contraria anche una ventina di medici pediatri veneziani, mentre in Consiglio Comunale è partita dall’Idv Giacomo Guzzo una raccolta firme che invoca la convocazione di un apposito consiglio straordinario sul tema da svolgersi preferibilmente a Marghera. Il Pd lunedì 22 organizza in Municipalità un dibattito al quale parteciperà tra gli altri anche il senatore Felice Casson.

Un’altra raccolta firme intanto mira alla convocazione di un nuovo consiglio straordinario, questa volta sui temi dell’occupazione e della tutela alle piccole medie imprese. Secondo il consigliere Pdl Antonio Cavaliere «il revamping di Alles è legato a una sua esistenza futura, dire no a priori significa chiudere e perdere altri posti di lavoro. Si vada avanti con la discussione e si faccia di tutto per coinvolgere le piccole medie imprese del territorio, non sempre i grandi monopoli».

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