Gazzettino – Marghera, In corteo contro la Alles
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28
ott
2012
AMBIENTE Contestato il progetto per la lavorazione di rifiuti speciali
Il maltempo non ha frenato il sit-in dei contrari all’ampliamento
PROTESTA Lo striscione innalzato dai manifestanti contro il progetto di ampliamento della Alles
La pioggia e il brutto tempo di ieri mattina non sono riusciti a fermare la manifestazione di protesta organizzata dall’Assemblea permanente dei cittadini contro il rischio chimico.
Un corteo di biciclette e auto è partito dal municipio di Marghera per arrivare proprio davanti ai cancelli del centro Alles, l’azienda specializzata nello smaltimento di rifiuti speciali.
«Non vogliamo diventare la pattumiera d’Italia – ha dichiarato Roberto Trevisan, portavoce dell’assemblea organizzatrice del sit-in di protesta – ed è questo il rischio che correrà la nostra città se dovesse venire approvato il progetto Alles-Mantovani. Un progetto che chiede di potenziare il proprio impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti industriali, a discapito della salute di tutti i cittadini».
Gli abitanti di Mestre e Marghera hanno voluto far sentire la loro voce affinché la Giunta regionale, che dovrebbe discutere il progetto in Consiglio nei prossimi mesi, blocchi il piano di ampliamento previsto e si opponga alla proposta di aumentare le sostanze da smaltire all’interno dell’impianto.
«Porto Marghera farebbe un passo indietro di decenni se il progetto dovesse passare» fa sapere il presidente della municipalità di Marghera Flavio dal Corso. Che continua: «Basta creare business sulla nostra pelle. È necessario guardare al futuro della città, già sufficientemente sfruttata, in modo più sostenibile. Bisogna pensare a programmi di riqualificazione della zona industriale in modo ecocompatibile».
Un grido d’allarme è stato lanciato anche da alcuni medici presenti ieri alla manifestazione:
«L’aumento delle attività e il potenziamento di Alles porterebbe a una preoccupante situazione di rischio per la salute dei bambini – ha detto il pediatra Paolo Regini – che rimangono i più esposti al rischio di malattie legate alla qualità dell’aria. In Italia – continua – abbiamo un tasso di incremento di tumori infantili tra i più alti d’Europa».
Claudia Gioia