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Gazzettino – Venezia, “Tagli, accanimento contro Actv”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

21

mar

2013

IL SINDACO «L’assessore Chisso costantemente contrario al trasporto pubblico a Venezia»

TRASPORTI Proposta di ridurre i fondi del settore della navigazione che perderebbe 14 milioni in due anni

L’ira di Orsoni e Panettoni contro la stangata della Regione

TAGLI – Il settore navigazione rischia di perdere 7 milioni di trasferimenti pubblici, l’ira di Panettoni e Orsoni contro la Regione

Solo nel settore della navigazione, destinata ad assorbire il 15 per cento delle risorse disponibili per il trasporto pubblico locale, il taglio annunciato per il 2013 potrebbe essere di sette milioni. A cui si aggiungerebbero le sforbiciate per il settore automobilistico, urbano ed extraurbano, per altri 4 milioni. Totale -11. Questo l’emendamento della giunta regionale, ieri sera, durante la discussione in consiglio del riparto del Fondo per il trasporto pubblico finita in uno scontro frontale che proseguirà oggi a palazzo Ferro Fini. Tutto ciò in base “alla definizione dei nuovi criteri di riparto derivanti dalle diverse attività in corso di revisione del livello dei servizi minimi e dei parametri standard”.
Una proposta che ha scatenato la violenta reazione del presidente di Actv Marcello Panettoni, che snocciola i numeri degli ultimi due anni: «Il fondo complessivo del trasporto locale è passato dai 268 milioni del 2011 ai 256 del 2013, con una riduzione di circa 12 milioni. La ripartizione per la navigazione è passata dal 19.5 del totale (52 milioni nel 2011) al 15 per cento del 2013 (38 milioni) con una riduzione di 14 milioni. Insomma i tagli sono stati più che concentrati su un unico settore, senza alcuna motivazione. Questa non è fondatezza amministrativa, ma volontà pervicacemente arbitraria contro un’unica azienda».
L’anno scorso Actv aveva presentato ricorso al Tar contro i minori trasferimenti della Regione e la sentenza di qualche settimana fa, come del resto era accaduto l’anno precedente, aveva dato ragione all’azienda lagunare.
La decisione spetta ora al Consiglio di Stato, nel frattempo il Tar ha rilevato “l’eccesso di potere, la contraddittorietà, la violazione delle leggi sugli obblighi di servizio, il difetto di istruttoria e la carenza di motivazione sulle scelte adottate da parte della Regione” e anche la legittimità dell’applicazione del sovrapprezzo da parte del Comune di Venezia sul biglietto dei turisti da destinare alla manutenzione della città, condannando la Regione a reintegrare i trasferimenti.
«Aspettiamo la decisione del Consiglio di Stato – conclude Panettoni – ma è evidente che si è accantonata la specificità di Venezia, la peculiarità di un sistema di trasporto che non ha pari in alcuna città al mondo: il ponte della Libertà è un percorso obbligato, la città si svuota e si riempie quotidianamente, siamo costretti a mantenere un servizio notturno per garantire la mobilità: non c’è alternativa al mezzo pubblico».
Anche il sindaco Giorgio Orsoni ha lanciato il proprio affondo. «Si è penalizzata la navigazione come unico settore, secondo un trend che continua da anni. Per superare il pronunciamento dei giudici del Tar si vota una nuova legge regionale. Non si capisce l’atteggiamento dell’assessore ai trasporti Renato Chisso, costantemente contrario al trasporto pubblico a Venezia senza motivo. Mi appello al Governatore Luca Zaia, come persona super partes, l’unico che può far cambiare idea su questa ripartizione».

 

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