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Tre giorni di protesta di comitati e associazioni.

Turetta: «Subito i progetti alternativi al Comitatone»

Tre giorni di mobilitazione nazionale contro le grandi navi. Sono un centinaio i comitati e le associazioni che hanno dato la loro adesione a «Par tera e par mar», weekend per «liberare la laguna dalle grandi navi e le grandi opere». Occasione per riaccendere i riflettori su quella che il Comitato veneziano «No Grandi navi-Laguna bene comune definisce «una vera emergenza per la salvaguardia della città, della laguna e della salute dei veneziani». Occasione anche per mettere sul piatto i progetti alternativi alla Marittima, in questi giorni illustrati in convegni e riunioni pubbliche. Dopo le sollecitazioni dei consiglieri comunali del Gruppo Misto (Renzo Scarpa, Nicola Funari e Valerio Latsurcci), dei Grillini (Gianluigi Placella) e In Comune (Beppe Caccia) il presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta ha invitato le commissioni consiliari ad affrontare il tema. «Per poter presentare le alternative al prossimo comitatone», scrive. I comitati sollecitano una decisione, a un anno e mezzo dalla tragedia della Costa Concordia, naufragata al Giglio e dall’ordinanza Clini Passera che vieta il passaggio delle grandi navi superiori alle 40 mila tonnellate nelle «aree sensibili». Per Venezia però l’ordinanza è stata sospesa, inattesa delle alternative. Sollecitate dal Comitato.

«Il sindaco deve mettere sul piatto le proposte», dice il portavoce Silvio Testa, «compresa l’opzione zero, cioè il divieto di ingresso in laguna alle navi troppo grandi. E’ un problema complesso, ma non tutti i valori devono essere subordinati a calcoli economici che oltretutto si dimostrano miopi, se non erronei. La salute e l’ambiente non hanno prezzo».

La tre giorni, che avrà il «campo base» agli impianti sportivi di Sacca Fisola, con musica ogni sera dopo le 21, si apre venerdì alle 18 con la presentazione del libro «Il gondoliere cinese», di Lucio Angelini. Sabato alle 11 incontro dei comitati e dibattito sul «sistema politico affaristico del Veneto». Nel pomeriggio assemblea internazionale su «grandi navi e grandi affari». Domenica mattina alle 10 il corteo verso il porto al grido di «Don’t take that ship», non prendete quella nave. Alle 16 infine concentramento a San Basilio con corteo di barche in canale della Giudecca. «Via le navi dalla laguna, riprendiamoci le nostre acque», lo slogan.

Alberto Vitucci

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