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Il Fai, Italia Nostra e il Wwf fanno fronte comune per affrontare le emergenze della città – dalle Grandi navi al turismo incontrollato – e «marcare« da vicino l’Amministrazione comunale su questi temi. Si sono riuniti nei giorni scorsi presso il negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia Maria Camilla Bianchini d’Alberigo, presidente del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) regionale Veneto, Lidia Fersuoch, presidente della sezione veneziana di Italia Nostra e Stefano Borella, del WWF Venezia Miranese, per valutare le condizioni concrete di un’azione comune diretta a sollecitare le Istituzioni pubbliche a promuovere un progetto tempestivo ed efficace per la conservazione e la rinascita della città di Venezia. Durante l’incontro – si legge in un comunicato congiunto emesso dalle tre associazioni ambientaliste al termine della riunione – sono state individuate alcune emergenze che impongono ai responsabili interventi immediati (Grandi Navi e Laguna, Arsenale, Piazza San Marco, turismo insostenibile) e altre, che pretendono un progetto più a lungo termine (nuova legge speciale, riequilibrio graduale tra economia turistica e altre attività collegate alla storia della città, come le attività tradizionali, ma anche all’innovazione, alla ricerca, all’Università).

FAI, Italia Nostra e WWF si propongono unitamente di monitorare con grande attenzione le iniziative di tutte le Istituzioni Pubbliche, con spirito collaborativo ma anche con la giusta fermezza, per contribuire alla rinascita di Venezia e scongiurare i rischi dovuti a un uso incontrollato e consumistico delle sue risorse in campo turistico ed economico. Anche sull’uso dell’Arsenale – che sarà utilizzato anche per il prossimo Carnevale – si accendono ora i fari di Fai, Italia Mostra e Wwf.

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