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Gazzettino – Mose. Mazzacurati, interrogatorio-calvario

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

19

set

2014

CASO MOSE – Interrogato Mazzacurati negli Stati Uniti: «Sono malato»

Sentito negli Usa, continue sospensioni per la sua malattia. Molte domande sui rapporti con l’ex ministro Matteoli

Nessun ulteriore interrogatorio per l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova e “padre” del sistema Mose, Giovanni Mazzacurati. Le sue condizioni di salute sarebbero tali da non poter più sostenere eventi del genere. Lo riferisce, al termine della rogatoria internazionale dalla California (dove l’82enne ex presidente si trova da tempo) il suo avvocato, Giovanni Battista Muscari Tomaioli. L’udienza, davanti alla Corte federale di San Diego è durata circa tre ore e lo ha visto rispondere in particolare a domande sull’ex ministro Altero Matteoli, per sua stessa richiesta in merito ad un’indagine nei suoi confronti per presunti finanziamenti illeciti aperta dal Tribunale dei ministri. Per quanto riguarda l’inchiesta Mose, di cui Mazzacurati è uno dei principali accusatori di Giancarlo Galan e Renato Chisso, gli inquirenti ritengono di avere in mano documentazione sufficiente.
«Ritengo che, nell’attualità – ha sottolineato Muscari Tomaioli – l’ingegner Mazzacurati non sia più in grado di sostenere interrogatori, ed in questo senso gli stessi medici curanti, che seguono il suo stato di salute negli Usa da quasi un anno, hanno raccomandato di evitare in assoluto ogni altra partecipazione ad attività di questa natura».
Nel corso dell’udienza, Mazzacurati non avrebbe fatto scena muta, ma risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte pur dovendo richiedere diverse sospensioni dell’udienza anche con l’intervento di un medico. All’interrogatorio erano presenti Stephanie Chau – assistente speciale Attorney United States per il Distretto della California – e due agenti speciali del Dipartimento della Homeland Security Investigations.
«Ha risposto – ha continuato il legale – garantendo la propria collaborazione alle attività di indagine, come ha sempre fatto sin dall’inizio, confermando sostanzialmente le dichiarazioni già rese nel corso dei numerosi interrogatori effettuati avanti ai magistrati italiani». Così, nell’interrogatorio del 25 luglio scorso, Mazzacurati aveva descritto il rapporto con l’ex ministro Matteoli: «Il ministro Matteoli mi ha fatto dei favori e ho corrisposto finanziando la campagna elettorale… gli ho corrisposto dei soldi… erano corresponsioni di denaro direttamente a compenso in qualche modo di favori ricevuti… 400-500mila euro… dal 2009 al 2012-2013». Questa, invece, la replica di Matteoli, che sembra riferirsi ad un periodo diverso: «Non ho mai indicato imprese a chicchessia e non ho mai ricevuto denaro dal Consorzio Venezia Nuova né da altri soggetti. Il contributo elettorale di 20mila euro, accreditatomi con bonifico nel 2006, fu immediatamente restituito al mittente».

 

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