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VALBRENTA – Sarà presentato la prossima settimana in Regione lo «Studio di fattibilità per il completamento della ciclopista del Brenta in provincia di Vicenza». Dopo numerosi incontri e contatti tra i sindaci di Bassano e dei territori interessati, l’Unione Montana Valbrenta e la Regione, in particolare con l’assessore Marino Finozzi e il vicepresidente Marino Zorzato, e il coordinamento progettuale dell’architetto Camillo Dal Bianco, è stato deciso di procedere alla redazione di uno studio di fattibilità della ciclopista per l’intero tratto in territorio vicentino, da Enego a Pozzoleone, percorso distinto in due macroaree: la vallata del Brenta e la pianura che si estende da Bassano in direzione sud.

Uno strumento unitario di programmazione che rappresenterà il punto di riferimento generale per l’attuazione dei singoli stralci progettuali di competenza dei vari comuni interessati. La città di Bassano sarà lo snodo dell’intero sistema nel quale si innesteranno anche altre direttrici ciclabili provenienti dalla pedemontana del Grappa, dal Piave, dalla zona Marosticense e dal Veronese. In accordo con la Regione, L’Ipa Pedemontana del Brenta, in rappresentanza di tutto il nostro territorio, presenterà la richiesta per un intervento a regia regionale, al di fuori dei vincoli del bando, che sarà integrata da un documento che illustrerà i diversi stralci progettuali, con tempistiche, costi, disponibilità di aree.

Sempre la settimana prossima, entro il termine di scadenza del bando regionale, verranno comunque presentate singole proposte per la realizzazione di tratti di ciclopista, che dovrebbero riguardare l’Unione Montana Valbrenta (comuni di Valstagna, Campolongo, Solagna e Pove), il comune di Bassano e quello di Nove. Per l’Ipa, l’Unione Montana Valbrenta, il comune di Bassano e gli altri aderenti all’iniziativa, si tratta di «una grande occasione di sviluppo per tutta la provincia».

Roberto Lazzarato

 

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