Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Gazzettino – Sicurezza idraulica: “Idrovia decisiva”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

20

apr

2015

Università di Padova

STRA – Brenta e Bacchiglione, affollato incontro con l’ingegnere Luigi D’Alpaos

La sicurezza idraulica di un vasto territorio legato al bacino dei fiumi Brenta e Bacchiglione è stata al centro di una serata organizzata a Stra dal Comitato intercomunale “Brenta Sicuro” e da “Legambiente”. Molte le persone presenti all’incontro fra cui la sindaca Caterina Cacciavillani e il senatore Gianpiero Dalla Zuanna.

La situazione dei due fiumi e la necessità di realizzare le opere strutturali necessarie, principalmente il completamento dell’Idrovia, sono i temi affrontati dal professor Luigi D’Alpaos, ingegnere idraulico dell’Università di Padova, tra i più accaniti sostenitori delle necessità di realizzare l’idrovia Padova-Venezia non solo come via d’acqua, ma soprattutto come canale scolmatore delle piene costituite dallo snodo acqueo formato dai fiumi Brenta e Bacchiglione.

«L’introduzione di acque dolci e sedimenti in laguna tramite l’idrovia per contrastare il progressivo processo di erosione della laguna stessa, peggiorato dallo scavo del Canale dei Petroli, non può fare altro che bene – ha affermato D’Alpaos – e va affiancato alla realizzazione degli invasi previsti in provincia di Vicenza e alla deviazione di parte delle acque di piena del Bacchiglione sul canale san Gregorio, Piovego, Brenta e successivamente in idrovia. Uno studio in proposito eseguito dal Dipartimento di Idraulica dell’Università di Padova ha dimostrato che il territorio a valle di Padova non avrebbe subito la rotta del fiume Roncajette nel 2010, con il conseguente allagamento di una vasta area padovana».

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui