Nuova Venezia – Mose. Il pm chiede di acquisire i verbali di Mazzacurati.
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23
apr
2015
INCHIESTA MOSE: DECISIONE il 26 MAGGIO
Il medico di famiglia: dopo la morte del figlio Carlo, l’ingegnere si è aggravato Perciò il magistrato ha chiesto al giudice di non procedere con l’incidente probatorio
VENEZIA – Durante l’ennesima udienza per stabilire se e come interrogare l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, il pubblico ministero di Venezia Stefano Ancilotto ha prodotto un verbale di assunzione di informazioni del medico della famiglia Mazzacurati.
La padovana Maria Teresa Sanna spiega che da una decina d’anni cura sia Giovanni Mazzacurati sia la moglie e, incalzata dalle domande del rappresentante della Procura lagunare, spiega che prima dell’arresto e immediatamente dopo le sue dimissioni dal Consorzio, nel giugno 2013, era stanco ma presente a se stesso, preciso e orientato e «con ragionamenti caratterizzati da forte rigore logico».
La medico padovana lo ha visitato in due occasioni anche dopo che era finito agli arresti domiciliari: «Dopo il 12 luglio 2013», spiega la professionista, «era fortemente stressato a causa di quanto occorsogli e delle sempre peggiori condizioni di salute del figlio Carlo, appariva stanco, ma presente a se stesso…Verso la fine di gennaio 2014, quando il figlio Carlo morì, ho notato un deciso peggioramento dello stato di salute mentale e fisica, un declino che ho notato direttamente sino al marzo 2014».
Infine, la medico è andata in un’occasione anche a San Diego a visitare Mazzacurati e signora: «Nell’ottobre-novembre dello stesso anno ho potuto riscontrare un ulteriore aggravamento dello stato di confusione spazio-temporale dell’ingegnere».
Sulla base di questa testimonianza il pm ha chiesto al giudice Alberto Scaramuzza di non procedere con l’incidente probatorio viste le condizione di salute del grande accusatore e di acquisire i verbali resi dall’ingegnere durante le indagini preliminari, quando è stato interrogato più volte alla presenza del difensore, l’avvocato Giovanni Battista Muscari Tomaioli.
I difensori dell’ex sindaco Giorgio Orsoni e dell’ex europarlamentare del Pdl Lia Sartori, che avevano chiesto l’interrogatorio di Mazzacurati, hanno insistito nel chiedere l’incidente probatorio. Il giudice si è riservato di decidere e ha rinviato tutti all’udienza del 26 maggio prossimo, quel giorno dirà se intende procedere con l’incidente probatorio o meno e, nel caso decida per il no, se acquisire i verbali degli interrogatori resi a partire dal luglio 2013.
La volta scorsa gli avvocati avevano chiesto e ottenuto il video dell’interrogatorio reso per rogatoria in California, davanti ad un giudice americano, da Mazzacurati. Interrogatorio che era stato richiesto dal Tribunale dei ministri del Veneto, che procedeva nei confronti dell’ex ministro Altero Matteoli, per il quale il Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere: in Procura è già arrivata tutta la documentazione inviata da Palazzo Madama.
Giorgio Cecchetti