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SAN STINO – Marzo da record per la piattaforma logistica. Con 45mila tonnellate di merci scambiate, l’interporto sanstinese dell’Mvo (Magazzino veneto orientale) e la Rail Cargo Group delle Ferrovie austriache, ha stabilito il primato da quando ha iniziato ad operare nel 2003. Dopo la crisi del 2012, già nel 2013 la piattaforma con una media di 30mila tonnellate mensili e due treni merci al giorno in entrata e uscita, era tornata a buoni livelli. Ora si viaggia a una media di tre treni multicliente chattel via Villach (andata e ritorno) al giorno. Le merci vengono scaricate e distribuite in tutta Italia, isole comprese.

«A parte il record di marzo – spiega Roberto Dal Mas, direttore della struttura – dall’inizio dell’anno abbiamo avuto un incremento del 10%. Segno che l’economia si sta muovendo bene sia in in import che in export». La piattaforma logistica di San Stino si sviluppa in un’area di 130mila metri quadri con due capannoni da 24mila metri quadri, 3 chilometri di binari, ed è dotata di una serie di moderni carriponte.

Ma alcune nubi si stanno profilando: tra Mestre e Portogruaro, a fine giugno chiudono le due ultime stazioni. Con San Donà chiude anche la stazione di San Stino (non ci saranno più capistazione e deviatori) e quindi Rfi non potrà più garantire le manovre con personale in loco: tutto dovrebbe essere telecomandato dalla centrale di Mestre. A San Stino la mancanza del capostazione e del manovratore potrebbe limitare l’operatività della struttura logistica. A preoccuparsi sono soprattutto i sindacati, Orsa in particolare.

(m.mar)

 

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