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DOLO – Il Comitato contro la nomina di Livieri a vicepresidente della Conferenza

«Fabio Livieri da presidente a vicepresidente della Conferenza dei sindacì per fare che cosa?» È quanto si chiede il Comitato Bruno Marcato che vede nella decisione un ulteriore passo verso il ridimensionamento dell’ospedale di Dolo.

«Se c’erano dubbi che il progetto del nostro direttore generale potesse incontrare difficoltà nell’attuazione, ora non ne abbiamo più: procederà speditamente con il consenso dei sindaci; anzi, con la ’compattezzà e l’unanimità’ chiesta da Livieri e dimostrata nel passato».

Questo il pensiero del Comitato, che aggiunge: «Per far questo, la Conferenza dei sindacì ha inventato addirittura una nuova norma. Nel regolamento regionale viene previsto che il direttivo della Conferenza è organismo ristretto, composto da non più di cinque membri. Nella nostra Asl, invece, i membri diventano sei, per far posto a Livieri, politicamente di centrodestra, per pareggiare la collocazione di centrosinistra del presidente Silvano Checchin».

Perché la decisione non piace al comitato? «Conosciamo bene Fabio Livieri, è stato presidente della Conferenza dei sindaci per cinque anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche dei sindaci che ora lo hanno ripescato, forse per garantire il progetto approvato dalla Regione. Con l’elezione di Checchin tutti si aspettavano un cambiamento, ora Livieri lo può sostituire per ’l’esercizio delle funzioni, compiti e poteri’. Evidentemente, Livieri è una ’garanzia politica’, anche se la sua nomina avviene senza rispettare la legge».

Cosa potrà accadere, ora? «Livieri sa che è già tutto fatto dal direttore Gumirato ed approvato dalla Regione; sa anche che non ci sarà l’ampliamento dell’ospedale di Dolo, ma la dismissione e vendita di dodici edifici del vecchio ospedale, compresa Villa Massari, con lo spostamento di tutti i reparti chirurgici a Mirano. Non c’è più nulla da capire, si deve solo attuare. Anche per questo è stato nominato vicepresidente».

 

DOLO – Consolidare il settore Materno Infantile e trasformare la Chirurgia in unità operativa complessa.

Queste le due proposte lanciate dal comitato “Bruno Marcato” per potenziare l’ospedale di Dolo. «In attesa del nuovo assetto territoriale delle Asl», spiegano i componenti, «non vanno predeterminate scelte che definiscano in maniera irreversibile la classificazione degli ospedali, in particolare quello di Dolo».

Per questo il Comitato propone di «mantenere e consolidare il settore Materno Infantile con la copertura del posto di dirigente ora garantito solo parzialmente dal primario di Mirano dopo il pensionamento di quello di Dolo.

Va poi mantenuta e consolidata la Chirurgia trasformandola in unità operativa complessa, utilizzando il posto di dirigenza attualmente scoperto di Otorinolaringoiatria di Mirano. Per questo reparto, le schede ospedaliere prevedono lo spostamento a Mestre, dove il primario ha già preso servizio».

Per il Comitato si tratta di interventi fattibili: «Sono a costo zero, non necessitano di nessun particolare provvedimento se non di un’autorizzazione regionale per la Chirurgia».

(g.pir.)

 

Gazzettino – “Nascite piu’ sicure a Dolo e Mirano”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

18

feb

2015

Potenziato il reparto di Neonatologia con due nuove importanti apparecchiature

«Nascite più sicure a Dolo e a Mirano». Lo annuncia la direzione dell’Ulss 13 sottolineando il potenziamento del reparto di Neonatologia, dove sono arrivate due nuove apparecchiature per gestire i problemi respiratori dei neonati. L’Ulss 13 garantisce che ci saranno sempre meno trasferimenti in altri ospedali.

«Ridurremmo i trasferimenti – hanno spiegato il primario Luca Vecchiato e il direttore generale Gino Gumirato- potendo gestire finalmente anche qui, con efficacia e sicurezza, il bambino appena nato».

E la notizia viene diffusa proprio pochi giorni dopo la tragedia di Ragusa: una neonata è morta per problemi respiratori, i tempi si sono allungati perché non c’erano ospedali disponibili dove trasportare la bambina nata in una clinica privata di Catania.

Per quanto riguarda Dolo e Mirano, prima dell’arrivo di questi macchinari venivano trasferiti mediamente quattro bambini al mese per problemi respiratori. Ora l’obiettivo sarà trasferire solamente casi molto gravi.

A Mirano questa strumentazione di ultima generazione è già stata battezzata con la gestione del primo bimbo: l’assistenza al neonato avviene tramite la cosiddetta C-PAP (Continous Positive Airway Pressure), ovvero assistenza respiratoria a pressione positiva delle vie aeree. Una metodica mininvasiva che evita al neonato di essere intubato. Alla Pediatria di Dolo e Mirano arriveranno presto anche nuove «termo culle» (comunemente chiamate incubatrici), ventilatore automatico, fototerapie per curare l’ittero e nuovi monitor per un monitoraggio più sicuro.

(g.pip.)

 

Se c’erano dubbi che il progetto del nostro Direttore Generale potesse trovare qualche difficoltà  nell’attuazione, ora non ne abbiamo più, procederà speditamente con il largo consenso dei Sindaci anzi, con la “compattezza” e l’unanimità chiesta da Livieri, come dimostrata nel passato.

Per far questo, la Conferenza dei Sindaci riunitasi lo scorso mercoledì 11 febbraio, ha inventato addirittura una norma.

In quella regionale viene previsto che ……..”la rappresentanza nell’ Esecutivo della Conferenza dei Sindaci è l’organismo ristretto composto da non più di cinque membri”……..  La legge non poteva essere più chiara : “i membri devono essere cinque”  !

Nella nostra ULSS invece, “i membri diventano sei”, per far posto a Fabio Livieri (politicamente di centrodestra) per pareggiare la collocazione di centrosinistra del Presidente Silvano Checchin.     Anziché cedere una sedia, i nostri Sindaci ne hanno aggiunta un’altra e Livieri è uscito dalla porta ed entrato dalla finestra.

Non sentivamo certo il bisogno di una ulteriore lottizzazione fatta con lo stile dei vecchi partiti, applicando il “manuale Cencelli” della prima repubblica.    La nostra ULSS avrebbe bisogno di ben altro.

Conosciamo bene Fabio Livieri, è stato Presidente della Conferenza dei Sindaci di questa ULSS per cinque anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche dei Sindaci che ora lo hanno ripescato, forse per garantire il progetto approvato dalla Regione.

Con l’elezione di Checchin tutti si aspettavano un cambiamento, ora Livieri lo può sostituire per ……..“l’esercizio delle funzioni, compiti e poteri”……  così è scritto nel nuovo regolamento approvato all’unanimità dai Sindaci.    Evidentemente, Livieri è la garanzia politica (non solo per il Direttore Generale) anche se la sua nomina avviene senza rispettare la legge.   Una volta, a queste cose facevano seguito le dimissioni, ma erano altri tempi.

In una lettera (inviata anche a noi) in occasione della manifestazione del novembre scorso, Livieri chiedeva ai Sindaci presenti alla manifestazione ……“siamo uomini o caporali ?”……. e li  aveva anche accusati di ……“essere spinti in periodo pre-elettorale dai comitati politicizzati”.     Questa vicenda dimostra chi è effettivamente “politicizzato”.   Livieri è stato nominato proprio in piena campagna elettorale.      La stampa riporta una sua affermazione ..….“negli ultimi mesi i toni attorno alla ristrutturazione si sono alzati notevolmente”……      E’ vero, in questo ha ragione, ma oltre a Gumirato, ha contribuito molto anche lui ad alzare i toni.     Afferma inoltre ……..“dobbiamo capire bene come si articolerà la riorganizzazione degli ospedali dell’ASL 13 ed essere compatti nel sostenere l’ampliamento dell’ospedale di Dolo”……..

Il Sindaco Livieri sa benissimo che è già tutto fatto dal dott. Gumirato ed approvato anche dalla Regione, sa anche che non ci sarà l’ampliamento dell’Ospedale di Dolo, ma la dismissione e vendita di dodici edifici del vecchio ospedale compreso Villa Massari con lo spostamento di tutti i reparti Chirurgici a Mirano.    Non c’è più nulla da capire, si deve solo attuare.

Anche per questo lui è stato nominato Vicepresidente, o no ?     Fabio Livieri afferma che …….. “era già dal 2009 che si parlava di riorganizzazione” ……  non si ricorda più che la riorganizzazione è avvenuta quando era lui Presidente della Conferenza dei Sindaci ?   L’avevano confermata all’unanimità con un documento il 18/04/2012, ribadendo testualmente che  ..…… “il nostro obiettivo rimane quello di eliminare i cosidetti  doppioni,  dando una specializzazione all’Ospedale di Dolo, di un servizio prettamente chirurgico, mentre su quello di Mirano una specializzazione medico – internistica”…….

Ora, il dott. Gumirato sta facendo esattamente il contrario e lui lo sta sostenendo con convinzione assieme a chi lo ha voluto vicepresidente.

Tempo fa chiedeva ai Sindaci  …….“siamo uomini o caporali ?” ……  abbiamo capito che adesso va bene anche tutti caporali, insieme e compatti, però !

 

il Comitato Bruno Marcato/Ospedale di Dolo

 

La polemica 

DOLO – Scoppia la polemica contro l’Asl 13 dopo la fuga dal reparto di psichiatria di Alessio Cristofoli. L’episodio infatti è l’ultimo di una serie. Il caso di Claudio Benvenuti, 53 anni di Dolo, anche lui ricoverato per problemi di tossicodipendenza, aveva fatto pensare: appena dimesso aveva fatto perdere le sue tracce finché non è stato trovato morto di freddo e stenti. Un’altro paziente, in questo caso psichicamente instabile, 20 mesi fa era scappato dal reparto e si era gettato in acqua nel Naviglio trovando anche in quel caso la morte.

Sulla vicenda interviene per il Partito Democratico il medico Francesco Sacco che è anche esponente del comitato in difesa dell’ospedale di Dolo “Bruno Marcato”.

«La situazione a Dolo e Mirano», spiega Sacco, «è davvero difficile. Servirebbero maggiori controlli e sorveglianza in casi del genere, cioè nel caso di pazienti in stato di alterazione così evidente. Certo anche l’Asl 13 in questi casi si deve confrontare con la mancanza di risorse e con problemi sempre più evidenti di riordino dei reparti. Il reparto di Psichiatria di Dolo lo conosco per varie vicissitudini di alcuni pazienti che avevo in cura da parecchi anni. È un reparto con pochissimo personale medico e poco personale infermieristico. Un reparto che è stato colpito nel corso degli anni da pesantissimi tagli compiuti dai direttori generali che si sono succeduti e dalla Regione».

«È però evidente», conclude, «che in una situazione del genere la sorveglianza che dovrebbe essere elevata per pazienti del genere è ridotta al minimo ed è quindi insufficiente. Anche l’associazione del territorio “Psiche 2000” aveva criticato nel corso degli anni in diverse occasioni le dimissioni troppo celeri di alcuni pazienti da Psichiatria di Dolo».

(a.ab.)

 

CAMPOLONGO. Ribadire l’importanza dell’ospedale di Dolo per la Riviera e la necessità che la Conferenza dei sindaci torni ad avere un ruolo attivo nella politica sanitaria. Questi sono stati i temi toccati l’altro giorno durante l’incontro chiesto ai sindaci della Riviera dal Coordinamento per la tutela dell’ospedale di Dolo.

Alla riunione erano presenti 4 sindaci tutti del Pd: Alessandro Campalto (Campolongo), Caterina Cacciavillani (Stra), Federica Boscaro (Fossò) e Gianpietro Menin (Camponogara).

«Abbiamo ascoltato l’intervento dei rappresentanti del Coordinamento», spiega Campalto, «le nostre iniziative saranno fatte nelle sedi istituzionali e cioè nella Conferenza dei Sindaci dell’Asl 13».

I quattro sindaci hanno comunque le idee chiare. «Abbiamo ribadito che il modello presentato per l’Asl 13, cioè la specializzazione dei poli Dolo e Mirano, metterebbe seriamente in difficoltà il futuro di Dolo», dice Campalto, «un ospedale deve avere una chirurgia h24 oltre ad altre funzioni. È stata fatta una riflessione anche sul ruolo della Conferenza dei sindaci che non deve prendere solo atto della politica ospedaliera ma deve intervenire e incidere direttamente sulle scelte, perché è sua prerogativa».

(g.pir.)

 

Il sindaco di Campagna Lupia nominato vicepresidente della Conferenza

MIRA – La vicepresidenza della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 è stata affidata a Fabio Livieri, sindaco di Campagna Lupia.

«Dobbiamo capire bene come si articolerà la riorganizzazione degli ospedali dell’Asl 13 ed essere compatti nel sostenere l’ampliamento di Dolo».

Nonostante l’assenza per problemi di lavoro, il sindaco di Campagna Lupia, già leader della Conferenza fino allo scorso dicembre, è stato eletto vicepresidente dell’assemblea, affiancando così l’attuale n.1 Silvano Checchin, sindaco di Spinea. La figura di vicepresidente non era contemplata nel regolamento e così l’assemblea, che riunisce i 17 comuni del Bacino dell’Asl 13, ha modificato le norme. Una scelta dettata sia dalla necessità di mantenere un equilibrio di rappresentanza tra Riviera e Miranese, che politica, poiché Checchin rappresenta l’area del centrosinistra e Livieri del centrodestra.

«Non si tratta solo di equilibri ma di lavoro vero e proprio – sottolinea Livieri – L’esecutivo e la Conferenza dei sindaci hanno sempre lavorato in un rapporto d’intesa proficua e ora è necessario operare con continuità. La fase è delicata e lo dimostra il fatto che negli ultimi mesi i toni attorno alla riorganizzazione regionale delle strutture ospedaliere – che coinvolge direttamente l’Asl 13 – si sono alzati notevolmente».

«Era già dal 2009 che si parlava di riorganizzazione – conclude Livieri – noi sindaci dobbiamo essere compatti nel sostenere l’ampliamento dell’ospedale di Dolo ma anche nel comprendere come verrà articolata la nuova organizzazione ospedaliera».

(L.Gia)

 

Sì della Regione al piano di ricalibratura dei corsi d’acqua del bacino Sesta Presa proposto dai Comuni della Riviera

Meno azoto e fosforo in laguna. I comuni di Dolo, Camponogara, Campagna Lupia, Strà, Fossò, Vigonovo e Campolongo Maggiore hanno ricevuto dalla Regione del Veneto il parere favorevole di compatibilità ambientale per la realizzazione di opere di ricalibratura dei corsi d’acqua nei loro territori.

A darne notizia è l’assessore all’Ambiente Maurizio Conte, il quale ha ricordato che l’intervento era stato proposto nel marzo dello scorso anno dal Consorzio di bonifica Bacchiglione. Il progetto ha come scopo il miglioramento della gestione delle acque del bacino Sesta Presa, ossia tutto il territorio posto a sud del corso del Naviglio Brenta. Ciò incrementerà le capacità auto-depurative dei corsi d’acqua prima della loro immissione nella laguna veneta, con l’abbattimento degli agenti nutrienti come fosforo e azoto. Per raggiungere tale obiettivo è stata prevista per stralci progettuali la ricalibratura e la rinaturalizzazione di alcuni tratti di canali esistenti, la realizzazione di aree umide di fitodepurazione e l’aumento dei tempi di ritenzione che saranno così in grado di interessare tutta la parte vegetate esistente sulle sponde dei corsi d’acqua.

Nel progetto globale presentato dal Consorzio Bacchiglione è prevista la realizzazione di un’area umida lungo lo scolo Brentoncino, la rinaturalizzazione di un tratto del canale II° diramazione Brentoncino, l’adeguamento del sistema di sostegno attualmente presente nel bacino Sesta Presa e l’automazione di alcuni manufatti esistenti specificatamente nei comuni di Dolo, Camponogara e Campagnalupia.

Il parere favorevole della Giunta veneta segue quello della Commissione Regionale V.I.A. (Valutazione impatto ambientale), che a sua volta ha espresso all’unanimità parere favorevole al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale sul progetto, subordinatamente al rispetto di prescrizioni.

 

NO ALL’INGRESSO

CAMPOLONGO –  Il Comune di Campolongo Maggiore ha chiesto di entrare nell’Unione “Città della Riviera del Brenta”, ma avrebbe ricevuto dall’organismo un secco “no”.

Ad inizio anno il sindaco Alessandro Campalto aveva annunciato l’intenzione di entrare nell’Unione. Nonostante le minoranze avessero espresso qualche riserva, la mozione che impegnava «il sindaco e la Giunta a intraprendere un percorso che conducesse all’accorpamento di Campolongo Maggiore con altri Comuni limitrofi» era passata con 10 voti favorevoli, ossia di tutti i presenti in aula.

La motivazione del rigetto della candidatura – “questione logistica” – non è chiara. Negli ambienti politici si vocifera che a non volere Campolongo Maggiore in Unione sarebbero alcuni componenti della maggioranza del sindaco di Dolo, in contrasto con lo stesso.

L’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta” è stata fondata nel 2001; attualmente ne fanno parte Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia, con una popolazione di circa 36mila abitanti. Anche Stra e Vigonovo, avrebbero avanzato l’intenzione di aderire.

(V.Com)

 

Lettera del Comitato Marcato indirizzata al direttore dell’Asl 13 dopo i pesanti commenti fatti in rete

DOLO – Scenda dal quel “palchetto”, si confronti anziché continuare nel suo ormai consueto atteggiamento arrogante ed irrispettoso. – prosegue la richiesta – Se non lo vuol fare con noi, lo faccia almeno con i Sindaci, con gli operatori sanitari, con chi sta a contatto con i problemi reali dei cittadini». I

nfine il comitato chiude: «È inutile che lei continui a “vendere” la nuova struttura in “prefabbricato antisismico avanzato”, come la soluzione migliore. Verificheremo che sarà la peggiore, la più irrazionale e la più costosa che poteva essere fatta».

(L.Per.)

 

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