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Gazzettino – Dolo “Ospedale-hotel? Siamo lontani”

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2

apr

2015

DOLO – Vincenzo D’Agostino interviene sui progetti dell’Asl 13

DOLO – «Ospedali come alberghi? Sarebbe bello, peccato che al momento vengano gestiti come caserme, con sveglia all’alba, rancio ad ore impossibili, limitazioni alle visite».

Vincenzo D’Agostino, già consigliere comunale a Dolo e prima ancora esponente dell’Associazione consumatori nonché amministratore dell’ex Uls 18, prima che diventasse Asl 13, interviene sulle dichiarazioni del direttore generale dell’azienda sanitaria.

Il dg Gino Gumirato ha infatti in più occasioni sottolineato come «la buona sanità è fatta da tre cose: validi professionisti, comfort alberghiero e alta tecnologia», spiegando come steward in Pronto soccorso, wi-fi e nuovi investimenti in tecnologie vadano in questa direzione.

«Concordo con gli investimenti fatti dal direttore – afferma D’Agostino – come ritengo che comitati, comitatini e politici, responsabili dell’insensata divisione di compiti tra ospedale di Dolo e Mirano, prima hanno approvato e poi criticato per interessi di bottega».

Per D’Agostino la strada per un comfort alberghiero è lunga. «La rigida disciplina – spiega – che trasforma gli ospedali in caserme ubbidisce solo ai bisogni del personale, è basata su criteri a tutela di turni e week-end, ma non fa bene ai pazienti. È tempo ormai che il sistema venga ripensato, e che politici, dirigenti, medici e personale inizino a lavorare per umanizzare le cure. Se i pazienti mangiano e dormono decentemente ed hanno servizi igienici in stanza – conclude D’Agostino – i costi possono essere contenuti ugualmente. Ma la salute viene conquistata con un progetto compreso e condiviso».

(L.Gia)

 

Mirano. Accordo tra sindacato e Dusmann, i turni dei lavoratori vanno a 23 ore

Nuove lavastoviglie e carrelli elettronici contribuiranno a migliorare il servizio

MIRANO – Passerà da 14 a 23 il monte ore complessivo pro capite settimanale per i lavoratori delle mense ospedaliere di Dolo, Mirano e Noale. L’accordo messo a punto fra l’azienda Dussmann che gestisce il servizio e i sindacati prevede anche la completa riorganizzazione dei turni e del sistema di lavoro.

«L’azienda», spiega per Uil- Tucs Luigino Boscaro, «si è resa conto che così non poteva andare avanti. Continuavano a manifestarsi disagi provocati soprattutto dal taglio dell’orario ai dipendenti. Ora entreranno in servizio anche le nuove lavastoviglie e i nuovi carrelli elettronici che portano il cibo».

Il dato più importante riguarda il monte ore. «L’azienda», spiegano i sindacati e i lavoratori, «aveva portato con il nuovo appalto il monte ore a una media di 14 a settimana per gli oltre 60 dipendenti. Erano tempi impossibili per svolgere le mansioni richieste. Ora passeranno a 22-23 ore a testa».

Secondo i sindacati, la situazione era arrivata a questo punto anche perché la Dusmann aveva tagliato in media il 40% delle ore con l’assunzione a dicembre dell’incarico. Ciò significa che molte donne (la maggioranza dei dipendenti) che avevano già un part-time erano arrivate a lavorare solo 2 ore la settimana. I pazienti negli ospedali di Dolo, Noale e Mirano sono circa 2.000. Per servire un pasto, i dipendenti per qualche mese hanno avuto un minuto a paziente.

«L’accordo finale», spiega Boscaro, «ormai è definito e si sposa con una completa riorganizzazione del servizio, valorizzando le grandi professionalità che vi sono tra i lavoratori. Si tratta ora di portare a compimento nei dettagli una soluzione che era attesa da tempo, per una situazione che stava creando grossi problemi ai degenti della Riviera e del Miranese».

Ma la Uil-Tucs attacca l’Asl. «Questo è successo», spiega Boscaro, «perché l’azienda sanitaria e il suo direttore generale Gino Gumirato hanno incluso in un bando la necessità di acquistare nuovi carrelli trasportatori del cibo e la gestione del personale. Chi ha voluto l’appalto, ha dovuto fare i conti con la stessa cifra elargita, ma con l’obbligo di comprare anche i nuovi carrelli. Per far quadrare il tutto sono arrivati i tagli. Salvo poi fare marcia indietro di fronte a proteste e disservizi. Ora grazie al lavoro di riorganizzazione, i soldi che saranno risparmiati verranno destinati a ridurre il taglio».

Alessandro Abbadir

 

Gazzettino – Riviera. Biglietto unico per bus e vaporetto.

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1

apr

2015

MOBILITÀ – Actv lancia il ticket elettronico integrato per turisti e residenti

Valido 24 ore, sarà disponibile a Stra, Fiesso, Dolo e Mira al costo di 28 euro

FIESSO – Un biglietto elettronico unico dalla Riviera del Brenta per Venezia che comprende autobus e vaporetti e valido per 24 ore. Ieri a Fiesso d’Artico è stata presentata un’iniziativa che punta a favorire i turisti che soggiornano in Riviera ma che non vogliono perdere una visita a Venezia, ma aperta naturalmente anche i residenti.

Un pass, un biglietto integrato, della durata di 24 ore che consente di raggiungere Venezia con la linea di autobus n. 53, e di usufruire della rete di navigazione, con un unico biglietto elettronico precaricato. Insomma il biglietti integrato del costo di 28 euro, che comprende: un viaggio di andata e ritorno in autobus (tratta extraurbana 6 da/per Riviera del Brenta) sarà possibile partire da Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira e recarsi a Venezia con la possibilità di utilizzare illimitatamente per 24 ore tutte le linee di vaporetto, senza dover fare la coda alle varie biglietterie.

Le card saranno in vendita già da aprile in tutta la Riviera del Brenta e oltre ad essere acquistabili nelle biglietterie Vela o nella tabaccherie potranno essere disponibili anche per alberghi e ristoranti della zona che le offriranno ai proprio clienti.

Il progetto è stato sviluppato e illustrato ieri, dall’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta attraverso il presidente Andrea Martellato, sindaco di Fiesso d’Artico, assieme ad Actv e Vela, le società del Gruppo Avm della mobilità veneziana. «Un servizio innovativo, fortemente voluto dall’Unione dei Comune – ha affermato il Presidente Martellato – che mette in rete tutte le realtà del territorio nell’ottica di una progettazione turistica programmata e condivisa».

A sostenere il progetto Luca Scalabrin presidente dell’Actv. «Le presenze turistiche lungo la Riviera sono cresciute e rappresentano una fetta di mercato interessante non solo per albergatori e operatori ma anche per l’intero gruppo della mobilità – ha spiegato Scalabrin. – Con Vela abbiamo ideato questo biglietto proprio per favorire quei visitatori che scelgono di alloggiare nelle strutture ricettive della Riviera. Speriamo ora che anche gli operatori turistici colgano questa opportunità».

Luisa Giantin

 

Gazzettino – Spinea, il casello apre ai Tir

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31

mar

2015

Lo ha annunciato la Cav con una lettera inviata ai sindaci del Miranese

Il sindaco Checchin: «Speriamo che l’aumento del traffico pesante sia limitato»

In concomitanza con l’apertura del nuovo casello Martellago-Scorzé, il casello di Spinea sarà aperto anche ai camion. L’ha comunicato la società autostradale Cav con una lettera inviata nei giorni scorsi ai sindaci del Miranese: «Contestualmente all’apertura al traffico della nuova stazione – si legge – al casello di Spinea si procederà alla rimozione del divieto di transito dei mezzi superiori alle 7.5 tonnellate».

Se fino ad oggi i camionisti sono costretti ad utilizzare il casello di Vetrego (uscita «Mirano-Dolo»), da domani potranno servirsi anche del casello di Crea (uscita «Spinea»).

Una buona notizia per chi è diretto a Spinea ma anche per chi raggiunge l’area industriale miranese di via Taglio, visto che potrà accorciare nettamente il proprio tragitto. Anche Confindustria nei mesi scorsi aveva invocato a gran voce questa soluzione.

Attualmente i tir utilizzano solo il casello di Mirano, ma anche qui i disagi per i camionisti non mancano: i tir che escono dall’autostrada non possono procedere dritti lungo via Porara, sono costretti a girare a sinistra verso la Riviera per poi reimmettersi nella camionabile viale Venezia. Un percorso allungato di una decina di chilometri che fa perdere tempo e sprecare benzina.

«Per togliere il divieto in via Porara andrebbe rifatto il fondo che in un tratto è distrutto e non può sopportare ulteriore traffico – ha però spiegato il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello -. L’intervento costa un milione di euro e deve essere a carico di Anas».

Con l’apertura ai tir del casello di Spinea, intanto, il traffico pesante sarà distribuito tra due caselli anziché intasarne solamente uno.

«In tutti questi anni il nostro casello è stato chiuso ai tir perché così prevedeva l’accordo con Veneto Strade – precisa il sindaco di Spinea, Silvano Checchin -. Aprirlo prima avrebbe significato impattare troppo sulla viabilità locale. Preoccupazione per l’aumento di traffico pesante? Speriamo che con l’apertura del nuovo casello il traffico si distribuisca equamente».

 

AGITAZIONE – Domani inaugurazione con sciopero per il casello di Martellago-Scorzè

MARTELLAGO – Inaugurazione con sciopero, domani, per il casello di Martellago-Scorzè, e intanto Cav dà qualche anticipazione sui pedaggi, che pubblicherà nel suo sito mercoledì: per un’auto andare da Martellago a Spinea costerà 1,30 euro; a Padova Est 2,70; a Preganziol 1,40; a San Donà 3,70.

Ma la Ugl Viabilità e Logistica ha proclamato 4 ore di sciopero alla fine di ogni turno (2-6, 10-14, 18-22) su tutta la rete Cav, proprio in occasione dell’apertura dell’ultima stazione che mancava del Passante e della nuova viabilità di adduzione.

Il maggior sindacato dell’esattoria è in stato di agitazione contro la società per il mancato rinnovo dell’integrativo e «perché vogliono togliere personale dai caselli.

Pure a Martellago la presenza di un esattore in ognuna delle due stazioni è assicurato solo per tre mesi, poi ne resterà solo uno per entrambe» spiega Stefano Gusson, della Ugl. Che sta valutando se attuare durante la cerimonia anche una manifestazione di protesta.

Cav, da parte sua, si dice stupita per l’originale scelta di scioperare non «il solito venerdì ma il giorno dell’inaugurazione di un’importante struttura di completamento di un’arteria che tanto ha significato per il territorio» e «tre giorni dopo la convocazione del tavolo con le organizzazioni sindacali per proseguire il negoziato».

Risultato, a Martellago domani il pedaggio si pagherà comunque, il casello è a elevata automazione, ma niente esattori a presidiarlo e a rispondere alle emergenze.

(N.Der.)

 

ASL 13 – Da mercoledì sufficiente un semplice foglio del medico: tutti i numeri della “rivoluzione”

Gumirato: «Pronti ad affrontare le novità»

Scompare da domani la ricetta rossa: per effettuare gli oltre 4 milioni di esami specialistici dell’Asl 13 all’anno sarà sufficiente un semplice foglio del medico e, in futuro, neppure quello. D’ora in poi con un semplice click al computer il medico curante prescriverà al paziente gli esami di laboratorio e le visite specialistiche sul Fascicolo Sanitario Elettronico regionale sarà tutto registrato e al paziente non resterà che rivolgersi al Cup per fissare l’appuntamento.

Una vera rivoluzione che si pensa che nell’Asl 13 di Dolo e Mirano con un bacino di utenti di circa 250 mila abitanti convengono prescritti ogni anno 4 milioni e 300mila esami specialistici, di cui 3 milioni e 100mila solo di laboratorio mentre ogni anno al Cup, il Centro unificato di prenotazione, vengono effettuate oltre 600mila appuntamenti per visite specialistiche e altro.

La rivoluzione non riguarda solo l’Asl 13 ma tutte le aziende sanitarie del Veneto che sostituiranno la tradizionale ricetta rossa, già superata per quanto riguarda i farmaci, con la digitalizzazione della prescrizione dei farmaci per esami e visite specialistiche.

In pratica da domani tutti i pazienti che necessitano di una prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio al posto della consueta ricetta rossa riceveranno dal proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta un promemoria stampato su carta bianca, e in futuro neppure quella.

«Il progetto – ha spiegato il direttore generale dell’Asl 13 Gino Gumirato – è stato possibile grazie al lavoro e all’impegno dei nostri operatori con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta del territorio. Siamo pronti ad affrontare anche i primi disagi che potrebbero sorgere finché il sistema non sarà perfettamente avviato, chiediamo intanto ai nostri utenti pazienza e collaborazione».

 

DOLO – La bufera scatenata da Giovanni Fattoretto, che si è dimesso dalla Lega Nord, non preoccupa il segretario della sezione dolese Mauro Spinello. «Prendo atto delle dimissioni, mi dispiace lo abbia fatto come segretario della Riviera perché la sezione di Dolo, e non solo, non la condivide nei modi e nei termini usati. Credo negli ideali della Lega da 18 anni e se qualcuno vuole fare delle critiche costruttive le fa nelle opportune sedi, con l’intento di migliorare e far crescere un movimento in cui crediamo, mai a nessuno gli è stata tappata la bocca».

Fattoretto precisa: «Non è vero che non fosse noto il mio malessere. Si sono tenute diverse riunioni di circoscrizione e di sezione nelle quali ho esternato chiaramente la mia insofferenza».

Ma a quelle di Fattoretto si sono aggiunte anche le dimissioni del neo-consigliere comunale Marco Cagnin. «Con le dimissioni dalla Lega Nord vi è la conseguente uscita dal gruppo consiliare che lo rappresenta».

Cagnin spiega i motivi: «Non ho condiviso il percorso che ha portato alla decadenza di Flavio Tosi e mi ha amareggiato la posizione assunta dalla sezione di Dolo. Mi ha amareggiato in questi anni il mancato appoggio che Dolo e la Riviera hanno avuto da parte del movimento in merito a argomenti connessi alle grandi opere e all’ospedale. Per le elezioni comunali credo che si debba cercare la formazione di una lista civica che abbia la voglia e la forza morale di rappresentare la aspirazioni degli abitanti di Dolo e delle sue frazioni».

Lino Perini

 

Gazzettino – “Dolo, la tomba del commercio”

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29

mar

2015

Fa discutere ancora la situazione di perdita di appeal del centro dolese. Sull’argomento è intervenuto anche Renato Paccagnella, commerciante che per decenni ha gestito lo storico negozio di frutta e verdura nella centralissima via Mazzini, ereditato dai genitori che lo avevano aperto negli anni ’30.

«Caro sindaco, il mercatino dell’antiquariato fatto grazie all’impegno di tanti e bravi volontari non può salvare l’economia locale. Il centro di Dolo sta morendo. Occorre volontà politica, decisioni concrete e non chiacchiere. Eravamo il più bel paese della Riviera del Brenta – ricorda Paccagnella – costruito grazie al lavoro di generazioni e generazioni di imprenditori. Si faceva la gara per aprire un negozio a Dolo e oggi il centro è morente e nessuno di chi può, fa nulla. Era il 1966 – spiega l’ex commerciante – quando ho aperto il mio negozio in via Mazzini. Mi ricordo che nel raggio di 200 metri eravamo in 52 attività, un vero e proprio centro commerciale all’aperto: uno spettacolo! Oggi il centro è un dormitorio, la politica ha puntato sui centri commerciali. I nostri amministratori hanno detto che con Veneto City arriverà tanta gente e tanto lavoro. Io dico che se mai si farà, tra Padova e Mestre, non rimarrà più nessun negozio e per Dolo sarà il colpo di grazia. Io ho dovuto chiudere per colpa di qualcuno e di questo, ancor oggi a distanza di anni, ne soffro. Ai pochi commercianti rimasti a Dolo gli invito a tenere duro. Ai politici locali dico che il rilancio di Dolo è possibile investendo sul commercio. Basta volerlo».

Lino Perini

 

DOLO – Proseguono le dimissioni dalla Lega Nord dopo la vicenda Tosi. Questa volta a dare l’addio al Carroccio è Marco Cagnin, consigliere comunale di Dolo.

«Non ho condiviso il percorso che ha portato alla decadenza del segretario nazionale Flavio Tosi voluto e pilotato dalla segreteria federale», spiega Cagnin, «mi ha amareggiato la posizione assunta dalla sezione di Dolo che pur deplorando questo fatto, è stata “tiepida”.

Non concordo con l’assunzione da parte del movimento di posizioni che ritengo meno federaliste e più spostate a destra».

Altro motivo riguarda le politiche del Carroccio per la Riviera. «Mi ha amareggiato in questi anni il mancato appoggio che la Riviera ha avuto da parte del movimento», prosegue Cagnin, «su argomenti importanti connessi alle grandi opere e all’ospedale».

Marco Cagnin guarda avanti. «Per le elezioni comunali credo che si debba cercare la formazione di una lista civica che abbia veramente la voglia di rappresentare le aspirazioni degli abitanti di Dolo e che faccia delle scelte, anche coraggiose, che facciano ripartire lo sviluppo del territorio».

Giacomo Piran

 

Alle elezioni potrebbe formare una lista “tosiana”

DOLO – Anticipando quanto poteva venire deciso dalla prossima riunione della Lega Nord dolese, ieri, Giovanni Fattoretto, consigliere comunale e segretario della circoscrizione della Riviera del Brenta, ha rassegnato le dimissioni dal Carroccio.

In attesa di capire cosa accadrà nei prossimi giorni Fattoretto ha anticipato che potrebbe seguirlo anche Marco Cagnin, da poche settimane subentrato in consiglio comunale a Stefano Uva.

Fattoretto ha inviato le dimissioni alle segreterie provinciale, nazionale e a Matteo Salvini spiegandone i motivi: «Mi dimetto a seguito delle note vicende che hanno portato all’espulsione del segretario nazionale Flavio Tosi e in segno di assoluta contrarietà verso l’ingerenza esterna proveniente dalla Segreteria federale».

Fattoretto aggiunge: «Oggi vedo una Lega diversa da quando vi entrai, spostata a destra e non verso il federalismo ispiratore della Liga Veneta. Nei cinque anni che sono stato consigliere non ho visto quanto promesso nella campagna elettorale 2010, cioè risolvere il nodo del progetto ’Romea Commerciale’ in Riviera, ridare slancio all’Idrovia, tutelare l’ospedale di Dolo».

Che farà alle prossime elezioni comunali? «Vedrei bene una civica sostenuta anche dal nuovo partito di Tosi, composta da persone che abbiano a cuore Dolo e le sue frazioni».

Lo strappo la potrebbe riavvicinare al sindaco uscente Maddalena Gottardo? «Il Pati è stato voluto a tutti i costi dal sindaco e dalla sua giunta, io, come molti altri all’opposizione, abbiamo detto e diciamo no; i nostri sono percorsi totalmente diversi».

(L.Per)

 

elezioni a dolo «Basta ingerenze»

DOLO – Terremoto nella Lega Nord della Riviera. Giovanni Fattoretto, segretario di circoscrizione e consigliere comunale di Dolo, esce dal Carroccio e si schiera con Flavio Tosi. A comunicarlo è stato lo stesso Fattoretto ai vertici del partito.

«A seguito dell’espulsione del nostro segretario nazionale Flavio Tosi», scrive Fattoretto, «e in segno di assoluta contrarietà verso l’ingerenza esterna proveniente dalla segreteria federale, comunico le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di segretario di circoscrizione della Lega Nord».

Fattoretto non ha digerito l’espulsione di Tosi ed è uscito sbattendo la porta. «Il mio gesto è stato spinto dalla coerenza a non tollerare ingerenze forestiere che, calpestando lo statuto, hanno portato all’espulsione del legittimo segretario Flavio Tosi spaccando la Lega. Oggi vedo una Lega diversa da quando vi entrai, spostata a destra e non verso quel federalismo ispiratore della Liga Veneta».

Ripercussioni sulle prossime elezioni comunali di Dolo. «Non vedrei male una lista civica sostenuta anche dal nuovo partito di Flavio Tosi», dice Fattoretto, «fatta di persone che abbiano veramente a cuore Dolo e le frazioni».

Giacomo Piran

 

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