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DOMENICA 13 SETTEMBRE

ORE 10.00 RITROVO PIAZZA IX MARTIRI (PIAZZA DEL MUNICIPIO) MIRA

ORE 10.30 PARTENZA IN BICI

ORE 11.30 RITORNO E  INTERVENTO IN PIAZZA IX MARTIRI

ORE 12.30 RISTORO IN RIVA DI FRONTE LA FORNACE DI VIA E.TITO 24 – DOLO

 

Noi forze sociali e politiche della Riviera del Brenta, che ancora crediamo nella solidarietà e nell’accoglienza come valori che demarcano il confine tra civiltà e barbarie, rispondiamo con una biciclettata festosa e colorata: “Uniti nella solidarietà – Benvenuti in Riviera”.

La storia dovrebbe essere scritta con la vita delle persone non con la tragedia di un tornado o con le morti nei viaggi della speranza. La Lega non manca invece occasione per attribuire ai migranti le cause di tutti i mali della società, incentivando una guerra fratricida fra chi ha poco e chi non ha niente. E il tentativo di mettere in contrapposizione le vittime del tornado con i richiedenti asilo suona ancora più perverso, perché, strumentalizzando le tragedie umane degli uni e degli altri, si vogliono nascondere o scaricare le responsabilità di chi dovrebbe dare risposte concrete e tempestive a queste emergenze.

Le problematiche dovute alla incapacità di garantire un’accoglienza degna ed una reale integrazione alle persone che fuggono dalla miseria e dalla guerra, non hanno nulla a che vedere con i ritardi e le mancanze del post tornado.

Siamo certi che nei bilanci pubblici le risorse per fare fronte agli oltre 100 milioni di danni subiti in  Riviera ci siano e che sia compito della politica e delle istituzioni garantire gli interessi di tutta la collettività e il pieno rispetto dei suoi diritti.

La Riviera del Brenta non ha bisogno di “guerre tra poveri”; piuttosto, forse ha bisogno di imparare qualcosa proprio dai più poveri, da quelle persone che, consapevoli di cosa significa perdere tutto, non hanno esitato un minuto a prendere la pala in mano per aiutare chi ha avuto la casa distrutta dalla furia del vento.

Si tratti di cambiamenti climatici o di migrazioni di interi popoli, stiamo attraversando trasformazioni globali epocali; di fronte a questi cambiamenti è necessario attivarsi in prima persona scegliendo da quale parte stare. Siamo consapevoli che soluzioni semplici a questi problemi non esistono; ma certamente le guerre, le persecuzioni, i disastri naturali, le tragedie, le difficoltà del vivere non ci devono dividere ma rendere più uniti e forti, poiché solo uno spirito di solidarietà senza nome e senza barriere può salvarci, può salvare l’Umanità.

Per scendere in piazza e dare una risposta di civiltà abbiamo scelto non a caso la bicicletta, un mezzo ecologico, lento ma non troppo, che consente di incontrare, conoscere e scambiare, che richiede equilibrio e responsabilità.

Domenica 13 settembre, proprio in occasione della festa di Riviera Fiorita, inforchiamo le nostre biciclette per accogliere i nuovi profughi in arrivo nel nostro territorio, ma anche per chiedere con forza:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. Istituzione un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

Inoltre, proprio a partire da quanto successo lo scorso 8 luglio, e in vista della conferenza internazionale sul Clima in programma il prossimo dicembre a Parigi, lanciamo dalla Riviera del Brenta un appello al Governo italiano e ai Governi degli altri Paesi affinché abbiano finalmente il coraggio di adottare misure drastiche e immediate per fermare il surriscaldamento globale, la minaccia più grave alla sopravvivenza su questo Pianeta.

L’appuntamento per tutti è domenica 13 settembre alle ore 10.00 in Piazza IX Martiri a Mira.

Si proseguirà in bici verso le zone colpite dal tornado per poi tornare al presidio di Mira.

Si invita alla massima partecipazione.

 

Balasso, Bertelli e Paolini insieme per la Riviera

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti, Rassegna stampa | 4 Comments

8

set

2015

 

A breve saranno pubblicati i dettagli dello spettacolo (orario, modalità per raggiungere il luogo etc).

 

Natalino Balasso, Gualtiero Bertelli e Marco Paolini tutti insieme per un evento a favore della Riviera del Brenta ferita lo scorso 8 luglio dalla terribile tromba d’aria.

Lo spettacolo, organizzato dal Comitato Opzione Zero e da Jole Film con il supporto di La Fornace e Mira On Air Festival, si svolgerà sabato 26 settembre in via Seriola a Dolo. L’ingresso sarà a offerta libera ma necessaria perché l’incasso sarà utilizzato per aiutare in modo diretto le famiglie colpite dal tornado, secondo criteri di equità, efficacia e trasparenza.

 

A oltre due mesi di distanza dal disastro ci sono state molte iniziative, tutte lodevoli. Questa non vale più delle altre, ma farla a questa distanza di tempo vuole essere un modo per rinnovare l’impegno reciproco a non lasciare indietro nessuno e per allargare lo sguardo. Proprio da questo punto di vista per nulla casuale è la scelta del luogo: i campi di via Seriola devastati dalla furia del vento, gli stessi che domani potrebbero essere definitivamente sfregiati dal passaggio della nuova autostrada Orte-Mestre.

Per Opzione Zero è importante non fermarsi all’elogio della solidarietà dimostrata da tanti cittadini – certo encomiabile e indispensabile – ma è necessario essere lungimiranti e fare una riflessione seria sulle cause e sulla possibilità del ripetersi di questa tragedia. Il tornado non è stato una fatalità, un caso isolato, ma la dimostrazione plastica di un processo molto più grande e spaventoso: il riscaldamento globale. Così è stato anche per le alluvioni degli ultimi anni che in Veneto hanno avuto effetti ancora più disastrosi a causa della massiccia cementificazione del territorio.

Gli scienziati hanno pronosticato da tempo quanto sta accadendo, spesso inascoltati e perfino messi a tacere, ma ora tutti sono di fronte alla realtà: gli eventi atmosferici estremi, a causa del riscaldamento dell’atmosfera e dei mari, saranno sempre più frequenti, intensi e imprevedibili, anche qui nel Veneto, nella Riviera del Brenta.

A partire da quanto successo, l’evento sarà dunque l’occasione per coniugare solidarietà e consapevolezza, per sensibilizzare la comunità sulle problematiche del territorio e sul tema del surriscaldamento globale in vista della importante conferenza internazionale sul clima (COP 21) in programma a Parigi il prossimo dicembre.

 

25 Giugno, voto del parlamento eu sull’acqua

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti, Rassegna stampa | 0 Comments

22

giu

2015

acqua_diritto

“Tra pochi giorni il Parlamento europeo voterà per la prima volta in assoluto sull’iniziativa dei cittadini europei (ICE) – diritto all’acqua.

La Commissione Europea ha risposto all’ICE, con una Comunicazione sulla quale i membri del Parlamento europeo possono esprimere la propria opinione.

Il prossimo Giovedi 25 giugno la commissione ambiente e sanità pubblica del Parlamento europeo, insieme alla commissione sviluppo, si esprimeranno sul diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari in seno all’Unione europea.

La Food and Water Europe (attivista di lungo corso dell’ICE per il diritto all’acqua) ha lanciato una petizione online rivolta ai parlamentari europei, insieme al Movimento europeo per l’acqua (un’altra organizzazione chiave del successo di questa campagna).

Aiutaci inviando ai parlamentari il messaggio che troverai qui: https://act.foodandwatereurope.org/ea-action/action?ea.campaign.id=39191&ea.client.id=1928

Vogliamo spingere il Parlamento europeo a chiedere alla Commissione di modificare la legge attuale, secondo i criteri definiti dalle Nazioni Unite.

Vogliamo anche ricordare loro la promessa della Commissione europea di escludere l’acqua e i servizi igienico-sanitari da qualsiasi accordo commerciale.”

Per inviare il messaggio basta compilare il form sul sito; scegliendo “Italy” come nazione, verrà inviato ai membri italiani della commissione.

 

Venerdi’ 19 giugno Opzione Zero a Festambiente a Piove di Sacco

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti | 0 Comments

15

giu

2015

Venerdì 19 giugno alle 21.00 Opzione Zero interverrà al dibattito:

LA TRUFFA DELLE GRANDI OPERE:  infinite,  costose   e inutili a spese dei cittadini
nell’ambito della 7^ edizione di Festambiente della Saccisica, in programma dal 18 al 21 giugno presso Villa Roberti di Brugine (PD), promossa da Legambiente della Saccisica.

Sotto il programma completo.

Vi aspettiamo!

 

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trento

 

Sabato 30 maggio

Tensostuttura Parco S.Chiara, Trento

Conferenza / dibattito h. 10.30

Cambiamenti climatici, conflitti ambientali e grandi opere inutili: verso il COP 21 di Parigi.

Relatori:
Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore ambientale
Tommaso Cacciari – Comitato No Grandi Navi
Renato De Nicola – Comitati No Triv -Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua
Gianfranco Poliandri – Notavbrennero.info

Coordina: Stefano Bleggi – EcoMagazine

Pausa pranzo

Assemblea h. 15

Negli ultimi anni si è definitivamente superata l’idea malsana che la difesa dell’ambiente e del territorio sia un tema specifico per alcuni “professionisti dell’ambientalismo”.

Di fronte a territori violentati da colate di cemento, da trivellazioni, da nuove autostrade e ferrovie ad alta velocità, avvelenati da inceneritori e da discariche di rifiuti tossici, espropriati della propria ricchezza dalla privatizzazione dei beni comuni, la risposta dei movimenti ha saputo coniugare l’allargamento della partecipazione alla mobilitazione con l’uso intelligente del conflitto.

Le connessioni tra i vari comitati locali, gli scambi di conoscenze e di saperi hanno prodotto un avanzamento generale dell’analisi, che sta avendo ricadute positive sia nella qualità del dibattito, sia nella quantità di esperienze locali che non vogliono chiudersi a riccio, ma alzare il proprio orizzonte.

All’OEF vorremmo provare a mettere in comune quella cultura politica che non scinde la cura degli equilibri locali da quelli globali, ma al contrario è in grado di assumere nella sua complessità tutti gli elementi per provare sia a resistere dinanzi alla messa a profitto dei territori, sia a cambiare verso a questo sistema economico.

Facciamo appello a tutti i comitati ambientali ed a tutti i soggetti interessati a partecipare all’assemblea alle ore 15,00 presso il parco S. Chiara. L’obiettivo del dibattito sarà quello di intrecciare i tanti percorsi e le vertenze locali per confrontarci e costruire un’agenda comune di opposizione alla Sblocca Italia, una legge che devasta l’Italia per il profitto di pochi e non ha nessun effetto sulla crisi occupazionale: al contrario aumenta una crisi ambientale ed ecologica sempre più devastante.

Vorremmo fare tutto ciò mantenendo come cornice l’appuntamento invernale del Cop 21, la conferenza sul clima di Parigi, un potenziale catalizzatore per rafforzare la critica dal basso a questo modello di sviluppo e la necessità di costruire un’alternativa di sistema immediata di fronte alla catastrofe del climate change.

*******

OEF 2015

Dopo l’ampia partecipazione dello scorso anno, dal 29 maggio al 2 giugno 2015 si terrà a Trento la seconda edizione dell’OltrEconomia Festival, l’evento che per cinque giorni vuole raccontare l’altra faccia dell’economia.

OltrEconomia è uno spazio aperto e pubblico di critica ed alternativa rispetto al modello economico, sociale, politico, ambientale che la governance globale impone a miliardi di persone in tutto il mondo. Un modello basato sull’egemonia del capitale finanziario, sulla concentrazione di ricchezza e patrimoni nelle mani di pochi, sul saccheggio dei beni comuni e delle risorse naturali ed ambientali, sulla sottrazione dei diritti e della democrazia, sull’indebitamento come forma di accesso differenziale al Welfare.

Anche quest’anno OltrEconomia Festival si terrà in contemporanea al Festival dell’Economia, giunto alla sua decima edizione, che quest’anno avrà come tema la “mobilità sociale”. Un tema ricco di spunti e contraddizioni, inserito però in una cornice che si afferma in continuità con un paradigma economico-sociale costruito sulla competizione, la gerarchia e il privilegio.

Le realtà sociali, associative e sindacali che portano avanti esperienze innovative di alternativa, come quella dell’OltrEconomia, sono convinte che l’unica “mobilità sociale” possibile e necessaria sia quella che produce redistribuzione, di ricchezza e decisionalità, e che si conquista attraverso i conflitti sociali e le spinte reali che dal basso muovono verso il cambiamento.

E’ quindi “necessariamente possibile” oltrepassare i muri statici della visione mainstream dell’economia, muovendosi in senso orizzontale e producendo pratiche sociali di accessibilità e ampliamento dei diritti sociali e ambientali.

E’ possibile una società nella quale democrazia, inclusione sociale e partecipazione siano direttamente connessi con il diritto al reddito, ad un lavoro degno, alla casa, alla salute, all’istruzione, alla mobilità per tutti e tutte.

E’ possibile vivere in una relazione di reciprocità con il mondo che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi in cui acqua e beni comuni siano gestiti in forma collettiva e sostenibile. E’ possibile una società mobile ed orizzontale il cui motore non sia quello dell’individualismo competitivo, ma i valori e i principi di una solidarietà interculturale e cooperante.

Per queste ragioni il campo di analisi, elaborazione e proposta politica che viene quest’anno dall’OltrEconomia è quello determinato dai conflitti, sociali ed ambientali, che si producono in Europa, in Italia e nei territori nel tempo dell’oligarchia della troika e delle élites finanziarie.

Sul piano europeo e internazionale ci troviamo di fronte ad uno schiacciamento tra le nuove politiche liberiste promosse da Draghi e dalla BCE, che attraverso il Quantitative Easing hanno introdotto liquidità monetaria immediatamente drenata dal capitale finanziario, e la rigida austerità promossa dal governo tedesco e dalla Deutsche Bundesbank, che da mesi tiene sotto ricatto il popolo greco rispetto alla rinegoziazione del debito sovrano. Inoltre, le trattative segrete tra Stati Uniti ed Unione Europea sul Parternariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (TTIP) stanno determinando la creazione di un’area di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico, per favorire gli interessi delle multinazionali sulla pelle dei cittadini e sul diritto all’ambiente e alla salute.

A livello nazionale Renzi non si discosta dai suoi predecessori, e se da un lato implementa il “modello grandi opere” lasciando il Paese in balia della speculazione selvaggia e della devastazione ambientale, dall’altro istituzionalizza la precarietà attraverso il Jobs-Act.

In questo quadro si stanno delineando importanti elementi di discontinuità.

La vittoria di Syriza in Grecia, avvenuta lo scorso 25 gennaio, è importante non solamente per la sfida lanciata dal Governo greco alla Troika, ma soprattutto perché è stata il frutto di anni in cui lotte di piazza, scioperi generali ed esperienze di mutualismo dal basso hanno rappresentato per i cittadini greci l’unica reale alternativa al default. Inoltre il consolidamento di movimenti e coalizioni transnazionali di lotta alle politiche di austerity ha prodotto mobilitazioni significative, come quella di Blockupy del 18 marzo a Francoforte, contro l’apertura della nuova sede della BCE, o quella del Movimento Europeo dell’Acqua, che si è tenuta a Bruxelles dal 22 al 24 marzo per chiedere, a partire dall’acqua, politiche europee contro la mercificazione dei beni comuni. Se la dimensione europea è sempre più presente in tutti i movimenti, la loro affermazione avviene nel radicamento territoriale ed in quelle battaglie quotidiane contro la finanziarizzazione e lo sfruttamento dell’ambiente e della vita.

Nel corso di OltrEconomia 2015 tratteremo queste tematiche in tre sessioni specifiche: una dedicata ai conflitti ambientali verso l’appuntamento di Cop 21, che si terrà a Parigi nel prossimo dicembre, una legata alle pratiche di mutualismo e cooperazione dal basso e alla loro messa in rete, una di analisi dell’attuale contesto politico ed economico europeo. Oltre ai dibattiti ci saranno due assemblee generali nelle quali verranno discusse con le diverse realtà interessate, le potenziali azioni comuni e le campagne da mettere in campo per aggredire in maniera efficace i temi trattati.

L’OltrEconomia sarà anche uno spazio comune di socialità e aggregazione, all’interno del quale ci saranno musica, presentazioni di libri, mercatini con produttori locali, vari laboratori, giocoleria per bambini ed una giornata dedicata allo sport popolare.

Più eventi di OltrEconomia Festival

 

Report – Grandi opere. Le fatiche di Ercole.

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3

mag

2015

report

 

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Opzione Zero per il 25 Aprile

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti | 0 Comments

24

apr

2015

25_aprile_2015

Da tempo il nostro comitato si batte strenuamente contro la devastazione dell’ambiente e il saccheggio dei beni comuni. Ma in questo percorso abbiamo imparato una cosa importante: quando le comunità di un territorio vengono private della possibilità di decidere sul proprio futuro, in gioco non c’è solo il diritto a vivere in un territorio sano e sicuro, in gioco c’è la democrazia.

Proprio partendo da questo, oggi – a 70 anni dalla Liberazione – anche noi riteniamo che la democrazia e la Costituzione in questo Paese stiano vacillando pericolosamente. Nel dirlo non pensiamo solo alle gravi problematiche ambientali che minacciano la nostra stessa sopravvivenza; pensiamo anche alle ricadute sociali ed economiche delle politiche di austerity, all’attacco ai diritti fondamentali, come il diritto al lavoro – il primo citato nella nostra Costituzione – o il diritto alla casa; pensiamo alla progressiva privatizzazione dei servizi pubblici, alle “controriforme” del Governo e di chi lo sostiene, ai tanti conflitti bellici sempre più vicini, alla drammatica situazione dei migranti, al riemergere di pulsioni fasciste e razziste.

Di fronte a tutto questo, ritrovarsi in piazza una volta all’anno per ricordare la Liberazione è un esercizio sterile, se poi alle parole non siamo capaci di far seguire i fatti. Se non siamo capaci quotidianamente di dare corpo e vita quegli ideali.

Per questo ci sentiamo un po’ allergici alle cerimonie, soprattutto quando si riempiono di retorica falsa e insopportabile.

Ma se il 25 Aprile diventa un momento di raccoglimento profondo, un momento di condivisione vera dei valori della Resistenza; se questo diventa un momento per ritrovare la speranza e la forza di reagire giorno dopo giorno al degrado e alla violenza che imperversano, allora sì avremo recuperato il senso della Lotta di Liberazione, allora sì avremo reso omaggio alle tante donne e ai tanti uomini che hanno dato la vita per sconfiggere il nazifascismo.

E’ con questo spirito che invitiamo ciascuno a essere partecipe della giornata del 25 Aprile, intervenendo alle varie iniziative previste, o trovando comunque un momento per riflettere.

 

Le cinque giornate della Milano #NoExpo

Posted by Opzione Zero in Appuntamenti | 0 Comments

22

apr

2015

 

350 persone provenienti da tutta Italia hanno alimentato l’assemblea nazionale No Expo di sabato 11 aprile. A pochi giorni dall’apertura dei cancelli dell’infausto grande evento, tanti e diversi soggetti, che in tutta la penisola ogni giorno alimentano lotte e resistenze contro il modello di vita e sviluppo che in Expo si rappresenta, si sono incontrati ancora una volta.

Precari, studenti, contadini, lavoratori, sindacati di base, collettivi, centri sociali, produttori e movimenti ecologisti hanno individuato nella cinque giornate di Milano un momento centrale per una lotta comune nella costruzione di territori, città e di un mondo diverso.Dal 29 aprile al 3 maggio, prima, durante e dopo l’inaugurazione di Expo, Milano sarà laboratorio sociale di resistenze e alternative.

Storie diverse provenienti da luoghi differenti si uniranno in una sola opposizione, gioiosa, potente ed arrabbiata, ad un’idea di saccheggio e devastazione ben rappresentata dal progetto Expo, dal sistema che promuove e di cui si fa portatore oltre i 6 mesi dell’evento: debito per tutti e tutte, colate di cementificazione e precarietà quotidiana perricattare il presente ed ipotecare il futuro.

La forza e il miscuglio di intelligenze offensive, che in quei cinque giorni invaderanno Milano, obbligheranno gli organi d’informazione, oggi impegnati nella demonizzazione del percorso No Expo,a parlare della potenza dei contenuti della protesta e della moltitudine che scenderà per le strade.

La città vetrina che vogliono mostrare è una città buona per pochissimi, è una città che cancella diritti, possibilità e futuri. La città secondo Expo è la città che vorrebbero replicare ovunque, riproducendo dominio e sfruttamento in ogni luogo e su ogni essere. Alla vetrina preferiamo gli angoli nascosti e reali, le periferie e le esperienze di lotta, le diversità e le vite che si nascondono dietro le immagini patinate con cui si cerca di imbellettare la realtà di crisi e di fatica che tutte e tutti viviamo ogni giorno.

Apriamo allora questa città, per cinque giorni che altro non sono che i primi cinque giorni di contrasto ad Expo iniziato. Cinque giorni che vogliamo attraversati dal maggior numero possibile di persone, che costruiscano un corteo partecipato e di massa,che renda visibili le ragioni della nostra opposizione al modello Expo e che sappia parlare con gli strati popolari di questa città.

Cinque giorni che seguono anni di lotta e denuncia sociale.

Cinque giorni che precedono l’alterexpo, ovvero i nostri sei mesi di opposizione al grande evento.

Se i sei mesi di Expo significheranno per istituzioni e media confermare vane promesse, per noi saranno il periodo per sedimentare le anomale reti ricompositive che stiamo sperimentando per fortificare i percorsi contro il Jobs Act, per il diritto all’abitare, per i diritti ed il riconoscimento delle libertà sessuali e dei generi, per la difesa dei territori da eventi e opere grandi, piccole, medie che altro non sono che atti predatori di spazi, ricchezze, beni comuni, diritti, agibilità e risorse per tutti. Non solo in Italia.

Il nostro No Expo è un percorso di senso che non si esaurirà con le giornate dal 29 aprile al 3 maggio,e che certamente non finirà il 1 novembre. È, e sarà sempre, complice e solidale con le lotte No Tav che dalla Val di Susa a Brescia, passando per l’alessandrino e il territorio ligure, mostrano la dignità delle popolazioni locali contro un’opera inutile, così come è vicina a tutti i piccoli e grandi movimenti di resistenza alle grandi opere inutili ed imposte. È, e sarà sempre, dalla parte degli antifascisti che difendono la memoria ed il territorio dall’ignobile ideologia fascista, che in tempi di crisi lucra sulle difficoltà quotidiane per farsi spazio.

Il programma della cinque giorni di Milano, contro e oltre il modello Expo 2015:

  • 29 APRILE MILANO SI OPPONE ALLA MARCIA FASCISTA-coordinamento Fascisti e Razzisti No Grazie
  • 30 APRILE: CORTEO STUDENTESCO NAZIONALE- INIZIO CAMPEGGIO INTERNAZIONALE NOEXPO che durerà fino al 3 maggio con dibattiti e workshop
  • 1 MAGGIO: #NOEXPOMAYDAY ore 14 piazza XXIV MAGGIO
  • 2 MAGGIO: MOBILITAZIONI DIFFUSE CONTRO EXPO
  • 3 MAGGIO: ASSEMBLEA PLENARIA GENERALE di lancio della mobilitazione per i 6 mesi di Expo
  • DAL 3 MAGGIO IN AVANTI: 6 MESI DI #ALTEREXPO! conflitto, incontro e alternativa contro il modello Expo e oltre i grandi eventi

 

 

Appello alle associazioni e ai cittadini del Veneto per una grande manifestazione per liberarci dalla cricca delle grandi opere inutili, dannose e imposte, il 9 maggio!

Inizia la stagione croceristica 2015 senza che le autorità preposte abbiano ottemperato a quanto previsto dal Decreto Clini Passera in merito al passaggio delle grandi navi da crociera in Bacino San Marco. La Marittima non ospiterà le mega navi di stazza superiore alle 96 mila tonnellate, così come previsto da una Ordinanza della Capitaneria di Porto poi annullata dal TAR, ma tutte le altre, ugualmente enormi e non sostenibili per il delicato equilibrio lagunare e per la sicurezza e la salute della città di Venezia e degli altri insediamenti lagunari, riprenderanno ad entrare dalla Bocca di Porto del Lido e a passare davanti all’area marciana e per il Canale della Giudecca, giungendo alla stazione marittima, a ridosso di quartieri densamente abitati, con il loro carico inquinante di fumi tossici e radiazioni elettromagnetiche nocive.

Sono tre anni ormai che la soluzione alternativa viene rinviata, per una precisa responsabilità dell’Autorità Portuale, la quale, invece di accettare l’evidenza che navi sempre più grandi e insostenibili per l’equilibrio idrodinamico e morfologico della laguna, debbano attraccare fuori in un avamporto alla Bocca del Lido, si intestardisce a voler imporre un’altra grande opera inutile e dannosa quale il canale Contorta Sant’Angelo, per far entrare le navi da crociera dalla Bocca di Porto di Malamocco, per giungere alla Marittima senza passare davanti a San Marco (come se il problema fosse solo questo e non l’estromissione di navi che provocano erosione dei fondali e la trasformazione della Laguna in un braccio di mare).

E’ nota a tutti, con la conferma del mondo scientifico, la devastazione provocata dal Canale dei Petroli in laguna centrale, eppure si vuole ancora insistere con la manomissione ambientale ed idraulica, raddoppiando in pratica il Canale dei Petroli portandolo, con il Contorta, direttamente in centro città. Un’altra grande opera, un canale largo 150 metri e profondo 10 dove ora c’è un piccolo canale navigabile profondo 2 metri e mezzo, per soddisfare gli appetiti dei soliti noti, della cricca affaristica e criminale che la grande retata del Mose del 4 giugno 2014 ha solo fermato, ma non certo sradicato, visto che tutto sta continuando come prima, dopo aver cambiato i vertici e qualche nome, ma mantenendo sostanzialmente integro il “sistema”, sostituendo qualche “mela marcia”, ma mantenendo integro “l’albero” del malaffare.

Ogni mese un’indagine della Magistratura svela la realtà delle grandi opere inutili e imposte, che sia l’EXPO, il Mose, la Tav o la Romea Commerciale: tangenti, corruzione, malaffare, vere e proprie associazioni a delinquere colluse con la Politica, con la mafia, con i servizi segreti (inchiesta Mose docet).

Eppure nulla cambia, all’insegna dell’italico gattopardesco motto: che tutto cambi perché nulla cambi.

Questa pervicacia poi dell’Autorità Portuale a voler imporre un’opera devastante quale il Contorta sta seriamente danneggiando anche il settore croceristico. L’ostinazione della A.P. nel proporre un progetto non accettabile sul piano procedurale, tecnico e ambientalista, non rispettoso della specificità della laguna e del suo ambiente tanto da aver sollevato numerosissimi rilievi, difficilmente superabili, ha allungato oltremisura i tempi di approvazione del progetto con il serio pericolo che le compagnie croceristiche abbandonino Venezia danneggiando economia e occupazione. Questo quando altre soluzioni praticabili di avamporto alla bocca del Lido, potrebbero garantire la permanenza e anzi lo sviluppo del settore, mantenendo le navi di stazza insostenibile fuori della Laguna, conservando la Marittima quale terminal e comunque come attracco delle navi più piccole.

E’ per questo che questo nostro appello è rivolto pure ai lavoratori del Porto e dell’indotto del settore croceristico: non fatevi ingannare dalle sirene della cricca delle grandi opere, che intende mettere i lavoratori contro i cittadini e le associazioni ambientaliste, solo per avere il via libera per un’altra grande opera inutile e devastante quale il Contorta, con tutto li corollario di tangenti e malaffare.

Venezia è scossa e umiliata dallo scandalo del Mose: un’intera città e i suoi abitanti commissariati ed espropriati di democrazia. Il Comune è amministrato da un Commissario prefettizio che governa per nome e per conto del Governo, operando tagli agli stipendi dei lavoratori comunali e ai servizi del welfare municipale, nonché la svendita di palazzi comunali ed altri beni comuni, come se il buco in bilancio fosse responsabilità dei lavoratori e degli utenti dei servizi comunali e non delle politiche di austerità e di un patto di stabilità che sta soffocando tutti gli enti locali, mentre la cricca del Mose ha rubato e sperperato ben un miliardo di euro sui cinque che finora è costato il Mose, un’opera per la quale esistono forti dubbi sulla sua efficacia e che comunque, con una manutenzione da 30 e passa milioni di € l’anno, condannerà al debito permanente le future generazioni.

E’ per questo che questo nostro appello è rivolto pure ai lavoratori del Comune in lotta per la difesa dei servizi comunali e del loro stipendio, ai cittadini e ai settori sociali che stanno pagando queste politiche di austerity sulla casa e sui servizi: è dai primi anni del 2000 che tutti fondi della Legge Speciale per Venezia per la manutenzione fisica e per la salvaguardia socio-economica e le politiche per la residenza, vengono dirottati al Mose; pure nei parametri per il rispetto del Patto di Stabilità del Comune ci stanno ancora i fondi della Legge Speciale che non ci sono più; beffa nella beffa: il Comune sta rischiando il default anche per i soldi del Mose che la cricca del Consorzio Venezia Nuova ha rubato.

FERMIAMO IL CONTORTA E LE GRANDI OPERE NEL VENETO RIPRENDIAMOCI LA CITTA’

E’ per questo che questo nostro appello è rivolto ai giovani, agli studenti e ai precari perché si riprendano la possibilità di vivere e ripopolare Venezia, dopo aver scalzato la cricca del malaffare, la cupola del Mose e delle grandi opere volte al profitto per pochi e alla devastazione ambientale e sociale per tutti.

SABATO 9 MAGGIO NO GRANDI NAVI – NO GRANDI OPERE BASTA MAFIA E CORRUZIONE

ore 15.30 C.po Santa Margherita – corteo fino a CAMPO SANT’ANGELO con dibattito – spettacoli e concerto

 

Diretta streaming Camera Deputati mozione autostra Orte-Mestre

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8

apr

2015

 

404^ SEDUTA PUBBLICA
Mercoledi’ 8 aprile 2015 – Ore 9,30
ORDINE DEL GIORNO

(ore 9.30, con eventuale prosecuzione al termine delle votazioni)

  1. Discussione sulle linee generali della mozione Speranza, Dellai ed altri n. 1-00769 concernente iniziative in merito alla cosiddetta Carta di Milano, in relazione ad Expo 2015 (vedi allegato).
  2. Discussione sulle linee generali della mozione Spessotto ed altri n. 1-00531 concernente la realizzazione del corridoio di viabilità autostradale dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre (vedi allegato).
  3. Discussione sulle linee generali della mozione Scotto ed altri n. 1-00694 concernente iniziative in merito alla situazione occupazionale e produttiva del comparto aereo-aeroportuale (vedi allegato).

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