Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

DOLO «Va confermata l’integrazione tra Dolo e Mirano come ospedale di rete su due presidi. La Regione non deve avallare investimenti che aprano la strada alla specializzazione dei poli».

Lo sostengono dal Pd Gabriele Scaramuzza, responsabile Sanità, e Michele Bedin, segretario della Riviera, che appoggiano le richieste del coordinamento per la salvaguardia di Dolo.

«Non è più tollerabile», proseguono, «che la direzione generale dell’Asl 13 tenti forzature non rispettose degli indirizzi della conferenza dei sindaci. Si dia invece corso al finanziamento della messa a norma del Pronto soccorso dell’ospedale di Dolo e della riqualificazione funzionale delle sale operatorie di Dolo e Mirano secondo il piano presentato dalla precedente direzione. Nel frattempo, il consiglio regionale deve discutere le mozioni presentate che chiedono il blocco della specializzazione degli ospedali per dare un indirizzo chiaro e vincolante alla direzione generale dell’Asl 13».

Nel consiglio regionale di martedì Bruno Pigozzo e Lucio Tiozzo (Pd) presenteranno un emendamento in occasione dell’assestamento di bilancio per destinare 20 milioni di euro agli ospedali di Dolo e di Mirano.

(g.pir.)

 

Gazzettino – Il Pd alla Regione: fuori i soldi per l’Asl 13

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

14

dic

2014

DOLO – Mozioni ed emendamenti in Consiglio regionale sulla sanità

MIRA – Azione congiunta del Pd in difesa dell’Asl 13 e in particolare dell’ospedale di Dolo e di Mirano come struttura in rete. Nei prossimi giorni in consiglio regionale verranno presentate e discusse due mozioni e un emendamento da parte dei consiglieri regionali Bruno Pigozzo, componente della commissione sanità, e Lucio Tiozzo, capogruppo del Pd, per garantire i finanziamenti necessari all’Asl 13. Contestualmente anche il responsabile Sanità del Pd metropolitano di Venezia Gabriele Scaramuzza si sta mobilitando affinchè la «Regione non avalli investimenti che preparino la strada alla specializzazione dei poli, Dolo e Mirano».

Pigozzo e Tiozzo chiederanno se in occasione dell’assestamento del bilancio 2014 verranno destinate finalmente le risorse (20 milioni), promesse ma non erogate dalla Regione all’Asl 13 per la messa a norma delle strutture ospedaliere di Dolo e di Mirano.

«Si tratta di una richiesta che ripetiamo ogni anno – spiega Pigozzo – considerando che all’Asl1 3 viene riconosciuta la più bassa quota pro capite (1500 euro) del Fondo sanitario regionale».

In consiglio regionale saranno discusse anche due mozioni: la prima chiede la sospensione dell’atto aziendale per definire con chiarezza le risorse disponibili con l’obiettivo di evitare la specializzazione dei due ospedali in polo chirurgico (Mirano) e medico (Dolo); garantire la chirurgia a Dolo h24 e 7 giorni su 7 e rafforzare la collaborazione tra Mestre e Mirano per l’attività di Cardiochirurgia per tutto il 2015.

Scaramuzza incalza la Regione proprio per «scongiurare una volta per tutte la scelta di specializzazione degli ospedali di Dolo e Mirano in polo medico e chirurgico».

«Non è infatti più tollerabile che la direzione generale dell’Asl 13 – affermano Scaramuzza e il segretario del Pd di zona Michele Bedin – tenti forzature inopportune e non rispettose degli indirizzi della conferenza dei sindaci. Per queste ragioni, ogni scelta sul piano degli investimenti dell’azienda che ponga le basi per realizzare nei fatti la specializzazione va sterilizzata dando invece corso alla messa a norma del pronto soccorso dell’ospedale di Dolo e alla riqualificazione delle sale operatorie di Dolo e Mirano».

Luisa Giantin

 

DOLO – Il presidente degli Avvocati della Riviera ha convinto il Comune a mettere a disposizione un dipendente. Ora la parola passa al Tribunale

Quello che sembrava impossibile, adesso pare alla portata. Ieri, durante la Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta alla quale ha partecipato anche il neo presidente degli Avvocati della Riviera del Brenta, Stefano Marrone, si è aperto uno spiraglio sulla permanenza dell’ufficio del Giudice di pace a Dolo.

Un apporto fondamentale per sbloccare la situazione di stallo è stato dato da Marrone, che nel corso degli ultimi giorni ha pressato Provincia, Comuni della Riviera del Brenta e l’attuale presidente della Conferenza dei sindaci, Alessandro Campalto, che ha dimostrato molta sensibilità al problema convocando l’assemblea in tempi molto stretti. Trovando nel Comune di Dolo la fondamentale disponibilità a dislocare nell’ufficio un dipendente. Un passo decisivo. Infatti, senza la disponibilità da parte dei Comuni a fornire un’unità all’ufficio dolese, non vi sarebbero state speranze.

È ancora presto, però, per cantare vittoria. Infatti attualmente l’ufficio del Giudice di Pace risulta soppresso, così come deciso dal Ministero. Durante la riunione di ieri, la Conferenza dei sindaci ha approvato un documento che sarà trasmesso nei prossimi giorni al presidente del Tribunale di Venezia, Arturo Toppan, il quale dovrà quindi veicolarlo al Ministero, accompagnando il tutto con una relazione sulla necessità o meno di tenere aperto l’ufficio dolese.

Voci di corridoio parlano di un presidente favorevole al mantenimento della struttura nel caso venga trovato il personale necessario al suo funzionamento. Già con le due unità, una messa a disposizione da Stra e l’altra da Dolo, l’ufficio potrebbe funzionare. Mancherebbe una terza unità per renderlo a pieno regime: questa potrebbe arrivare dalla Provincia di Venezia. Insomma, sul Giudice di pace di Dolo si accende una luce di speranza. Alimentata anche da fatto che i fascicoli dei procedimenti sono ancora in loco.

Gianluigi Dal Corso

 

DOLO – Una delegazione del coordinamento per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo consegnerà martedì, al presidente del Consiglio regionale veneto, le cinquemila firme raccolte in difesa del nosocomio dolese.

«Il nostro obiettivo», spiegano Emilio Zen e Walter Mescalchin, «è ottenere il blocco dell’atto aziendale e la revisione delle schede ospedaliere per l’Asl 13».

Nel consiglio regionale, che si svolgerà in quattro giorni dal 16 al 20 dicembre, sarà discussa anche la mozione presentata dai consiglieri Pettenò, Pigozzo, Piccolo e Tiozzo che chiede alla Regione di riconsiderare il piano aziendale dell’Asl 13, e prevedere una gestione di ospedale di rete per acuti in due sedi a Mirano e Dolo.

«Auspichiamo che la mozione venga discussa già martedì», prosegue Mescalchin, «perché crediamo ci debba essere un atto politico prima della riunione della Crite prevista per giovedì».

La Crite (Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dovrebbe approvare i progetti, previsti dalla direzione generale dell’Asl 13, per la sistemazione dell’ospedale di Dolo.

I progetti sono contestati dalla Coordinamento. «Se partono i progetti», concludono, «le chance di salvare Dolo come ospedale per acuti si riducono al lumicino».

(g.pir.)

 

Gazzettino – Bus tra Mirano e Dolo per collegare gli ospedali

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

11

dic

2014

L’APPELLO – Silvano Checchin ha già in testa la sua priorità come nuovo presidente della Conferenza dei sindaci

PRIMO PASSO «Ho già parlato con i vertici Actv»

IL PROBLEMA – Anziani costretti a fare giri tortuosi

«Bisogna creare al più presto un’efficiente rete di trasporti che colleghi il Miranese e la Riviera del Brenta. Serve un collegamento più rapido e capillare tra l’ospedale di Mirano e quello di Dolo». È questa una delle prime partite che intende giocare Silvano Checchin da neoeletto presidente della Conferenza dei sindaci di Riviera e Miranese.

Il sindaco di Spinea, eletto la scorsa primavera per un secondo mandato alla guida della sua città, è stato indicato all’unanimità come presidente della Conferenza al posto di Fabio Livieri. Il sindaco di Campagna Lupia aveva manifestato da tempo la volontà di passare il testimone ad un collega, Checchin ha accettato l’incarico e ora fissa il primo obiettivo.

«Quello dei trasporti è un tema davvero molto sentito dalla gente – spiega -. Bisogna iniziare a ragionare in ottica di città metropolitana, non è possibile che una persona anziana senza macchina a disposizione debba fare un giro lunghissimo per andare da un ospedale all’altro».

I due poli sanitari lavorano infatti in rete, capita dunque che molti utenti siano costretti a fare visite ed esami sia a Mirano che a Dolo. «Ma manca il collegamento – insiste Checchin -. Pensiamo per esempio a una persona che abita a Spinea: per andare a Dolo deve recarsi a Mirano o addirittura a Marghera e poi cambiare bus. Il sistema trasportistico va assolutamente migliorato». Checchin fa riferimento alla linea Actv numero 53 (Venezia-Marghera-Oriago-Mira-Dolo-Fiesso-Stra-Padova), alla numero 56 (Dolo-Sambruson-Gambarare-Mira-Marano-Mirano) e alla 59 (Dolo-Cazzago-Scaltenigo-Marano-Mirano).

«Ho già parlato con i vertici di Actv – garantisce il primo cittadino di Spinea -. Hanno assicurato che prepareranno della documentazione su flussi e orari che poi noi sindaci potremmo analizzare».

Un altro tema caldo è quello legato alla sanità, su cui tutti i sindaci di Miranese e Riviera sono concentrati: «Siamo molto attenti alle scelte che farà la Regione – sottolinea Checchin – e lavoreremo affinché i nostri ospedali non vengano penalizzati. È importante continuare a garantire i servizi attuali». Infine una battuta sul nuovo incarico: «Per me è un ulteriore impegno, ma lavorerò per spirito di servizio. Ho dato ai colleghi massima disponibilità, li ringrazio per la fiducia».

Gabriele Pipia

 

DOLO – D’Agostino all’attacco. Ma l’Asl 13 precisa: «Ancora non c’è una data»

DOLO – I lavori effettuati in questi ultimi giorni nell’ala nord dell’ospedale hanno messo in allarme più di qualcuno, preoccupato per la ricollocazione di reparti fra gli ospedali di Dolo e Mirano prevista dalle schede ospedaliere. Ma l’Asl 13 ridimensiona i timori e chiarisce la vicenda.

Ad essere interessato è il quarto piano che dovrebbe accogliere il reparto di Oncologia di Mirano. «La Pneumologia e la Cardiologia dovranno sacrificare spazi fino ad oggi ben utilizzati e funzionali.- attacca l’ex amministratore dell’ospedale Vincenzo D’Agostino – La Pneumologia sarà probabilmente costretta a rinunciare a due posti letto, la spirometria verrà trasferita altrove e tutti i medici, primario compreso, dovranno liberare i loro studi, che saranno ubicati lontano dal reparto. Alcuni, addirittura, al sesto piano dell’ala sud: come faranno ad intervenire prontamente se chiamati per situazioni di urgenza?». «Anche Cardiologia – prosegue D’Agostino – dovrà dividere gli spazi infermieristici con l’Oncologia, con problemi per la collocazione dei farmaci e di tutti gli altri presidi. I cardiopatici degenti e i loro parenti non potranno più utilizzare lo spazio comune, ora dedicato anche ai colloqui con i medici».

I sacrifici – conclude D’Agostino – si sopportano, se necessario, «ma divengono difficilmente tollerabili se fatti per assecondare un piano regionale irrazionale, anzi schizofrenico». Contrariato anche il Comitato “Bruno Marcato” che aggiunge: «È il segno evidente che la direzione sta già pensando di attuare l’atto aziendale, senza attendere che venga approvato e definito il piano sanitario regionale».

Ma dalla Direzione dell’Asl 13 arriva una precisazione importante: «È stato sistemato il bagno del primario di Pneumologia e sono in atto altri restauri e miglioramenti all’interno del reparto, motivo per cui verrà spostato il servizio di fisiopatologia nell’area dei poliambulatori. Il reparto di Oncologia di Mirano, come è previsto dalle schede ospedaliere regionali, verrà trasferito a Dolo, ma non ora. In questo momento infatti sono in atto solo delle valutazioni e approfondimenti sul trasferimento e non è stato ancora formalizzato lo spostamento».

Lino Perini

 

PEDAGGI – Sconti sul pedaggio autostradale anche per il 2015: lo ha annunciato Cav

AUTOSTRADA – Lo ha annunciato Cav: 1.70 euro per la tratta Mirano-Padova Est

Pedaggi scontati anche nel 2015

Per i residenti nei Comuni di Pianiga, Dolo, Mira, Mirano e Spinea

Sconti sul pedaggio autostradale anche per il 2015, i pendolari tirano nuovamente fuori la calcolatrice. La concessionaria autostradale Cav ha infatti diffuso una comunicazione rivolta agli automobilisti della Mirano-Padova Est: «La richiesta di rinnovo dell’abbonamento per la tratta Padova Est-Mirano Dolo con sconto del 40% deve essere presentata presso i Centri Servizi Cav entro 30 giorni dalla data di scadenza».

L’abbonamento è rivolto ai residenti nei Comuni di Mirano, Spinea, Mira, Dolo e Pianiga e consente di pagare sulla tratta Mirano-Padova Est (e viceversa) 1.70 anziché 2.80 euro. Attenzione: lo sconto è solo per chi fa almeno 20 accessi, anche 10 andate e 10 ritorni. Chi intende fare questo tipo di abbonamento per la prima volta, deve compilare un modulo disponibile agli sportelli o sul sito di Cav.

Nel 2014 gli abbonamenti sottoscritti con questa formula sono stati 225: va considerato che dallo scorso gennaio (quando il pedaggio Mirano-Padova Est è passato da 80 cent a 2.80 euro) molti pendolari hanno deciso di abbandonare il casello di Mirano privilegiando quello di Spinea. Chi imbocca il Passante a Spinea, infatti, paga 1.60 euro nella tratta Spinea-Padova Est.

Oltre agli sconti del 40% per i pendolari di questi cinque Comuni, resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2015 anche le agevolazioni tariffarie stabilite dal Ministero dei Trasporti a livello nazionale. Questo secondo tipo di agevolazione permette di godere di sconti fino al 20% per i pendolari dotati di abbonamento Telepass che percorrono una tratta di massimo 50 chilometri tra due caselli prefissati: è possibile avere maggiori informazioni sia sul sito www.telepass.it sia agli sportelli Cav (per la Venezia-Padova) e Autovie (per la Venezia-Trieste). Gli sconti maturano progressivamente dopo aver superato i 20 viaggi: al 21esimo viaggio lo sconto su tutti i viaggi (compresi i 20 precedenti) sarà dell’1%, e così via fino al 40esimo viaggio che garantirà una riduzione del 20 percento. Per i pendolari la tratta Mestre-Padova Est può dunque arrivare a costare 2.24 e non più 2.80 euro. Per molti rimarrà comunque più conveniente imboccare il Passante a Spinea: arrivando ad ottenere uno sconto del 20% i pendolari pagano 1.28 euro anziché 1.60 sulla tratta che porta a Padova Est.

 

Dolo. È il primo nel Veneto ed è stato lanciato nel reparto di Urologia: riguarda un nuovo sistema di comunicazione

Una guida al reparto e alle terapie tradotta stilizzate per comunicare con i disabili mentali.

All’Urologia di Dolo parte un progetto sperimentale ed innovativo, uno strumento di assisteannza sanitaria dedicato ai disabili con gravi problemi di comunicazione.

Si chiama Pecs e si tratta di una sorta di «lingua alternativa» con la quale medici e infermieri potranno comunicare, attraverso tavolette con immagini stilizzate, con pazienti con problemi comunicativi, dai bambini autistici, o con persone con ritardi mentali o colpite da ictus.

In Italia cinque persone su cento sono disabili, e una su cento è in condizioni di grave o gravissima disabilità, proprio per venire incontro alle loro necessità il reparto di Urologia dell’Asl 13, in collaborazione con l’Associazione Famiglie e Abilità di Campagna Lupia (ispirati al Progetto DAMA, presente in Lombardia), ha creato per prima in Veneto un progetto («perché anche noi disabili con ritardo cognitivo ci ammaliamo come voi») che utilizza le «Pesc».

«La disabilità non è solo fisica – ha spiegato il primario di Urologia Giorgio Artuso – ma anche mentale. Per la prima forma di disabilità, eravamo già attrezzati da tempo: stanze preparate appositamente per accogliere, ad esempio, persone, spesso giovani, in carrozzina.

Da circa un mese abbiamo fatto un passo in più nell’ottica dell’accoglienza, per i pazienti con ritardo mentale e questo è un passo avanti favvero importante e significativo».

Tutte le stanze di Urologia sono «segnate» con le Pecs, le immagini stilizzate e dl personale sanitario ha imparato questo tipo di linguaggio alternativo e, nel momento in cui, un disabile con ritardo mentale si rivolge al reparto, ha con sè queste tessere con cui può spiegargli facilmente l’iter terapeutico che dovrà affrontare.

Luisa Giantin

 

 

Il Tribunale del malato difende Mirano mentre avvia una nuova campagna di prevenzione sanitaria

MIRA – Da questa mattina e fino a giovedì negli ospedali dell’Asl 13 prende il via la campagna nazionale “Mi sta a cuore, guida alla salute di cuore e cervello”, con la distribuzione di un opuscolo per i cittadini realizzato da Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato. La guida contiene informazioni su come prevenire le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari attraverso la conoscenza dei principali fattori di rischio.

Ma la campagna di prevenzione è anche l’occasione per difendere l’operato dell’Unità operativa di Emodinamica e Cardiologia interventistica dell’ospedale di Mirano, considerata un’eccellenza nel Triveneto e a livello nazionale e polo di attrazione da altre Ulss e regioni. Dal 1. gennaio 2015 il reparto chiuderà e sarà trasformato in Chirurgia vascolare. Una scelta avallata dal direttore generale Gino Gumirato che riferendosi ai dati Agenas, l’Agenzia sanitaria legata al ministero, sottolineava come i dati negativi sull’attività del reparto miranese di Cardiologia individuava come unica strada la collaborazione con Mestre.

«Quei dati sono stati letti in maniera strumentale – dichiara la presidente del Tribunale Sandra Boscolo con i dati alla mano – si è volutamente omesso di riferire che Mirano, trattando il 66,5% dei pazienti in infarto acuto con angioplastica coronarica entro le 48 ore, raddoppia la media nazionale del 30,76% superando ampiamente Mestre che detiene il 45,5%».

Luisa Giantin

 

Nuova Venezia – Asl 13, arriva Checchin

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

4

dic

2014

È stato eletto ieri presidente della conferenza dei sindaci

MIRA – Sostituzione ai vertici della conferenza dei sindaci dell’Asl 13: i sindaci dei 17 Comuni hanno votato il nuovo presidente. A dirigere l’assemblea sarà il sindaco di Spinea (di area centrosinistra) Silvano Checchin, che subentra al collega di Campagna Lupia (di area centrodestra) Fabio Livieri. La sostituzione è avvenuta, secondo Livieri, in modo concordato, anche se non poco avrebbero pesato, secondo alcuni, le recenti polemiche e le proteste legate alla difesa dell’ospedale di Dolo sfociate in una manifestazione.

«Era da tempo», spiega Livieri, «che avevo chiesto la sostituzione alla guida della conferenza, sia per problemi di lavoro che di salute. Dopo due anni e mezzo di incarico, ritengo sia giusto optare per l’alternanza. Credo che il collega Checchin saprà operare con grande capacità, tenendo conto degli interessi di tutto il comprensorio».

Va detto che Livieri era stato l’unico sindaco a non aderire alla marcia di protesta organizzata dai primi cittadini della Riviera a novembre per le strade di Dolo e si era attirato gli strali dei comitati e degli stessi colleghi. Fra gli altri argomenti affrontati ieri dalla conferenza dei sindaci, c’è stata anche la questione del distretto sanitario di Mira. Il sindaco di Mira Alvise Maniero ha ricordato i passaggi fatti e l’invio in Regione del progetto per il nuovo sito di Oriago con il piano finanziario per realizzarlo. Infine i fondi per l’ospedale di Dolo.

«Attendiamo entro fine mese dalla Regione», ha detto Livieri, «una risposta per ottenere i 28 milioni di euro che ci servono per realizzare le nuove sale operatorie, il pronto soccorso e la riabilitazione all’ospedale di Dolo».

(a.ab.)

 

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui