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Camion e auto che escono e rientrano in A4 per ridurre il pedaggio intasano le strade della frazione di Mirano

«Solo ora si rendono conto del problema dei camion? Noi ci conviviamo quotidianamente, da quattro anni». I residenti di Vetrego alzano la voce e puntano ancora una volta il dito contro la società Veneto Strade e i politici che a loro dire hanno devastato la frazione miranese. La questione del traffico nell’area del casello è tornata in auge nei giorni scorsi, visto che sempre più spesso anche i camion e non più solo le automobili fanno il classico giochetto di entrare e uscire dal casello per risparmiare: lo “sconto” per i veicoli a tre assi diretti da Mestre a Padova Est è di 3.20 euro, 1 euro invece che 4.20. Una volta i mezzi pesanti privilegiavano la tempistica, ora invece in condizioni di crisi si guarda prima di tutto alla convenienza. L’attenzione si è dunque spostata sui camion, ma a Vetrego strabuzzano gli occhi: «Noi del problema camion ce ne siamo accorti già quattro anni fa – sbotta Lina Casonato, una residente di via Porara -, ormai Vetrego non esiste più per nessuno. Adesso si parla dei tir come nuovi “furbetti”, ma i camionisti fanno il proprio interesse, noi non ce l’abbiamo con loro». La rabbia, infatti, è tutta contro le istituzioni: «La colpa è di chi ha creato questo sistema – prosegue la donna – ma alla fine ci andiamo di mezzo noi. Non viviamo più come prima, è un inferno». È stato perfino creato un comitato di casalinghe e pensionati, per far sentire la propria voce. «Eppure siamo stati abbandonati e dimenticati» esclama. Lina racconta come spesso e volentieri all’ora di punta sia quasi possibile uscire di casa: «Il tragitto da Vetrego e Mirano è di circa 3 km – spiega – sa quanto ci mettiamo noi, alle 8 del mattino o alle 6 di sera? Venticinque minuti».

 

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