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Il comitato Salvioli difende la divisione ostetrica del civile: garantisce 1.400 parti l’anno contro i 650 di Dolo. E a Noale si potenzi la Lungodegenza.

MIRANO. «Per l’ospedale di Mirano ci aspettiamo l’inizio della costruzione del De Carlo 3 futura sede della Maternità Unica, l’attivazione della Dialisi e della Unità di cura dell’ictus in Neurologia. A Dolo devono essere rinnovati il Pronto Soccorso, la Rianimazione e le sale operatorie mentre a Noale va potenziata la Lungodegenza Medica e la Medicina dello Sport». Queste sono alcune proposte di Aldo Tonolo, coordinatore del comitato Salvioli, che ritorna a parlare delle necessità delle strutture dell’Asl 13 proponendo investimenti su tutti i plessi.         Tonolo “boccia” la proposta del comitato “Bruno Marcato” di creare a Dolo la nuova Maternità Unica. «Il Comitato Marcato propone di creare la Maternità Unica a Dolo con buona pace della programmazione del Piano Socio Sanitario regionale 2012-2014 che prevede un punto nascite unico in base ad un parametro oggettivo e cioè il superamento del limite dei 1.000 parti anno», dice Tonolo, «A Dolo infatti nascono in media 600-650 nati all’anno mentre a Mirano i parti sono da tempo sui 1.400 all’anno in continuo aumento».           Il coordinatore del Salvioli analizza poi la richiesta del “Marcato” di costruire nuove sale operatorie a Dolo. «A Mirano ci sono 11 sale operatore perfettamente a norma e funzionanti, e se ne dovrebbero costruire altrettante a Dolo per creare un ospedale chirurgico. Forse 5 nuove sale operatorie moderne potrebbero essere sufficienti, dato anche la scarsità delle risorse». Il comitato Salvioli espone poi i suoi progetti per i tre plessi dell’Asl 13: «A Mirano vanno iniziati i lavori del De Carlo 3, l’attivazione della Dialisi e della Unità di cura dell’ictus in Neurologia, il potenziamento della Oncologia e la realizzazione dell’Hospice, il rafforzamento dell’attività di Orl, di Chirurgia Generale nonché dell’Ortopedia oltre al potenziamento dei budget di tutte le Unità Operative». Si passa poi a Dolo. «Vanno rinnovati il Pronto Soccorso, la Rianimazione e le Sale Operatorie, vanno potenziati i budget di tutte le Unità Operative presenti e va completata la riorganizzazione del Laboratorio di Analisi». Infine l’ospedale di Noale. «Vanno rafforzate la Lungodegenza Medica, da trasferire in parte a Mirano quando sarà pronto il De Carlo 3, e la Medicina della Sport. Dovrà essere attivata la Riabilitazione semintensiva a valenza interprovinciale per creare un punto di riferimento per tutto il circondario. Per questi progetti serve un finanziamento adeguato dal Riparto del Fondo Sanitario Regionale oltre ai finanziamenti specifici per l’edilizia ospedaliera».         Giacomo Piran

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