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MARTELLAGO – L’Anas rispetterà gli accordi sul casello di Martellago-Scorzè, mentre le ruspe, a cavallo del fiume Dese, potrebbero essere al lavoro per fine anno. Questo quanto emerso ieri nell’incontro fra i sindaci di Martellago e Scorzè, Giovanni Brunello e Giovanni Battista Mestriner e il capo del compartimento di Anas del Veneto Eutimio Mucilli. Riunione servita per prendere i contatti con Anas, che ha in capo l’opera dopo l’uscita del commissario Silvano Vernizzi lo scorso 31 maggio. Dunque, sì alle rotonde (su via Canove, via Ponte Nuovo e via San Paolo) ma anche alla complanarina lungo l’autostrada, che collegherà via Moglianese al casello, e alle opere di mitigazione ambientale. Questi ultimi due interventi sono inseriti nel progetto definitivo ma non in quello esecutivo, perché il mandato di Vernizzi stava per scadere e l’iter doveva andare avanti. Anas, però, ha preso l’impegno di portare avanti il lavoro fatto nei mesi scorsi, mentre i sindaci hanno chiesto che tutto il pacchetto di opere sia pronto per l’apertura al traffico del casello, prevista nel 2014. E fra queste, c’è anche la tangenziale nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo e che unirà la Castellana (zona Kelemata) al casello. Questo su lato est. A ovest, invece, per arrivarci sarà costruita una bretella sempre dalla Castellana (via Boschi). Le parti si rivedranno ancora, perché ci sarà da decidere il cronoprogramma e stabilire le procedure. Date su quando ci sarà la posa della prima pietra del casello, ancora non ce ne sono ma resta probabile l’avvio entro i prossimi tre mesi. Intanto si sta facendo la bonifica bellica nel territorio di Scorzè. «Abbiamo trovato disponibilità da parte di Mucilli», osserva Giovanni Brunello, «e non ci sarà alcun ripensamento su quanto stabilito. Abbiamo chiesto che la rotonda di via Canove sia ridotta nelle dimensioni perché troppo grande. Nell’accordo siglato mesi fa, ci sono 2 milioni e 700 mila euro per la complanarina e altri 2 milioni per le mitigazioni. Tutto è inserito in legge obiettivo». Soddisfatto anche il suo collega di Scorzè Giovanni Battista Mestriner. «Era importante riprendere i contatti operativi con Anas dopo l’uscita del commissario», spiega, «e l’impressione è stata buona. La procedura del casello va avanti: ora dovremmo attaccarci anche la complanarina e le mitigazioni ambientali».

Alessandro Ragazzo

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